[Quest] Un macabro risveglio

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New Dawn
view post Posted on 11/4/2011, 20:11




C'era finalmente riuscito. Stava finalmente arrivando il momento della sua rinascita! Erano passati secoli da quando era stato messo da parte, accantonato e dimenticato da tutto e da tutti. Ma finalmente sarebbe tornato libero e nulla sarebbe più rimasto vivo! E ora che aveva preso possesso di quella città e della sua energia, l'atto finale si sarebbe finalmente compiuto.

Quel che il negromante non sapeva, era che la sua remota e dimenticata città in rovina nella punta più meridionale del continente di Galbadia non sarebbe rimasta completamente disabitata ancora a lungo: due individui infatti erano destinati ad entrare nelle rovine di quel posto desolato... due tipi completamente diversi tra loro e che forse, con un po' di fortuna, si sarebbero uniti alla sua rinascita e gli avrebbero anche dato la soddisfazione che attendeva da tantissimo tempo.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Per quanto sia poco chiaro, l'incipit è volutamente lacunoso. Inutile dire che i due "tipi completamente diversi tra loro" sono i vostri PG.
Ognuno di voi si può inventare un motivo plausibile per cui si trova nella parte più a sud di Galbadia, una città ridotta in macerie, come se in alcuni quartieri vi fosse stata combattuta una guerra molti anni prima.
Buon divertimento.

 
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view post Posted on 11/4/2011, 21:32
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Vladek Turnadrom

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Ci sono persone convinte che chi ha un passato avventuroso, misterioso o, più semplicemente, lungo, viva la maggior parte del suo tempo perso nei ricordi. Che idiozia. Chi ha vissuto per lungo tempo ha tanti ricordi, certo, ma ha anche imparato a godersi il presente e plasmare il futuro, cosa che prende parecchio tempo. Vladek non faceva eccezione, anzi: lui passava praticamente tutto il suo tempo a prepararsi al futuro. Il passato, per lui, era... Bè, passato.
Ciononostante, quella mattina aveva avvertito qualcosa di strano, nell'aria. Qualcosa che gli aveva riportato in mente i vecchi tempi, quando era un semplice Assassino. Non c'era nostalgia, in quei ricordi; era come se il suo cervello stesse prendendo solo ora atto delle azioni passate. Ma perchè?
Passò del tempo a chiederselo. Poco, in verità, circa una mezz'ora. La risposta gli giunse velocemente.
C'era una vibrazione, nell'aria. Qualcosa come... Come una forte emissione di energia magica. La magia, come tragicamente pochi sapevano, non era poi così diversa dall'energia atomica; emanava radiazioni, che potevano anche essere pericolose, per chi non sapesse trattarle. e ora, da qualche parte, qualcuno stava emettendo abbastanza energia magica da causare una fuoriuscita magico-radioattiva che si avvertiva da... Un continente di distanza?
Si concentrò bene, e si rese conto che sì, l'origine era effettivamente a Galbadia. Nel sud, quindi abbastanza vicino a Centra, ma anche così la magia che permeava l'area era sicuramente ingente. Non riusciva ad immaginare cosa stesse succedendo, lì.
E, per questo motivo, ci andò subito. Da solo. C'era il rischio che i suoi sottoposti venissero colpiti dall'avvelenamento di radiazioni magico, e non sarebbe stato affatto gradevole.
Era questo il motivo per cui ora si trovava in mezzo alle rovine di una città che pareva aver visto una guerra imperversare tra i propri edifici. Si guardò intorno. Una leggera nebbia dava un vago aspetto spettrale al posto, ma Vladek, abituato alla Fortezza (che più che spettrale era letteralmente infernale) non ci fece troppo caso.
Rimase fermo, poco oltre l'ingresso est della città, ad esaminare il luogo. Voleva avere almeno un'idea del luogo in cui si trovava, prima di muoversi.
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view post Posted on 12/4/2011, 14:14
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Aaliyah Clacher

Convincere Zack a lasciarla andare era stato difficile, molto difficile. Secondo lui aveva delle responsabilità e non poteva rischiare di venire uccisa così, senza che il Garden lo sapesse. Insomma, per risolvere il problema sarebbe bastato mandare un telegramma al Garden con scritto sono morta, almeno l'avrebbero saputo. A Zack non era piaciuta la battuta.
Alla fine comunque l'aveva spuntata lei ed era partita, insieme ad Eden, verso il sud di Galbadia in auto.
" Dovresti smetterla di trattarlo così, lui si preoccupa per il bene tuo e del Garden. "
" Lo so ma sto solo via mezza giornata e vado solo a una fiera del metallo. Non può sindacare su tutto ciò che faccio, nemmeno mia madre lo faceva. Forse mia nonna... "
" Non perderti in pensieri del passato, stai attenta piuttosto alla strada. "
" Sì, ma capitaine. "

Erano dirette verso la cittadina di Metallandia (come la chiamava Aaliyah). La preside si era segnata su una piantina il percorso da fare e per non perdere tempo decise di passare in mezzo a quello che sembrava un vecchio centro abitato (ormai non tanto abitato, ma piuttosto deserto). Il luogo poteva sembrare piuttosto spettrale, ma questo lo faceva sembrare ancora più affascinante agli occhi della donna. Si era quindi fermata poco prima dell'entrata est (la strada che stava percorrendo non passava, come intelligenza voleva, per il nord della città), per ammirare il paesaggio.
" Non potresti apprezzare i tramonti, come la gente normale? "
" Ti ho forse mai dato l'impressione di essere normale? "

 
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New Dawn
view post Posted on 13/4/2011, 21:52




Nessuno ci avrebbe mai creduto, ma a volte il destino sapeva essere mostruosamente ironico: due nemici si trovavano nella stessa città: due nemici sulla superificie, due nemici nascosti l'uno all'altra... e all'altro. Ma molto presto le cose sarebbero cambiate: infatti, nonostante il paesaggio desolato e desolante, una macchina in movimento non sarebbe sfuggita a Vladek Turnadrom, così come un'entità vivente non sarebbe scappata alla vista di Aaliyah Clacher o della sua G.F.
E nel frattempo, mentre i due si vedevano e si incontravano, lui avrebbe continuato ad accumulare la propria forza per risorgere.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



In modi e tempi rimessi completamente al vostro gusto e piacimento, vi vedete da lontano. Sta a voi decidere se e come incontrarvi in questo ambiente e quando riconoscervi... e come reagire a questo vostro riconoscimento. Se volete potete anche iniziare a combattere tra di voi, ma in quel caso non andate oltre il primo turno. Per il resto gdr libero fino al mio prossimo intervento, a data da destinarsi in base al vostro gioco.

 
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view post Posted on 14/4/2011, 09:12
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Vladek Turnadrom

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Quella città aveva un aspetto decisamente tetro. Che era successo lì, per ridurla in quello stato? Non gli era dato a sapere, ma, se anche fosse stata una semplice battaglia, dopo era successo qualcosa. Qualcosa di grosso. Lo sentiva nell'aria.
Chtulhu.
Maestro?
C'è qualcosa nell'aria, qui. Qualcosa che mi torna nuovo, eppure risulta familiare. Tu ne sai qualcosa?
L'Antico si concentrò per qualche secondo. Ala fine, parve arrendersi.
È... strano, Maestro. C'è morte nell'aria, ma non ne comprendo la fonte. E c'è qualcos'altro... Qualcosa che non riesco a comprendere. È come...
Come se questa città fosse una cosa viva?
Avvertì il movimento dell'enorme testa che annuiva.
Esatto, Maestro. Forse... Non che io dubiti delle sue qualità, Maestro. Ma questo posto è molto pericoloso, lo sento. Forse dovrebbe andarsene.
Vladek ponderò per un secondo la cosa.
Non sarebbe una brutta idea. Ma non lo farò. Questa città cela qualche mistero, e io ho intenzione di trovarlo. Potrebbe essere molto utile e... Che succede?
Si voltò. C'era un'automoble in arriva, a quanto pareva. Chi mai passava da un posto come quello? Era abbastanza certo che non fosse meta turistica.
Non gli importava troppo, però. La gente che fosse arrivata lì non avrebbe certamente badato ad un viaggiatore solitario come lui. Per questa ragione, si limitò a mettersi da parte, a lato della strada, e continuò i suoi ragionamenti.
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view post Posted on 14/4/2011, 10:00
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Aaliyah Clacher

Aveva rimesso in moto l'auto ed era entrata nella città. Era proprio desolata e distrutta, anche se Aaliyah non riusciva a intuire cosa l'avesse ridotta in quel modo. Uno o più combattimenti forse avevano contribuito ma non erano stati di sicuro l'unica causa.
" Cosa è successo secondo te? "
" Difficile dirlo. Anzi, è più difficile capire cosa sta succedendo ora. "
" Che intendi dire? "
" C'è qualcosa di strano, in questo posto. Mi lascia addosso delle sensazioni strane, come di desolazione, solitudine, morte... "
" Sicura che non ti stai solo facendo impressionare? "
" Non sono umana, non corro questi rischi. "
" Touché. "

In quel mentre con l'auto passò di fianco a un viaggiatore. Ora, era già strano che qualcuno viaggiasse in un posto del genere, se in più aggiungiamo che quel viaggiatore era identico nel vestire e negli occhi cremisi al bastardo di Turnadrom si raggiungono i livelli di Mistero e Voyager.
" Non ci credo! "
La donna inchiodò, dopo aver superato di qualche metro l'uomo. Scese dall'auto, per accertarsi di quel che aveva visto.
" Non è possibile... "
« Turnadrom... »
La voce della donna era bassa, come quella di chi è giunto a una verità che non piace per nulla. D'istinto allungò la mano sui sedili posteriori della jeep e afferrò Chaos.
 
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view post Posted on 14/4/2011, 10:20
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Vladek Turnadrom

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Passò una mano guantata su un muro vicino. I mattoni, che pure dovevano essere stati solidi, si sgretolarono un poco. Quanto tempo doveva essere passato dalla loro costruzione? Tanto, apparentemente. Lui ricordava bene come si costruivano gli edifici un tempo, però, e di certo non erano così. Erano moderni, quelli, quantomeno relaivamente parlando. Era come se qualcosa li avesse fatti deteriorare più velocemente, e Vladek aveva la certezza che quel qualcosa fosse quantomeno direttamente collegato all'atmosfera che permeava la città...
Venne distratto dai suoi pensieri quando l'auto inchiodò poco oltre di lui. Apparentemente, c'era qualcuno abbastanza folle da volersi fermare lì durante un viaggio. Che volesse informazioni? Poteva anche dargliele, purchè sparisse rapidamente. Aveva altro da fare, al momento.
Si ritrovò davanti Aaliyah Clacher. Che ci faceva lei lì? La sua presenza era sicuramente alquanto curiosa, per non dire potenzialmente dannosa. La udì dire il suo nome. Non che si aspetasse di non essere riconosciuto da chi già una volta aveva affrontato, ma quello glielo rese chiaro.
Signorina Clacher, qual buon vento. Anche lei qui?
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view post Posted on 14/4/2011, 10:40
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Aaliyah Clacher

Non era possibile. Che ci faceva il capo dei demoni in quel posto e da solo? Non aveva anche lui uno Zack che gli impediva di andarsene in giro senza scorta?
" Ti pare il momento di fare certi pensieri? "
" Ehi, era una considerazione legittima. "

Era passato del tempo dal loro primo e unico scontro e ancora la sconfitta le bruciava. Ok, diciamo la verità, ancora le bruciava di essere stata battuta da un ragazzino di Alberta quando aveva 10 anni. Era una donna che sapeva portare rancore a lungo termine, di solito per le cose più stupide.
« Evidentemente, se mi vedi. »
Aveva avuto un periodo di rabbia e frustrazione continua per colpa di quell'uomo e ora che si era un po' calmata lui era ricomparso come per ricordarle "ehi, hai perso".
« Vedo che le gambe ti son tornate normali. »
Era un'insulsa frecciatina sull'unico vero danno che era riuscita a infliggergli. Si aspettava una frecciatina di rimando su quello che, invece, aveva subito lei ma era pronta a incassare. Più o meno. Forse.
Con la mano libera afferrò Ax e se la legò alla cintola.
" Perché è qui? Cosa c'è in questo posto che può interessare ai demoni? "
" Bella domanda. La domanda però più pressante è 'perché ho dovuto incontrarlo io?' "
" Che vuoi dire? "
" Il Warwizard e Counters sono più bravi di me con la dialettica, magari loro sarebbero stati in grado di farlo parlare per scoprire qualcosa di utile. Io mi limito a 'Aaliayh smash'. "

 
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view post Posted on 14/4/2011, 21:13
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Vladek Turnadrom

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Si guardò le gambe.
Oh, sì. L'attacco che mi ha lanciato si è rivelato molto meno efficace del previsto. Sono guarito rapidamente. Temo, però, che lo stesso non si possa dire del suo orgoglio. Un vero peccato.
La donna sembrava nervosa, e la cosa non lo stupiva gran che. Dopotutto, sembrava essere poco sopra i mattoni, nella scala della testardaggine.
Vorrei poter dire di essere veramente lieto di vederla qui, ma non posso. Non sarebbe sincero. Ciò detto, reincontrarla è stato sicuramente interessante, ma c'è un tempo e un luogo per tutto. E questo non è nè il tempo, nè il luogo adatto per darsi alle chiacchere. Ergo, temo di doverle chiedere di lasciarmi al mio attuale impegno e tornare al suo.
Maestro, non svegli il can che dorme. Quella donna le ha già dato problemi in passato, cosa pensa che le impedirà di farlo di nuovo?
Sono un inguaribile ottimista, amico mio. Continuo a sperare che l'umanità si dimostri davvero intelligente come si dipinge. Cosa vuoi, ognuno di noi ha sogni irrealizzabili... Peraltro, non ho svegliato alcun cane dormiente. Il pitbull in questione era giù perfettamente sveglio.
E con la bava alla bocca...
Precisamente. Posso tentare di tamponare la falla, ma dubito di poterla chiudere.
E in caso non funzionasse?
Allora, amico mio, dovrò fare in modo di togliermela dai piedi, quantomeno per il momento. Spero non sia necessario, ma... Chi vivrà, vedrà, si dice, vero?
Sì, esatto.
E allora vediamo di vivere almeno per qualche altro minuto.
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New Dawn
view post Posted on 14/4/2011, 22:03




Non ci fu tempo per andare oltre le prime frecciatine: all'improvviso una nebbia si alzò dal terreno e avviluppò entrambi i futuribili contendenti. Sembrava normalissima nebbia, ma c'erano un paio di dettagli che smentivano quella constatazione: il primo era il fatto che quella nebbia si era fatta praticamente fin da subito così fitta da ridurre la visibilità a neanche due metri... e il secondo era che le precedenti condizioni atmosferiche non sembravano così gravi da giustificare o rendere anche solo ipotizzabile un nebbione del genere.
Lui ovviamente sapeva, ma quei due, anzi quei tre, si sarebbero accapigliati un po' prima di capirci qualcosa. Uno di loro in particolare.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Libertà di reazione a questo sviluppo improvviso.

 
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view post Posted on 15/4/2011, 10:22
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Aaliyah Clacher

La guerra verbale voleva? E non l'avrebbe avuta! Non tanto perché Aaliyah non era donna da frecciatine continue, anzi, ma piuttosto perché rimase stupita dalla nebbia che improvvisamente si alzò dal terreno, per colpa della quale quasi perse il contatto visivo con Turnadrom.
« Che cazz... »
" Aaliyah, attenta! Non è una nebbia naturale! "
" Ma va? "
" Non essere sarcastica! "
" Se mi dai informazioni ovvie... Piuttosto dimmi come mai si è formata. "
" Sono una GF, non un'indovina. "
" Vedi che anche tu riesci a essere sarcastica? "
" Oh, come ti odio... "
" Immagino. "
La donna strinse la sua presa sull'impugnatura di Chaos, quasi come se si sentisse più sicura. C'era una cosa che non aveva preso in considerazione, però. Non aveva considerato che il responsabile per quella nebbia potesse essere il demonio stesso. Che fosse per superficialità o per mera considerazione sul fatto che non le sembrava tipo da crear nebbie per svignarsela non era dato sapere.
 
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view post Posted on 15/4/2011, 10:48
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Vladek Turnadrom

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Prima che la donna potesse rispondere con una delle sue oh-così-attese frecciatine, si alzò la nebbia. C'era anche prima, certo, ma non così. Prima a malapena si notava. Ora sembrava di nuotare nella panna.
Vladek tentò di guardarsi intorno, ma senza troppo successo. Il muro bianco impediva la visuale oltre i due metri. Ricordava a grandi linee la parte di città che aveva visto, e avrebbe potuto usarla per muoversi di uno, forse due isolati, ma nulla più.
Nebbia magica. Vecchia, ma fa sempre scena.
Qualcuno tenta di spaventarla, evidentemente. Non comprendo però che senso avrebbe impedire la visione per spngere qualcuno ad andarsene. Non avrebbe più senso far salire la nebbia solo sulla città interna?
Vladek ci pensò un poco. In effetti, l'obiezione era sensata. Il che, a ben vedere, non lasciava molte altre possibilità...
Bene, bene, bene. Pare che qualcuno non voglia farci muovere da qui. Quello, o il suo mezzo necessita di un cambio di tubo di scappamento, signorina Clacher.
Si voltò verso il muro vicino. Forse poteva arrampicarvisi sopra e controllare, ma a che pro? Anche che la nebbia fosse stata solo in basso, non avrebbe visto molto più che qualcosa di molto simile all'effetto di una slavina.
Ora, la domanda è: chi è che non vuole farci muovere? E, soprattutto, perchè?
Si rivoltò verso l'interno della città. Come prima, la risposta alla domanda era una sola, e non era affatto piacevole.
Quantomeno, l'emergenza del momento avrebbe fermato la donna dalla sua ira vagamente bovina. O almeno così sperava, ma il suo lato realista non ci contava troppo...
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view post Posted on 15/4/2011, 20:16
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Aaliyah Clacher

Nella nebbia, la figura di Turnadrom non si scorgeva più. Il fatto però che la sua voce provenisse dallo stesso luogo in cui si trovava l'uomo prima della trovata scenica le fece intendere che non si era spostato. Il che in effetti sembrava molto saggio. La donna non disponeva di una particolare memoria fotografica perciò non avrebbe saputo dove andare alla cieca. Questo però non implicava che pure lui ne fosse sprovvisto.
« Sai, penso che sia più plausibile la prima opzione. Per il semplice fatto che la jeep ha appena fatto la revisione, non per altro. »
" Ti metti a scherzare con lui ora? "
" Ovvio. Se lo vedessi gli offrirei pure un chewingum. "
" Ali... "

Rimase voltata nella direzione da cui proveniva la voce dell'uomo. Del resto non avrebbe avuto nulla da vedere comunque se si fosse voltata in altre direzioni, almeno con la sua mente poteva fingere di vederlo ancora.
« E alle ultime due domande che ne dici se ci pensiamo dopo? Prima troviamo un modo per diradare la nebbia. Odio non vedere... »
La sua furia omicida dettata dal suo orgoglio ferito era stata momentaneamente placcata dal fastidio che provava a non riuscire a vedere nulla. Era una donna che teneva particolarmente a tutti e cinque i suoi sensi.
« Qualche idea? »
" No... "
" Parlavo con lui, Eden. "
" ... "

 
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view post Posted on 15/4/2011, 21:59
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Vladek Turnadrom

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Apparentemente, la nebbia era riuscita a calmare i nervi della donna. Ottimo risultato. Non risolveva del tutto i suoi problemi, però.
Idee? Ora cerca risposte da me? Curioso. Bè, temo di doverle dire quello che probabilmente già sa: questa nebbia è un incantesimo semplice, ma incredibilmente resistente. Forse potrei trovare un qualche incantesimo per diminuirla, ma ci metterei parecchio tempo, soprattutto perchè...
Annusò l'aria intorno a se. La radiazione magica era palpabile. Era curioso che la donna non la avvertisse.
Questo posto appartiene a qualcuno. Qualcuno o qualcosa. Comunque sia, lui ha il pieno controllo, qui. Se vogliamo togliere di torno la nebbia, dobbiamo eliminare chi l'ha creata. Agire alla radice, per così dire.
Non era certamente bello sapere di non poter fare nulla, ma così era. Anche se, a ben pensarci, forse qualcosa da fare c'era.
In effetti, la cosa più logica da fare sarebbe uscire da questo posto, contattare i miei genieri e cancellare questo posto dalle cartine. Una soluzione sicuramente molto poco pulita, ma efficace. Quello, oppure lei potrebbe limitarsi ad andarsene e a lasciare che chi è abituato a colpire e sparire, come il sottoscritto, si dia da fare nel suo ambiente naturale.
Si voltò verso la direzione dalla quale era giunta la voce della donna, poco prima.
Le sembrerà rude e forse maleducato, signorina, ma non c'è un modo carino per dirlo. Devo chiederle di andarsene. Io lavoro da solo, e, come se non bastasse, qui ci sono evidentemente in ballo forze magiche di cui lei, temo, poco capisca. Ergo, la prego di voler lasciare il campo agli esperti del settore.
Rimase in silenzio, in attesa di una risposta. Avrebbe presto scoperto se il suo discorso aveva sortito l'effetto voluto.
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view post Posted on 16/4/2011, 20:58
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Aaliyah Clacher

" Ma quanto parla? "
La domanda della donna era più che legittima. Il demonio sembrava proprio in vena di chiacchiere. Ok, a essere sinceri, di inutili chiacchiere. Cosa si aspettava di ottenere chiedendole di andarsene? Che lei eseguisse? Non aveva capito che Aaliyah era bastian contraria per principio? Povero stupido demonietto.
" Aaliyah, la zona è piena di magia. Non lo senti? "
" No. Dovrei? "
" Probabilmente no, non possedendo tu magia. Non ci avevo pensato. "

La donna prese a camminare lentamente nella direzione di Turnadrom, decisa ad avere una quasi-conversazione con qualcuno che riusciva a vedere.
« Non diciamo cazzate, vuoi? Figurati se me ne vado. Non ho intenzione di trovare una strada alternativa, faccio un sacco prima a passare attraverso questa maledetta città. »
Se avesse trovato il modo di togliere la nebbia sarebbe tornata indietro a prendere la jeep e avrebbe proseguito per la sua strada. Non le importava che per riuscirci avrebbe dovuto affrontare qualcuno o qualcosa.
« Quindi smettila di rompermi i coglioni e andiamo. Non si vedrà molto ma è meglio di restare qui sperando che la situazione si sistemi da sola. »
" Non avrai intenzione di allearti con lui, spero. "
" Non mi sto alleando, sto cercando di combattere la magia con l'unica cosa magica che ho trovato nei paraggi. "
 
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