Le oscure conseguenze

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view post Posted on 8/8/2011, 18:40
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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Quando il Preside di Balamb ricevette quella chiamata urgente, che probabilmente anche Medison ed Aaliyah dovevano aver avuto, non aveva quasi voluto credere alla portata di ciò che gli scienziati si erano trovati di fronte. Il Garden di Trabia era piuttosto lontano e quindi fuori dalla portata dei suoi sensi magici, ma non stentava a credere alla veridicità di ciò che gli scienziati gli avevano fatto sapere... e ciò che gli avevano detto, aveva dell'inquietante, oltre ad essere senza precedenti: nel laboratorio la stanza si era trasformata in qualcosa e nessuno era riuscito a vedere o a scansionare cosa stava succedendo all'interno.
Purtroppo il Preside di Balamb si trovava nel suo Garden e nonostante tutti i mezzi che aveva a disposizione per accorrere, quando arrivò tutto era già tornato alla normalità. Tuttavia si capiva bene che qualcosa di grandi proporzioni doveva essere successo: in primo luogo le facce attonite e sconvolte degli scienziati erano inequivocabili in tal senso; in seconda battuta, i suoi sensi magici vennero quasi travolti da quelli che erano dei semplici, ma innegabili residui di un fenomeno di origine non naturale.
*Ma cosa... cos'è successo qui? Sembra che ci sia stato un mezzo cataclisma magico!*
*Neanch'io avevo mai percepito tante alterazioni negli equilibri magici in una volta sola!* rispose Saraphoenix, anch'essa sbalordita per quanto stava percependo il suo evocatore.
*Il laboratorio è sempre stato un ricettacolo di alterazioni magiche, ma questo... questo va contro tutte le alterazioni che ci sono state!*
Una volta riavutosi, il Preside placò la serie di parole e di mezze urla concitate e chiese con tono imperioso: "State calmi! Il più alto in grado mi spieghi che cosa diamine è successo qui dentro"
Lo scienziato più odioso e più concentrato sulle sue ricerche, fino a poco prima, si fece allora timidamente avanti e prese la parola. "Vede, signor mezz'elf... ehm, signor Preside, è arrivato da noi un suo Cadetto... lui è entrato nella stanza e i miei assistenti lo hanno introdotto e..."
Marcus lo freddò con un'occhiataccia, alla quale lo scienziato comprese di dover tacere e tornò quasi viscidamente al suo posto, lasciando che fosse l'altro scienziato a sostenere l'interrogatorio del Mago Rosso. "Proceda dottore, ma risparmi i dettagli tecnici per il rapporto che farà al suo superiore."
"Sì signore. Il procedimento con il Cadetto Night è stato il consueto, i materiali sono stati gli stessi impiegati per molti altri cadetti, che come saprà a volte sono stati in grado di evocare creature potenti e antiche divinità... ma in questo caso abbiamo avuto una reazione simile a quella di Demitri Maximoff..."
"Che cosa!?" sbottò improvvisamente Marcus, allarmato da quella notizia. "Volete dire che è stata rilasciata una creatura del genere?" Il mezz'elfo aveva ancora bene in mente tutti i dettagli e i resoconti, pur frammentari e parziali, di chi aveva creato l'abominio che aveva portato il suo predecessore alla follia e alla Seconda Caduta di Balamb. "E ora è scappata?"
"No signore... o almeno, nulla indica che sia così. La stanza di contenimento è tornata alla normalità e ora... il suo Cadetto è vivo." L'uomo non aveva il coraggio di chiederlo, ma i suoi occhi erano più che eloquenti nel chiedere al Preside di Balamb che cosa fosse necessario fare... nel chiedere delle istruzioni.
*Non posso credere che sia successo di nuovo!* si disse Marcus, sbigottito dentro di sé.
*Non credo che qualcuno potesse prevederlo* replicò la Fenice, forse cercando di far stare meglio il mezz'elfo senza riuscirci. *In ogni caso, lui non è Demitri...*
*Non ancora. Ma stavolta non permetterò che la storia si ripeta!*
Forse avrebbe dovuto dare un ordine diverso e magari se ne sarebbe pentito, ma... decise di dare a Samuel una possibilità. "Aprite la porta. Fatelo uscire di lì."
"Ma... signore, non sarebbe meglio...?"
"E' un ordine" ribatté secco il Preside.
"Non di Trabia" cercò di intromettersi il capo reparto.
"Non mi pare che abbiate sufficiente autorità per discutere degli ordini su chi non avete giurisdizione, professore. Se ci saranno problemi, sarà Balamb ad occuparsene: le assicuro che noi per primi vogliamo evitare un altro incidente come quello che ci ha colpito."
Lo scienziato, pur non convinto, rimase in silenzio e l'assistente allora aprì la porta, lasciando che il mezzodrago uscisse da solo dalla stanza dove forse aveva sostenuto una prova di cui lui solo era a conoscenza.
 
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Mighel27
view post Posted on 9/8/2011, 11:51




Tutto si era concluso, o forse era appena cominciato.
Nonostante convivessi solo da pochi minuti con Lucifer, la sua presenza aveva un non so che di familiare... come se fosse con me da diversi anni. Probabilmente anche questo faceva parte del processo di legame fra i nostri due spiriti. Passarono diversi minuti, ma ancora la porta blindata rimaneva ben chiusa alla mia presenza.

Se la stanno prendendo comoda... Hai mai pensato alla vaga probabilità che in qualche modo la mia presenza non sia un tralasciabile problema? Dici...

Sarcasmo... ovvio che ci avevo pensato, ma non mi aspettavo una reazione così rapida. Uscire forzatamente da quella stanza avrebbe potuto essere interpretato come una vera e propria dichiarazione di guerra ai garden e visto che non volevo mettermi in cattiva luce, decisi di attendere. Nonostante fosse brutta la situazione, non ero per nulla intimorito dagli eventi... Sciocco no?

Molto sciocco. Grazie eh... Prego.

Cominciavo già a rimpiangere la solitudine del mio corpo, quando all'improvviso la porta d'uscita mi fu finalmente aperta. Con passo flemmatico mi avviai per uscire da li, ,a non appena varcai la soglia riuscii a gustarmi uno spettacolo alquanto insolito. Cercavano di nasconderlo, ma i loro occhi erano più eloquenti di mille parole... avevano paura, erano intimoriti da me. Davanti al numeroso gruppo di scienziati, c'era lui.

Oh ma guarda chi c'è... Chi è il mezz'elfo? Il capo.

Anche Macus si era mosso in fretta, ma visto il suo carattere era abbastanza prevedibile la cosa. Probabilmente non ero in catene solo grazie al suo preventivo intervento, Marcus dava sempre una possibilità alla gente prima di agire negativamente... la prova stessa stava nel fatto di essere entrato fra le file del garden, nonostante la mia dubbia natura. Anche nei suoi occhi si leggeva preoccupazione, così decisi di rompere quel momento di silenzio.

"Buon giorno Preside, come mai da queste parti?"

Sarcasmo in una situazione del genere... ahahah è anche per questa tua sfrontatezza che ti ho scelto. Sono felice che tu ti diverta.

Nonostante l'allegria di Lucifer, sapevo bene che da li in avanti avrei dovuto pesare ogni mia parola... ero ad un passo dal carcere e a due da una esecuzione.

 
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view post Posted on 9/8/2011, 22:43
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Samuel uscì con tutta calma dalla Sala di Contenimento, ferito, ma vivo... e tutto sommato vivo, come al solito. Ma sapeva bene che qualcosa non era proprio come prima.
Gli scienziati più vicini alla porta si arretrarono spaventati a morte alla vista del mezzodrago e nessuno voleva stare a meno di almeno tre metri dalla sua figura. Il mezz'elfo invece attese fermo dove si trovava, al centro della stanza, davanti ad un tavolo reso disordinato dallo svolgersi degli eventi. La sua espressione era tutt'altro che serena e il suo sguardo non si raddolcì quando sentì la domanda del neopromosso Cadetto.
Lo scienziato più alto in grado si azzardò a guardare lo sporco Preside di balamb, sperando di vedere qualche segno rivelatore di un'esecuzione immediata, cosa che sarebbe stata più che lecita aspettarsi, soprattutto da lui, ma dovette rimanere deluso.
"Credo che tu lo sappia meglio di chiunque altro qui dentro, Samuel" esordì invece il mezz'elfo. Poi sciolse le braccia sotto il suo consueto mantello rosso e continuò: "Tuttavia vorrei saperlo direttamente da te: come sai, ascolto sempre tutte le campane."
*Che intenzioni hai, Marcus?* gli chiese a rapido giro la Fenice.
*Ho intenzione di sapere se posso continuare a fidarmi di lui... e soprattutto sapere come diavolo è stato possibile che lui e questi idioti Trabiani abbiano potuto ripetere la storia!*
*E se così fosse?*
*Credo di sapere cosa devo fare. Non ho intenzione di lasciare un altro Hidiesis a piede libero*
La Regina delle Fenici si aspettava quella risposta e ciò la rassicurò, anche se solo in minima parte: la prospettiva di essere davvero di fronte ad un nuovo potenziale mostro come quello di oltre un decennio prima riusciva infatti ad inquietare persino lei.
 
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Mighel27
view post Posted on 10/8/2011, 01:34




Il warwizard di Balamb era molto serio.
Dovevo calmare le acque, altrimenti rischiavo di perire sotto una vera e propria tempesta. Inoltre le mie condizioni se pur non gravi, rimanevano comunque non consone a cominciare un qualsivoglia combattimento. Oltre a questo dalle parole di Marcus compresi che escludendo me, nessuno sapeva di Lucifer. Come era possibile? Viste le numerose telecamere e i vari sistemi di monitoraggio, mi sembrava una cosa impossibile... che la sola presenza di Lucifer avesse provocato forte malfunzionamento delle macchine?

Non hai ancora compreso, non immagini neppure mezzodrago dove io possa arrivare...

Cosa raccontare e cosa no? La verità era la strada più sicura. Non avevo intenzione di tenere nascosto il mio G.F., ma dovevo trovare le giuste parole per annuncialo al mondo. Come pensavo, le parole andavano pesate con cautela... così cominciai ad introdurre la storia il più dolcemente possibile.

"Vuole sapere cosa è successo li dentro? Semplice, ho conquistato il mio Guardian Force. Il più potente alleato di tutti... ma non mi sarei mai immaginato che sarebbe stato proprio lui il mio G.F."

Su questo punto ho anch'io qualche dubbio, non basta un vago desiderio per richiamare la mia presenza. Eppure è andata così... Destino? Credimi è proprio grazie a me che il destino non esiste... sono le vostre scelte a plasmare la vostra vita e la vostra rovina.

Nonostante fossi stato vago con Marcus mi premeva comunque mettere in chiaro una cosa, era la domanda che probabilmente lo affliggeva di più al momento... rimanevo un alleato o mi ero trasformato nel peggiore delle minaccie? Mi avvicinai fino al tavolo, poggiai entrambe le mani sulla sua disordinata superficie e dissi:

"Comunque non devi preoccuparti, come dal primo giorno in cui sono qui, non ho nessun motivo per farmi nemici i Garden. Sarebbe una mossa molto stupida da parte mia e sarebbe sciocco negare che in questo ultimo anno i miei poteri sono cresciuti parecchio solo grazie alla vostra struttura... i vostri nemici sono i demoni, bene per ripagarvi vi aiuterò a spazzarli via da questo mondo. Uno scambio equo, no?"

Usarli per spazzare quella brulicante feccia, niente male... In questo modo accontenterei anche te, no? Non hai idea di quanto sia pericoloso il gioco che stai facendo. Le tue probabilità di arrivare un giorno ad un lieto fine, sono molto basse. Non credo sia affar tuo.

Lucifer continuava a ridersela trovando il tutto davvero divertente, io invece tutta questa allegria non l'avevo... era ancora la mia vita in pericolo.

 
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view post Posted on 10/8/2011, 12:11
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La prima risposta fu piuttosto vaga, per non dire limitativa, e non permise al Preside di capire se stesse fingendo ignoranza o se invece non si rendesse veramente conto della portata del fenomeno di cui era stato bene o male protagonista. Gli scienziati invece furono ancora più preoccupati dalle sue parole, in particolare dalla definizione del G.F. come "alleato più potente di tutti"... e dai loro sguardi, il mezz'elfo poté intuire che non avevano idea di chi o cosa Samuel stese parlando, ma ne avevano un sacro terrore, alcuni più di altri e a buona ragione.
Poi, con il suo solito modo di fare, Samuel si avvicinò e appoggiò le mani sul tavvolo, provocando l'ulteriore spostamento degli scienziati, ma non del suo superiore, che si ergeva di fronte a quella difficioltà. Samuel continuava a dirsi alleato dei Garden nella lotta ai Demoni e riconobbe il ruolo che la sua istruzione aveva avuto nel suo raggiungimento dei propri risultati attuali...
*E una volta che i Demoni saranno stati sterminati o ricacciati?* si chiese la Fenice, lasciando che anche il suo evocatore sentisse quella domanda più che lecita.
*Temo che non lo sappia neppure lui* rispose a quel punto Marcus. *Non so neppure se voglio scoprirlo... o se ci arriveremo*
*Ci arriveremo, se è per quello...* disse ancora la Fenice, rimanendo vaga come al solito su quel punto. Il Preside avrebbe voluto approfondire la questione, ma non era quello il momento.
Piuttosto si rivolse agli scienziati e disse loro: "Uscite tutti. Lasciateci soli"
Alcuni furono inizialmente riluttanti, ma non ci volle molto prima che tutti decidessero di obbedire ben volentieri a quell'ordine, nonostante non provenisse da un loro diretto superiore.
Quando la stanza fu deserta, Marcus si rivolse di nuovo al mezzodrago: "Quello che deve essere ancora detto non richiede testimoni o ascoltatori scomodi" esordì alludendo agli uomini appena allontanatisi. "Tu hai detto di aver conquistato il tuo G.F., ma non sei stato molto chiaro in merito e quello che è successo non è stato né rilevato, né rilevabile nella sua interezza e verità, ragion per cui ho bisogno di sapere tutto nel dettaglio: devi sapere che c'è un precedente di un fenomeno simile al tuo, un precedente che ha coinvolto direttamentee il mio predecessore e che alla fine ha portato a quella che è stata definita la Seconda Caduta di Balamb... della quale io sono uno dei cosiddetti Sopravvissuti."
Il discorso sotteso a quell'affermazione sarebbe parso piuttosto chiaro a chiunque: prima di prendere una vera e propria decisione, Marcus avrebbe confrontato la versione del Cadetto con ciò che sapeva in prima persona e per esperienza diretta... e a Samuel conveniva dire tutto ciò che aveva visto, sentito e fatto.
 
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Mighel27
view post Posted on 11/8/2011, 00:36




Il ripetersi dalla storia, era questo che temeva.
Anche Marcus giocava a carte scoperte, o quasi. Temeva per il suo Garden, temeva per i suoi subordinati, temeva per tutto ciò che testardamente continuava a voler proteggere... ma come avevo già detto non c'era nulla da temere. Non ero ne un pazzo ne un folle, non ero guidato da grande odio o rancore. Da cosa ero guidato allora?

Già, da cosa? Te l'ho detto, "voglio cambiare la storia ma non... non per gloria, ma per essere conosciuto per come vorrò essere conosciuto." Non mi fare di nuovo la cantilena, mi hai preso per un'idiota?

Innervosire Lucifer, altra cosa alquanto stupida. La verità era che i motivi per cui volessi così tanto superare la figura di mio padre, mi sembravano diventare sempre più futili. Non capivo perché questo desiderio ardesse così tanto in me. Mi bloccai, la mia mente stava divagando... tornado a Marcus, ora mi spiegavo molte cose e non appena tutti gli scienziati uscirono dalla stanza, finalmente cominciai a parlare più liberamente, chiarendo subito una cosa ovvia.

"Capisco, non vuoi che la storia si ripeta... più che comprensibile. Non posso sapere cosa sia successo e vista la tua serietà posso solo vagamente immaginare quanto sia stato terribile... ma io non sono l'ex-preside."

Difficile trovare cosa più ovvia. Già.

Mi fermai un attimo, stavo per fare una scelta difficile. Anzi no, l'avevo già fatta... stavo cercando solo il coraggio di perseguirla. Guardai il soffitto... più o meno 5 metri di altezza. Perfetto. Mi apprestavo nuovamente a sfasare i sistemi di sicurezza di quel posto.

"Non avevo proprio intenzione di nascondertelo, anzi avevo già messo in conto di presentarti il mio G.F. anche se lui non sembra particolarmente interessato. Non crederai ai tuoi occhi, io stesso ancora non ci credo."

E' assolutamente necessario? Credimi, lo è. Ricorda... acconsento solo per questa unica volta. Non sono il tuo animaletto. Non l'ho mai pensato.

Mi concentrai come non mai, era la prima volta che lo richiamavo autonomamente su questo mondo. La stanza cominciò a diventare notevolmente più scura, la luce cominciò a cedergli il posto mentre l'oscuro angelo emergeva dalla sua voragine. Il suo passaggio non più altro che una strana ma enorme macchia nera formatosi sotto i miei piedi. Lucifer riemerse alle mie spalle, evocazione durò solo pochi secondi ma a me sembrò un tempo molto più lungo. La sua enorme figura spalancò le ali, nonostante l'area ristretta, provocando una piccola pioggia di piume scarlatte. Ridacchiava a bocca chiusa... non sapevo bene il perché, ma in qualche modo credovo che lui si divertisse a vedermi in difficoltà.

"Ti presento il creatore dei vostri nemici, non che la più probabile delle vostre soluzioni."

L'enorme spada poggiava sul pavimento, sempre impugnata saldamente dalla sua mancina. Che reazione avrebbe avuto Marcus? Ammetto che la cosa mi incuriosiva... e mi preoccupava.

 
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view post Posted on 13/8/2011, 21:35
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Una volta rimasti da soli, Samuel si rilassò e gli assicurò che non intendeva fare in modo che la storia si ripetesse, in quanto lui non era il suo predecessore... e neppure gli si avvicinava come razza.
*Abbastanza ovvio... ma dal modo in cui ha parlato, direi che la storia non la conosce* osservò silenziosamente il Warwizard.
*Molto probabile, anche se solo Balamb conosce realmente la storia e neanche del tutto...* replicò di rimando Saraphoenix.
*Purtroppo è vero* replicò ancora il suo evocatore, ricordando bene che in realtà solo loro due conoscevano il quadro completo di ciò che era successo... e anche le ragioni per cui nessun altro ne era venuto a conoscenza. *Ciò non toglie che un minimo di storia avrebbe dovuto apprenderla, anche se a Balamb non se ne parla tanto spesso, né tantomeno volentieri.*
Non ci fu però molto spazio per altre repliche, perché Samuel iniziò a fare qualcosa che riuscì a sorprendere e far arretrare anche il mezz'elfo, ilquale, nonostante fosse un veterano di ormai oltre un ventennio di battaglie ed orrori implacabili, si scoprì totalmente impreparato a quella visione. E quando il mezzodrago fece le presentazioni, gli fu subito chiaro tutto quello che era successo in quel laboratorio.
*Non... non può essere!* si disse guardando dal basso in alto quella creatura. *Lucifero! Ha evocato e imbrigliato Lucifero! Come può...*
*Non è lui, Marcus!* reagì la Regina della Fenici.
Il Preside di Balamb fu restio a crederle, soprattutto avendo davanti e sopra di lui la figura stessa di quel mostro, ma non chiuse la sua mente alle osservazioni della sua Guardian Force.
*Se fosse davvero lui, perché Samuel avrebbe avuto bisogno di aspettare tanto da diventare Cadetto e fare ricorso alle stesse tecnologie che sono riuscite a riportare in vita me e altri Guardian Force? E come potrebbe essere sottomesso a Samuel Night, che in sé non ha neanche l'ombra del potere che ha il Comandante Supremo della Fortezza?*
*In... in effetti è strano...* concesse il mezz'elfo.
*E se fosse lui, come farebbe a manifestarsi in una forma fisica, dal momento che non può costituirne una, ma deve costantemente possedere un corpo per restare nel mondo, alla pari di tutti gli altri suoi servitori?*
Quella constatazione fu decisiva nel far riacquisire l'autocontrollo al mezz'elfo, che di suo aggiunse un'ultima domanda a quella serie: se davvero quello era chi pensavano che fosse, come mai non reagiva alla sua sola presenza sacerdotale? La risposta a quella e a tutte le altre domande non poteva che essere una sola: quello era un semplice G.F. artificiale ricavato ad immagine e somiglianza di un'entità che a quel mondo non era per niente legata, così come i Demoni stessi non erano mai stati altro che parassiti sostanzialmente estranei.
Ricompostosi, Marcus tornò allora a guardare Samuel con lo stesso sguardo serio. "Può essere in grado di aiutarci, ma dubito che sarà la chiave di volta per porre fine a questa guerra. Solo il tempo lo dirà. Ma nel frattempo ti consiglio di andare nella biblioteca del Garden: là c'è un trattato che parla degli eventi di undici anni fa."
Il fatto che quel trattato lo avesse scritto lui sotto falso nome era un dettaglio che difficilmente sarebbe trapelato: c'era una sola creatura in tutto il mondo che era a conoscenza di quel dettaglio ed era sicuro che non avrebbe tradito quel piccolo oscuro segreto.
Il Mago Rosso tuttavia non si mosse: aspettava di vedere la reazione di Samuel a quel suo improprio congedo prima di allontanarsi anch'egli e tornare agli altri suoi doveri.
 
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Mighel27
view post Posted on 15/8/2011, 01:44




Con una certa soddisfazione...
Ecco una cosa che non si vede tutti i giorni, un Marcus preso alla sprovvista, spaventato addirittura... la cosa mi divertiva molto. Anche se fu un momento molto breve, infatti pochi secondi dopo il preside riacquistò tutto il suo autocontrollo. Questo suo cambio di atteggiamento infastidì Lucifer, in qualche modo si sentì sottovalutato soprattutto dopo le parole del mezz'elfo, che portò l'angelo caduto a proferire parola per la prima volta dalla sua evocazione. Egli si chinò in avanti come a cercare direttamente lo sguardo di Marcus.

"Voi mortali avete una visione davvero ristretta delle cose."

Non so cosa volesse esattamente dire, sta di fatto che dopo quella frase uno strano sorriso si dipinse sul suo volto e dopo di ché tornò nuovamente calmo e rilassato, anzi diventò addirittura allegro. A differenza di Lucifer, potevo immaginare cosa avesse calmato Marcus... lo stesso ragionamento che sfiorò la mia mente poco prima di uscire dalla stanza di simulazione.

Nonostante tu sia al mio fianco, so bene che sei solo l'ombra del vero te stesso. Come ho detto, avete una visione davvero ristretta delle cose. Mmh?

Continuavo a non capire. Beh poco importava, a detta di Marcus avrei dovuto sapere gli avvenimenti di 11 anni fa a Balamb, ma io all'epoca non ero nemmeno del continente di Balamb... ero nelle terre di Trabia. Comunque l'argomento m'interessava e probabilmente avrei davvero seguito il suo consiglio, ma prima anch'io volevo precisare qualcosa.

"Bene ora che più o meno sai ciò che è successo in quella camera, spero sia tutto a posto... sono sempre più vicino al mio obbiettivo, il figlio del flagello del est è morto oggi."

"Flagello del est?! Ahaahaha sei il figlio di Black Night... divertente, davvero divertente."

"Cosa hai detto?!"

Sul mio volto si poteva vedere un forte stupore misto ad un pizzico di paura. Black Night erano secoli che non sentivo quel nome, come faceva a conoscerlo? Cosa sapeva di lui? Perché continuava sempre a segnare la mia strada? Poi si rivolse nuovamente a Marcus.

"E tu hai preso con te il figlio di Black, ammettendolo nel tuo Garden... ahahah adoro questo mondo."

Cazzo, cos'è questa storia? Capisco ora le tue reali motivazione, c'è l'hai nel sangue. Cosa? L'istinto di migliorarti, l'ossessione di avere maggior forza, maggior potere...


Tutto stava diventando pazzesco, ma terribilmente chiaro.



Edited by Mighel27 - 15/8/2011, 11:16
 
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view post Posted on 15/8/2011, 23:13
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La gigantesca creatura evocata da Samuel rimase divertita di fronte alla reazione del mezz'elfo e poco dopo contrariata dallo stesso e dalle sue parole. Tuttavia quello non era un problema: forse lo sarebbe stato se il mostro avesse provato ad avare una reazione più violenta, alla quale era in qualche modo pronto, ma non si rivelò neppure necessario difendersi, in quanto la copia di Lucifero si chinò come per cercare di guardarlo più da vicino e osservò quanto i mortali, secondo lui, avessero una visione piuttosto limitata delle cose.
*Da qual pulpito!* osservò di rimando la Fenice, senza che però nessuno a parte Marcus la sentisse.
*Ora si è screditato da solo: se davvero fosse quello che lui dice o pensa di essere, avrebbe già capito chi e cosa sono* le rispose il suo evocatore.
Poco dopo Samuel disse di essere più vicino al suo obbiettivo e che il figlio del flagello dell'est era morto... ma a quelle parole, il presunto Lucifero replicò con una risata e alcune parole che stupirono e spaventarono al tempo stesso il mezzodrago. Il nome che il G.F. aveva pronunciato non gli disse nulla di concreto, ma da quel che poté dedurre, quel tale Black Night doveva essere in qualche modo legato al Cadetto, forse addirittura da un vincolo di parentela piuttosto tormentato...
*Quindi... è per questo che ha evocato dalla sua mente quella parvenza di abominio? Per via di questo Black Night?* si chiese il mezz'elfo.
*Non lo so* rispose la Fenice, benché non il Mago Rosso non avesse parlato direttamente con lei "ma ho l'impressione che qualsiasi sia la motivazione, quello che è successo in questo istante sia per lui l'equivalente dell'apertura del vaso di Pandora*
*Non so se sia giusto il paragone, ma una cosa è certa: quel vaso non riguarda solo Samuel*
La creatura, se così era lecito chiamarla, si rivolse poi allo stesso Marcus, commentando in qualche modo il fatto che lui avesse accettato e accolto il mezzodrago nel suo Garden... come se fosse un atto di incredibile e ridicola follia.
Il mezz'elfo incupì il proprio sguardo e parlò direttamente a quella sorta di G.F.: "Quasi sempre, i padri segnano i figli fin dalle loro più profonde e remote origini, ma non per questo il male genera sempre altro male, per quanto ciò possa sembrarti strano o assurdo. Non condanno nessuno solo perché ha avuto un padre sbagliato, dovesse essere anche l'essenza stessa di ciò che rappresenti. La storia ci dirà chi egli fosse."
In quel modo, il mezz'elfo sembrò snobbare quella fonte di informazioni, ma in realtà la sua era una sottile ed infida sfida a spingere quell'essere a cercare di farsi beffe di lui raccontandogli ciò che sapeva per cercare di dimostrare ciò che era o credeva di essere.
*E' un azzardo prendere un diavolo in questo modo* commentò Saraphoenix.
*Forse... ma come ho detto, non è l'unica fonte a cui posso attingere.*
Il riferimento fu molto chiaro alla Regina delle Fenici.
 
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Mighel27
view post Posted on 18/8/2011, 22:48




Il passato continuava a tormentarmi.
Mentre Marcus continuava a giocare incautamente con ciò che evidentemente non riteneva pericoloso. In quel momento non ero lucido, una caotica tempesta di sentimenti e ricordi imperversava nella mia mente. Probabilmente influenzato in parte dal mio stato d'animo, anche Lucifer stava cominciando a perdere la pazienza... non capivo il senso delle provocazioni di Marcus. Improvvisamente con un breve ma violento movimento di polso, l'enorme Soul Doom che poggiava per terra, si abbatté lateralmente su ciò che una volta era il tavolino metallico sul quale precedentemente avevo poggiato le mani. L'oggetto si dilaniò facilmente in due deformi parti che schiantandosi al muro, travolsero una scrivania sul quale poggiavano alcune apparecchiature elettroniche.

"Attento a come parli vermicello. Peserei di più le parole, vista l'infima e insignificante abilità esorcistica che si ritrovi, mago rosso."

In tutto questo era chiaro che il nostro nuovo legame emotivo non faceva bene all'angelo o che forse il warwizard aveva trovato la giusta strada per farlo incazzare, mentre io cominciai un cupo silenzio immerso nei miei pensieri. Lucifer caratterialmente parlando non era difficile da capire, la cosa che odiava di più al mondo era essere sottovalutato. Ci fu un breve momento di silenzio interrotto solo da un mio sospiro, cominciavo ad innervosirmi anch'io.

"Non me ne frega un cazzo dei vostri battibecchi, voi continuare la storia... gentilmente."

"Black Night, tu non hai idea di quanto lontano sia arrivato. Un tale livello di potere che perfino ai miei occhi era degno di nota, ma come tutti i mortali prima o poi fanno, egli stesso fu stupidamente causa della sua stessa rovina. S'innamorò di una mortale e fu proprio tentando di vendicarla che morì."

"Tu menti!"

"E perché dovrei mentire? La cosa divertente che furono proprio i SeeD ad ucciderlo. Quello stupido dopo la scoperta della morte di tua madre, diventò irrefrenabile una bestia senza la minima traccia di coscienza. Si precipitò al villaggio degli uomini che si erano macchiati del suo sangue e ne fece strage. Non risparmiò nessuno, ne una singola donna o bambino scampò al massacro... fu allora che arrivò la squadra di SeeD, dieci per ogni Garden, furono loro che dopo una cruenta battaglia riuscirono finalmente ad ucciderlo."

Non è vero, mia madre mi ha sempre detto... Idiota non pensi che farle credere che non gliene importasse nulla di voi, fosse il modo più facile per proteggervi? .....

Non potevo crederci, anzi non volevo crederci. Che senso avrebbe avuto tutto il rancore fin ora provato in tutti questi anni? E mentre i pensieri continuava vorticosamente a girare nella mia testa, una strana sensazione di fatica si fece avanti... non riuscivo più a mantenere Lucifer sul piano materiale.

"Il mio tempo è scaduto. A presto preside..."

Quel suo preside, suonava palesemente ironico e alquanto beffardo, a Lucifer quindi non dispiaceva la sua figura... comportamento strano visto lo scatto d'ira precedente. Intanto ripresi il mio cupo e angoscioso silenzio, non sapevo che pensare... ero terribilmente confuso.

 
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view post Posted on 19/8/2011, 21:53
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Per sua emerita fortuna, non solo Marcus aveva dei riflessi sufficientemente allenati per eseguire per tempo uno scarto laterale, ma il bersaglio del futile sfoggio di frustrazione non fu la figura del mezz'elfo, ma quella del tavolo poco vicino. Restare fermo avrebbe forse potuto fargli fare una figura più solenne, ma il Preside non volle correre il rischio di finire a mal partito per colpa della corrente d'aria o per le schegge che derivarono dal colpo inferto all'apparecchiatura medica.
Il Preside non disse nulla mentre si rialzava e poco ne avrebbe avuto, poiché il suo scopo venne raggiunto abbastanza facilmente, anche se non nel modo che si era aspettato: Samuel infatti sembrò essere turbato da ciò che era successo o forse dalle rivelazioni del G.F. che aveva appena conquistato riguardo al proprio passato...
Il sembiante di Lucifero poco dopo, su "cortese" invito del suo evocatore, cominciò a parlare di quello che il mezzodrago non sapeva e di tutto ciò che probabilmente sapeva o credeva di sapere. E in effetti quello che tutti sentirono in quella stanza avrebbe lasciato di stucco qualunque destinatario di simili verità, che forse solo in parte stavano venendo condivise in un modo udibile anche a lui e alla Regina delle Fenici.
*La strada per la pace comincia inerpicandosi su quella irta della verità* ricordò Marcus dentro di sé.
*Parole adatte... chi le ha dette?* chiese la G.F.
*Hotsuma Oboro*rispose lapidario lui.
Quando infine la creatura oscura scomparve dentro Samuel, in modo beffardo, il Preside non si mosse, lasciò passare qualche istante di silenzio, constatando come quell'essere si fosse sentito al sicuro per il semplice fatto di essere un G.F. reso relativamente sicuro dalla morte per via del legame di Junction che aveva cominciato ad unirlo al mezzodrago... ma sottovalutava il rischio che correva: Marcus sapeva quello che sarebbe ptuto succedere e sapeva anche come impedirlo.
Solo allora, quando fu abbastanza sicuro che il Cadetto lo avrebbe sentito, gli parlò: "Ciò che è successo qui resterà tra noi, Samuel. Ora torna a casa... torna al Garden. Quando ti sentirai pronto, vieni da me in Presidenza: abbiamo ancora qualcosa da discutere, ma non è questo il momento."
Lasciò ancora qualche istante, poi soggiunse: "Prima che tu vada, voglio che rifletta su una delle frasi che il mio maestro mi ha lasciato e che mi hanno aiutato: la strada per la pace comincia inerpicandosi su quella irta della verità."
Marcus quindi si spostò e lasciò intravedere l'uscita. Il messaggio era chiaro: lui poteva andare, mentre il mezz'elfo avrebbe pensato alle conseguenze di quegli eventi... non solo per dovere.
 
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Mighel27
view post Posted on 22/8/2011, 17:03




Così era questa la verità.
Mio padre non era poi così male, anche se restava il bastardo che ci aveva abbandonato al nostro destino. Lucifer aveva ragione, era morto da stupido... controllato dalle sue emozioni. Ciò mi riportò alla mente la morte di mia madre, probabilmente anch'io avrei fatto lo stesso se non mi avesse fermato. Odiavo ammetterlo ma mi somigliava parecchio, o forse era meglio dire che ero io ad assomigliare a lui.

Com'è morto? Ah è stato uno spettacolo splendido, ha ucciso una ventina di loro prima di morire e se avesse usato un pò di strategia, probabilmente sarebbe anche sopravvissuto. Capisco.

Marcus fu spettatore casuale di questo momento, la cosa non mi andava propriamente a genio. Sono sempre stato un tipo abbastanza riservato, vedere sputtanato così il mio passato davanti ad estranei normalmente mi avrebbe irritato... ma il warwizard ancora una volta si dimostrò molto intuitivo, rassicurandomi che non avrebbe fatto parola con nessuno dell'accaduto. A quel punto decisi di tornare al Garden... mi avviai all'uscita situata alle spalle del preside e fu poco prima di passagli a fianco che sentii le sue parole. Tornò il mio solito sorriso beffardo e mentre varcavo la soglia dell'uscita, dissi:

"Pace? La pace è noiosa, non combatterei mai per motivo del genere... ma mi rendo conto che non è giusto costringere alle armi chi non può o non vuole combattere."

Questo perché non hai nulla da perdere, altrimenti anche tu non saresti diverso dagli altri o da "lui". Immagino sia così.

Appena la porta blindata si aprì, dietro vi era ancora buona parte della folla di scienziati che mi aveva accolto in precedenza. Immediatamente al mio passaggio si creò un varco, nei loro volti si leggeva facilmente l'incredulità nel vedermi ancora vivo e vegeto.

 
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view post Posted on 22/8/2011, 22:32
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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La creatura era sparita e Samuel ormai aveva molto da pensare e molto su cui riflettere... e forse anche molto ancora da imparare, come testimoniò la sua risposta alle parole che Hotsuma Oboro aveva trasmesso al mezz'elfo e che a sua volta aveva pronunciato per aiutare il mezzodrago.
Un mezzo sorriso increspò le sue labbra e prima che il Cadetto uscisse, gli disse ancora: "Quella è la pace che i Garden, soprattutto Balamb, cercano da molto tempo, se non addirittura da sempre, ma né il mio maestro né io ci riferivamo a quella pace. Quando capirai, mi troverai in Presidenza. La nostra Presidenza."
Samuel quindi uscì e gli scienziati, sorpresi e intimoriti da quella vista, si ritrassero e non ostacolarono l'uscita del balambiano.
*Reazione sbigottita... più che comprensibile* osservò il mezz'elfo.
*Tra poco però ti darà una buona dose di problemi* osservò a propria volta la Fenice.
*Vero, ma non sono loro a preoccuparmi. Spero che questo non accresca i grattacapi di Medison* disse alla sua G.F., praticamente certo del contrario di quanto si stava augurando.
Ma quelle conseguenze a lungo termine sarebbero sopraggiunte solo in un altro momento: la prima ondata si riversò lì nel laboratorio non appena Samuel scomparve alla vista degli scienziati.
 
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New Dawn
view post Posted on 22/9/2011, 01:29




Come stabilisce la Regola N°17592

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Chiedo scusa del ritardo nel giudizio, come per regola N°1246, e prima che possiate dire nulla, come stabilisce la regola N° 68396, passiamo al sodo.

Warwizard: che dire? Il solito. Ottima ruolata, completamente in character, chiaro, coerente e soprattutto per una buona volta conciso, cosa che vorrei tanto poter dire più spesso riguardo ai tuoi post. Non ho veramente null'altro da dire. A parte solo che potresti volerti consultare con chi muove una data fazione prima di ruolare completamente a caso degli npc. Il che è l'unica ragione per cui non prendi punteggio pieno, dato che un ruolatore della tua esperienza avrebbe dovuto tenere la cosa in conto. 78 Exp.

Mighel27: ora, su di te ho un po' di più da dire. Non a livello tecnico, sei decisamente un bravo ruolatore, e anche se ancora fai dei piccoli errori nella scelta delle parole e nella punteggiatura, devo complimentarmi nella tua capacità di caratterizzare il tuo pg e nel tuo stile chiaro ma comunque schietto di ruolare. Detto ciò, resta comunque un notevole problema in questa ruolata, e questo è il GF del tuo pg. Ti è stato chiaramente e direttamente detto che il tuo GF non è Lucifero, Satana o come vuoi chiamare il Diavolo, ma a leggere la ruolata pare che tu non lo voglia accettare. Potrei anche capire se si trattasse solo di come è ruolato il GF, magari potrebbe essere semplicemente lui convinto di essere quel che non è, ma il problema è che nelle tue stesse descrizioni si sente che tu intendi e sottintendi che lui sia il demonio. Chiarisco la cosa qui per tutti: nel mondo del forum non ci sono dei per adesso, tanto meno se ce ne saranno saranno appartenenti al pantheon cristiano, se non altro per coerenza con il gioco su cui è basata l'ambientazione. Quindi in questo mondo non esiste il Diavolo, e decisamente non è il creatore dei demoni. In più, questo non è nemmeno considerabile come un primo errore, perché la questione ti era già stata chiarita a quanto mi risulta, quindi mi vedo costretto a darti una penalità nell'esperienza. 7 Exp. Mi dispiace veramente, avresti potuto prendere quasi il doppio.

Come stabilisce la regola N° 39674, andatevene a dormire che è tardi.
Il re ha parlato.
 
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13 replies since 8/8/2011, 18:40   117 views
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