Le conseguenze diplomatiche

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view post Posted on 22/9/2011, 12:00
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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I momenti successivi all'avvenimento che aveva coinvolto il suo nuovo Cadetto Samuel Night e il suo misterioso G.F., una creatura che sopravvalutava se stessa e si riteneva quello che non era e non poteva essere, si rivelarono sfiancanti per il mezz'elfo, il quale era riuscito infine a liberarsi di quelle vipere sempre più avvelenate degli scienziati trabiani e atornare nel suo ufficio.
Si era appena slacciato il mantello e lo aveva appeso all'attaccapanni vicino alla sua sedia e infine si ritrovava a sedersidi nuovo su quella poltrona, stanco e con davanti le solite carte dell'amministrazione della città.
*Forse mi sentirei meno stressato dopo due ore di allenamento olografico* si disse il Preside di Balamb.
*Quai sicuramente due ore di duello sarebbero state più pericolose, ma anche meno intense di una diatriba pseudoscientifica*
*Il peggio è che quelli volevano accanitamente la testa di Samuel... avrei voluto vedere cosa sarebbe successo se il coinvolto fosse stato un trabiano...* Il Preside immaginava infatti che tutte quelle storie non sarebero state fatte e forse sarebbe stato inviato un messaggio solamente a Medison e forse neanche a lui. *Di sicuro questa storia avrà ripercussioni ancora a lungo* concluse fra sé con uina certa amarezza.
*Credo che dovresti smetterla e pensarci al momento opportuno, Marcus.*
*La giornata non è ancora finita* replicò lui con fare quasi profetico. *Tuttavia hai ragione: finché le conseguenze non vengono da me, è inutile andarle a cercare, soprattutto non in questo stato...*
La fenice fu soddisfatta di quel risultato. Tuttavia lo sarebbe stata ancora di più se Marcus si fosse preso una pausa per un caffé o qualcosa di simile, invece di rimettersi al lavoro e controllare il documento che stava esaminando prima di essere così bruscamente interrotto... anche perché, come aveva detto il mezz'elfo stesso, la giornata non era ancora finita e poteva ancora succedere di tutto.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 24/9/2011, 22:51




Medison si accese una sigaretta. Doveva calmarsi. Doveva trattenersi dall'urlare dietro a Marcus. Doveva evitare di ingozzarsi di pillole per non andare in overdose. Ma doveva ricordarsi di prenderle per non avere conseguenze ben peggiori. E doveva anche pensare a qualcosa da fare per Cecilia dato che ultimamente si vedevano sempre di meno e si sentiva un verme per quello. Soprattutto quest'ultima cosa, ma anche il resto aveva il suo posto nella sua lista di problemi e preoccupazioni. Certo, immediatamente dopo a tre quarti dello staff del laboratorio che era venuto a lamentarsi da lui per un certo incidente di chiara origine balambiana. Una lista niente male, doveva dire. Quasi rimpiangeva i tempi in cui i suoi problemi maggiori erano evitare di essere assalito sessualmente e in che ordine prendere a calci in faccia la gente. Erano tempi più semplici. Ma non si poteva lamentare veramente, quel posto gli aveva dato molto. Certo, era preoccupante pensare a cosa invece aveva lui da offrire...
Finì di attraversare il corridoio che conduceva alla Presidenza. O meglio, all'ufficio del Warwizard. Lui di solito era da un'altra parte. Ed era lì anche quando gli era arrivata notizia da Hime di che diavolo era successo sotto il suo garden stavolta. Seguita una ventina di minuti dopo dal racconto degli scienziati quando si era recato di corsa a vedere di persona. Per carità, non che non si aspettasse qualcosa del genere. Il laboratorio G.F. era praticamente sempre stato una catastrofe in attesa di avvenire, e se almeno una volta al mese qualcosa non esplodeva, si fondeva o comunque andava storta là sotto ci sarebbe stata da aspettarsi una pioggia di anatre arrosto, ma c'è una fine linea tra pericolosamente folle e una dannata catastrofe, e quel ragazzino di Balamb l'aveva superata con entrambi i piedi, aveva tranciato il pavimento dove era tracciata e se l'era portata a spasso per mezzo continente. E come ciliegina sulla torta, Marcus aveva deciso che oggi si sentiva il boss ed era andato a dare ordini in giro per il garden di Trabia. Finì con un'ultima tirata la sigaretta, scaricandosi nei polmoni abbastanza catrame da riasfaltare mezza città. Tanto non gli avrebbe cambiato molto, il suo corpo era fatto per smaltire naturalmente quella merda. Non altrettanto per smaltire il nervoso.
Fece per spegnere la sigaretta contro il muro, ma si fermò a metà del gesto. Forse non era il caso. Immediatamente dopo si ricordò della discussione che aveva dovuto sostenere con quel demente di Plizkin. “Forse un gran cazzo di nulla” disse a mezza voce tra se, quindi spense il mozzicone sul muro e spalancò la porta.
Scusa il disturbo, Marcus, ma quando cazzo sei diventato preside di Trabia? Perché devo aver perso quell'avviso da qualche parte.” si annunciò Medison al preside balambiano.
 
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view post Posted on 25/9/2011, 12:44
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Purtroppo per lui, le parole del Warwizard si dimostrarono ben presto più che profetiche: non erano passati neanche cinque minuti, che il suo amico Medison, Preside titolare del Garden di Trabia, entrò spalancando la porta e forse risentito di qualcosa che sulle prime non comprese neppure. Forse era per via della stanchezza o per il fatto di essere ancora mezzo frastornato da tutti gli eventi da cui si era appena allontanato, ma la frase d'esordio parve al mezz'elfo completamente senza senso, tanto che lo guardò come se avesse appena sentito un'emerita idiozia: perché poi sarebbe dovuto diventare lui Preside di un arden che odiava tutto ciò che non era umano proprio non lo capiva.
*Forse è per via di Samuel* suggerì la Fenice.
*Cosa? Oh...*
Marcus si ricompose, depose la carta sulla scrivania e disse: "Buongiorno Medison. Speravo di riprendermi un po' prima di parlarti... e immagino tu sia qui per il problema del laboratorio G.F."
Per quanto fosse piuttosto strano trovarlo in una situazione simile, Marcus non sembrò volersi opporre al destino o procrastinare la questione ad un altro momento.
Tuttavia non si alzò, bensì fece segno all'amico di accomodarsi e quindi aggiunse: "Prima di andare avanti, cosa diavolo ti hanno detto i tuoi sottoposti stavolta? Adesso mi accusano anche di voler assumere il controllo diretto del tuo Garden, neanche fossi un oppressore peggiore dei demoni?"
Sicuramente qualccuno di quei professoroni aveva avuto di che lagnarsi di lui e sospettava anche chi, ma non aveva l'autorità necessaria per provvedere... e prima di tutto, voleva sapere che cosa avessero detto di lui.
*Ne sei sicuro?* gli chiese la Fenice, forse dimentica del fatto che Medison avrebbe potuto facilmente sentirli.
*No... ma è il modo migliore per sapere come zittirli... ammesso che sia possibile: quel Garden non è mio.*
Si trattenne dal fare altri pensieri, ma in fondo il terzo individuo nella stanza sapeva bene come Marcus la pensasse in proposito.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 5/10/2011, 23:53




"Ecco, hai centrato il punto: quel posto NON è tuo! In quanto a cosa mi hanno detto, mi hanno solo riferito quel che è successo. Ovvero che un tuo studente ha fatto casino. Poco male, non fosse stato tuo sarebbe stato galbadiano o nostro o magari qualcuno si sarebbe scordato le birre nella stanza di contenimento di nuovo o magari sarebbe di nuovo successo qualche casino perché quella testa d'uovo di merda sclera se gli sfiori le sue preziose alghe che se avessero un buco sufficientemente grosso se le scoperebbe, o si sarebbero sparati nei piedi o qualcosa. Fosse per quello me ne batterei il cazzo e anche gli scienziati, perché quelle facce di cazzo non sono capaci di far passare una mattinata senza incrociare i raggi o qualcosa di quel tipo. Quel che rompe il cazzo è che a un certo punto al posto di avvertire me che ero a sbrigar scartoffie, come da quasi un anno a questa parte, tu hai deciso che volevi fare lo sborone e sei partito. Sei andato là, hai cominciato a dare ordini a destra e a manca agli scienziati, e te ne sei andato bello bello come se nulla fosse senza una cazzo di parola a, che ne so, ME! Ci credo che fossero incazzati! Con tutta la fatica del cazzo che ho fatto negli ultimi anni a cercar di sedare l'odio verso il tuo cazzo di paese, poi, già ce c'eri potevi venire con un drappello di guardie magari e piantare una bandiera di Balamb da qualche parte, giusto per martellare meglio il punto! Che diavolo ti è passato per la testa?!" cominciò a sbraitare Medison, avvicinandosi alla scrivania di Marcus mano a mano che parlava e una volta lì battendo periodicamente le mani contro di essa per sottolineare i suoi punti. Era fuori di se, letteralmente fuori di se. Ormai non stava nemmeno più ragionando razionalmente, era solo infuriato nero, per quel che era successo, per la situazione in cui lo aveva messo, per il casino che aveva aggiunto ai suoi altri casini e soprattutto perché tutto ciò arrivava da uno che considerava ancora un suo amico. Era furioso. Tanto furioso da non rendersi nemmeno conto che in qualche modo aveva involontariamente letto nella mente del Warwizard e risposto a un suo pensiero.
Appena finito il suo monologo, si girò, tirò fuori un'altra delle sue orribili sigarette nere da una tasca della giacca e un accendino, e cercò di accendersela. Ma l'accendino aveva deciso di non voler funzionare questa volta. Sempre più nervoso, Medison continuò a cercare di accendersi la sigaretta.
scusa dell'attesa, avevo un paio di altre cosa che dovev finire. Da adesso dovremmo poter procedere con la ruolata senza problemi. E ovviamtne, quanto sopra è coem il mio pg ha percepito la situazione, non la mia opinione ne nulla, spero non serva dirlo.
 
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view post Posted on 6/10/2011, 22:36
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Non ci volle molto prima che Medison iniziasse a dare in escandescenze sempre più irrazionali e ancora meno occorse al mezz'elfo per capire che l'amico non solo aveva origiliato la sua conversazione empatica con Saraphoenix, ma non si era neppure neanche lontanamente immagnato di nasconderlo e aveva pure dato risposta a quella che era una nata come una vera e propria ovvietà tra i due dialoganti.
Sulle prime Marcus si sentì un po' tradito per quella spudorata ammissione, ma poco dopo venne ridestato dalla stessa Fenice.
*Sta dando proprio di matto! Oramai non riesce neanche a distinguere le conversazioni...*
Quell'osservazione della Fenice, oltre all'evidente sconclusionatezza dei discorsi dell'amico furibondo, gli fece intendere che forse Medison non aveva fatto apposta ad invadere la sua mente, seppure in maniera meramente superficiale.
Quando la sfuriata terminò, Marcus, sebbene un po' scocciato per la poca riservateza e per tutto quel parapiglia che stava affrontando in condizioni che pensava e sperava essere migliori, schioccò le dita e fece comparire sull'indice destro una piccola fiammella e si sporse verso l'amico... o meglio, verso la sua sigaretta netta, in un chiaro gesto di offrirgli da accenderla al posto dell'accendino che non funzionava, forse perché inceppato o forse ancora perché manovrato con troppa foga e, negli intenti, di inizio di riconciliazione.
*Dovrebbe smtterla con quel vizio: prima o poi si farà male* commentò la Fenice.
*Se è sopravvissuto qualche secolo fumando quella e altra roba, una in più probabilmente non gli farà né caldo né freddo. E poi non spetta a me fargli levare il vizio se non è lui il primo a volerlo.*
*Se non è lui a voler smettere una dipendenza, nessuno lo farà mai al posto suo?*
*Concettualmente sì.*
Una volta che Medison avesse accettato l'accensione della sigaretta e si fosse fatto abbastanza tiri da calmarsi, Marcus avrebbe replicato in base a ciò che aveva capito.
"Bene, ho capito che qualcuno di qeugli scienziati deve un paio di spiegazioni anche a me, a cominciare dal dottor Plizkin, che neanche era presente a tutti gli eventi e quindi meno di altri ha ragione di protestare. E poi credo che gli scienziati non ti abbiano detto un paio di altre cose fondamentali, come il fatto che in primo luogo non sono andato al laboratorio di mia iniziativa, ma solo quando sono stati loro stessi a chiamare me, te e Aaliyah. Se non hai il cercapersone, ti posso far vedere il messaggio urgente creato apposta per convocare urgentemente tutti i Presidi impersonalmente. Se il messaggio non ti è arrivato, mi dispiace, ma la colpa è di chi l'ha mandato. E credo che nessuno dello staff scientifico era così spaventato dal fatto di non aver capito di cosa sono responsabili da aver voluto precauzionalmente lla testa del mio Cadetto, senza neanche voler cercare di capire qualcosa. E su questo Medison sai bene che non mi sarei trattenuto in nessuna circostanza."
Avrebbe fatto una pausa prima di continuare dopo un sospiro: "Credimi, sono il primo a non volere un altro Hidiesis e anche se quei cretini ci sono andati vicino, non sono riusciti a ricreare quell'abominio... piuttosto hanno dato vita a qualcosa che non pensavo fosse possibile creare e che teologicamente parlando è impossibile che si trovi qui, ma non c'è pericolo che ci troviamo di fronte ad una nuova minaccia di quel genere."
Avrebbe voluto aggiungere che gli unici ordini che aveva dato erano quelli di avere una spiegazione e poi di sentirla di persona dal suo sottoposto prima di decidere della sua vita, ma si sarebbe fermato lì, in attesa di una replica di Medison.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 15/10/2011, 21:49




Accettò di buon grado l'improvvisato accendino di Marcus. Dopo essersi sfogato a quella maniera si sentiva più leggero, e ora mano a mano stava cominciando a calmarsi. Continuava a sentire le loro voci, certo, ma se non altro ora si rendeva conto che non avrebbe dovuto. Luna aveva ragione, quindi. era arrivato a quel punto.
Quando ebbe fatto qualche tiro di sigaretta, Marcus rispose. Non esattamente nel modo in cui sperava Medison, ma d'altro canto sapeva che talvolta... ok, forse un po' più spesso che talvolta, il suo amico era un po' duro a comprendere il punto. E non valeva la pena provare a spiegarglielo, era troppo testardi per accettarlo. Ma la diavolo, lui sapeva meglio di tutti che nessuno è perfetto. Quello era proprio l'ultimo dei problemi al momento.
"D'accordo, d'accordo... Lasciamo stare. Siamo tutti un po' nervosi, anche se ognuno per i cazzacci suoi. Andiamo per ordine..." cominciò, portandosi la mano sinistra alla fronte e abbassando lo sguardo per un attimo. Gli stava venendo mal di testa. Fece un'altro tiro di sigaretta, poi se la tolse di bocca e rialzò lo sguardo. Aveva un'aria terribilmente stanca, molto più vecchia dell'eterno volto da ventenne su cui appariva. "Intanto, scusa. Lo sai perfettamente che questo non è esattamente il periodo migliore per me. E da quel che vedo, o meglio sento, la cosa sta peggiorando. E sto chiedendo scusa anche a te, Saraphoenix, non volevo mettermi in mezzo nei vostri battibecchi mentali. Ma non riesco a non farlo. Sopportatemi per ora, abbiamo problemi più pressanti a quanto pare. Anche più pressanti del fatto che questo mese ho fumato un intero pacchetto di sigarette, erano cinquant'anni che non ne fumavo tante di fila, cazzo." disse, poi si fermò per un attimo e si mise a sedere su una delle sedia davanti alla scrivania del Warwizard. "In primis, non mi è stato detto nulla del fatto che volessero uccidere un tuo cadetto, nel qual caso posso ben capire allora. Avresti comunque potuto avvertirmi mentre andavi al laboratorio, sono praticamente a un paio di corridoi di distanza da qui. Peraltro, il cercapersone è rotto, per questo non mi è arrivato nulla. Lo ho portato a riparare ieri. Dovrò collegarlo all'occhio la prossima volta che lo apro per farci manutenzione, così almeno evito che succedano queste cose.
Tornando a noi, ad ogni modo, soprattutto, nessuno mi ha ancora detto COSA è uscito da quel posto. E dico uscito, perché sappiamo entrambi che il controllo che hanno gli scienziati su cosa viene evocato è marginale. E a meno che non se lo sia fatto costruire di proposito, nel qual caso anche il tuo cadetto ha le sue colpe, non è comunque giusto dare tutta la colpa ai miei uomini. Ma detto ciò, dicevo, che è? Cosa centra Hidiesis?
" Continuò, con calma, riprendendo la sigaretta e continuando a consumare la piccola barretta puzzolente in attesa di spiegazioni.
 
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view post Posted on 16/10/2011, 12:31
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"Difficile recuperarti, allora" scherzò Marcus quando sentì del cercapersone di Medison.
L'amico sembrava piuttosto messo male, sebbene cercasse di non darlo a vedere: il Warwizard aveva saputo qualcosa da lui e qualcosa da fonti terze, anche se quel "qualcosa" era paragonabile a praticamente niente, e purtroppo era giunto alla conclusione che i suoi poteri sacerdotali non avrebbero potuto aiutarlo, non al momento. Purtroppo non riusciva neanche ad aiutare Sole e ciò lo faceva sentire ogni tanto impotente di fronte a certe cose, sebbene dovesse rimanere sempre e comunque saldo nella sua posizione.
*Qualcosa in quel caso puoi fare, Marcus, e sai anche tu cosa* intervenne Saraphoenix.
*Più facile a dirsi che a farsi: trovare il maldicente tra i Demoni è come trovare un ago in un pagliaio e a questo punto la maledizione non sparirà neanche del tutto una volta ucciso lui.*
*Sempre e comunque meglio di non avere proprio nessuna speranza.*
*Vero* convenne il mezz'elfo.
Medison inoltre si scusò con entrambi per l'ascolto abusivo delle loro conversazioni empatiche e chiese cosa effettivamente fosse successo in quel laboratorio. Il che eraancora una volta più facile a dirsi che a farsi.
"Scuse accettate" rispose subito il mezz'elfo, certo che anche Saraphoenix non si fosse offesa più di tanto per quell'episodio. "Per quanto riguarda il G.F. di Samuel, perché è di lui che stiamo parlando... beh, è successa una cosa tutto sommato conseuta o quantomeno non così insolita come vogliono farla sembrare... per un certo verso, almeno. Qando ho chiesto spiegazioni agli scienziati, non hanno saputo dirmi pressoché nulla, se non che c'è stata un'alterazione della sala di contenimento... e ciò non è poi così raro, né è l'unico caso registrato: avveniva già secoli fa con quel G.F. dei tempi di Leonheart... come si chiamva?"
*Diablos. Lui e i suoi trucchi dimensionali erano i più tipici. Ma erano anche uino scherzo in confronto a quelli di Eden!*
"Diablos. Ma come avrai sentito da Saraphoenix, non era neppure l'unico in grado di fare scherzi del genere già in quella generazione. A maggior ragione nella nostra, dove possiamo addirittura crearne di G.F."
*Non sempre con il giusto criterio* asserì Saraphoenix, ricordando soprattutto la creazione degli Hell Guardian Force che avevano incontrato in passato e anche lo stesso G.F. di Samuel.
"Ad ogni buon conto, ho voluto sapere da Samuel stesso cosa diamine fosse successo e che cosa avesse fatto creare agli scienziati... e lui me l'ha evocato proprio di fronte. Quello che ne è venuto fuori, come ho accennato prima, è un macello teologico, una pseudo divinità di un altro mondo o qualcosa del genere... dovrebbe esserci qualche dettaglio in merito nelle librerie di un po' tutti i Garden, almeno riguardo a quel poco che si sa su certe culture e che non penso sia bene indagare. Non so neanche se sia il caso di farlo, ma quello che so è quel G.F. è davvero convinto di essere quello da cui Samuel deve avere più o meno inconsciamente tratto spunto. Il problema è tutto scientifico, perché devon aver esagerato con i fluidi genetici e sono riusciti a far venir fuori dalla macchina un G.F. con affinità all'elemento oscuro... che, come ricorderai, era anche l'elemento dominante di Hidiesis. Ma almeno sono riusciti ad evitare di riprodurre quel parassita senziente, anche se credo per puro miracolo."
La situazione era quella, bene o male. "Ovviamente adesso Samuel e il suo G.F. sono sotto stretta sorveglianza: al miniimo segno di pericolosa instabilità, sarò il primo ad impedire una Terza Caduta del Garden" aggiunse.
Ma ne sarebbe stto capace?
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 16/11/2011, 14:37




chiedo scusa del post stringato, ma non c'era molto da dire in ogni caso.

Medison si massaggiò le tempie con la mano libera. Marcus aveva questa meravigliosa capacità di essere incomprensibile anche quando cercava di essere chiaro. Sbuffò una nuvoletta di fumo, denso e scuro, dopodichè riprese a parlare.
"Parla fuori dai denti. Cosa significa pseudo-divinità? Tanto più se viene da altri mondi, se mi dici che è magari io ne so qualcosa di più. Ad ogni buon conto, quindi alla fin fine abbiamo un Guardian Force oscuro. Sarò io, ma a sentirlo così non mi sembra una tragedia. È un ragazzino con un giocattolo troppo grosso per le sue mani. Nulla che non possiate risolvere in cinque minuti in caso qualcosa andasse storto. Demitri era un conto diverso, perché era una bestia anche prima di incontrare Hidiesis a quanto ne so. Samuel... Non so. Per me dovresti farti una bella tisana, ecco." disse, con calma. Non c'era veramente molto altro da aggiungere, almeno per il momento, almeno finché il suo interlocutore non lo avesse illuminato su cosa effettivamente costituisse una minaccia in quel GF. O meglio, non c'era altro da dire sull'argomento della conversazione attuale.
... Avrebbe dovuto parlargliene prima o poi, ma quello non era il momento, era più che evidente.
 
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view post Posted on 19/11/2011, 14:42
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Forse era riuscito in qualche modo a calmare Medison, che gli era piombato addosso in ufficio come una furia infernale scatenata... ma in compenso cominciarono ad agitarsi i polmoni del mezz'elfo: già di suo non era particolarmente abituato al fumo delle sigarette, se poi le sigarette in questione erano quelle dell'amico e collega, che di una natura che preferiva non indagare, dal momento che a quanto aveva capito se le fumava da un secolo o due, la sua sopportazione non arrivava a livelli molto duraturi.
*Non pensavo che delle sigarette ti facessero questo effetto* asserì la Fenice.
*Essere affini al Fuoco non significa per forza gradire anche i suoi possibili derivati!* replicò il mezz'elfo mentre cercava di tossire fuori quell'aria malsana, che almeno per fortuna Medison non gli aveva sooffiato proprio addosso.
"Pardon" si schermì alla fine, cercando di ricomporsi. "Beh, per quanto riguarda Samuel, la tua analisi è pressoché corretta. L'unico motivo di preoccupazione è che il suo G.F. è ispirato ad una sorta di aberrazione di divinità o ex tale, che nel suo mondo ha diversi nomi e altrettanti significati... uno dei quali mi pare sia Lucifero ed è piuttosto paradossale, dati i suoi poteri e le sue affinità. Si può dire che sia a capo dei demoni e un demone egli stesso e quindi può avere qualche conoscenza di altri eventuali suoi simili usciti e penetrati in questo mondo, sperando che non ce ne siano... ma non è una cosa che posso comunque escludere a priori. Ad ogni modo una tisana probabilmente farà bene a me come agli scienziati del Laboratorio G.F., che da quando hanno avuto a che fare con Hidiesis sono sempre pronti ad ammazzare chiunque e qualsiasi cosa gli si avvicini anche solo vagamente."
Si prese qualche momento di pausa, quindi chiese di nuovo: "Abbiamo chiarito tutto, spero." Lasciò un ovvio sottinteso: già che erano lì, quello era un momento buono per far venire al pettine altri nodi che fino ad allora erano rimasti celati.

Edited by Warwizard - 22/11/2011, 18:55
 
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