| Quando il Preside di Balamb ricevette quella chiamata urgente, che probabilmente anche Medison ed Aaliyah dovevano aver avuto, non aveva quasi voluto credere alla portata di ciò che gli scienziati si erano trovati di fronte. Il Garden di Trabia era piuttosto lontano e quindi fuori dalla portata dei suoi sensi magici, ma non stentava a credere alla veridicità di ciò che gli scienziati gli avevano fatto sapere... e ciò che gli avevano detto, aveva dell'inquietante, oltre ad essere senza precedenti: nel laboratorio la stanza si era trasformata in qualcosa e nessuno era riuscito a vedere o a scansionare cosa stava succedendo all'interno. Purtroppo il Preside di Balamb si trovava nel suo Garden e nonostante tutti i mezzi che aveva a disposizione per accorrere, quando arrivò tutto era già tornato alla normalità. Tuttavia si capiva bene che qualcosa di grandi proporzioni doveva essere successo: in primo luogo le facce attonite e sconvolte degli scienziati erano inequivocabili in tal senso; in seconda battuta, i suoi sensi magici vennero quasi travolti da quelli che erano dei semplici, ma innegabili residui di un fenomeno di origine non naturale. *Ma cosa... cos'è successo qui? Sembra che ci sia stato un mezzo cataclisma magico!* *Neanch'io avevo mai percepito tante alterazioni negli equilibri magici in una volta sola!* rispose Saraphoenix, anch'essa sbalordita per quanto stava percependo il suo evocatore. *Il laboratorio è sempre stato un ricettacolo di alterazioni magiche, ma questo... questo va contro tutte le alterazioni che ci sono state!* Una volta riavutosi, il Preside placò la serie di parole e di mezze urla concitate e chiese con tono imperioso: "State calmi! Il più alto in grado mi spieghi che cosa diamine è successo qui dentro" Lo scienziato più odioso e più concentrato sulle sue ricerche, fino a poco prima, si fece allora timidamente avanti e prese la parola. "Vede, signor mezz'elf... ehm, signor Preside, è arrivato da noi un suo Cadetto... lui è entrato nella stanza e i miei assistenti lo hanno introdotto e..." Marcus lo freddò con un'occhiataccia, alla quale lo scienziato comprese di dover tacere e tornò quasi viscidamente al suo posto, lasciando che fosse l'altro scienziato a sostenere l'interrogatorio del Mago Rosso. "Proceda dottore, ma risparmi i dettagli tecnici per il rapporto che farà al suo superiore." "Sì signore. Il procedimento con il Cadetto Night è stato il consueto, i materiali sono stati gli stessi impiegati per molti altri cadetti, che come saprà a volte sono stati in grado di evocare creature potenti e antiche divinità... ma in questo caso abbiamo avuto una reazione simile a quella di Demitri Maximoff..." "Che cosa!?" sbottò improvvisamente Marcus, allarmato da quella notizia. "Volete dire che è stata rilasciata una creatura del genere?" Il mezz'elfo aveva ancora bene in mente tutti i dettagli e i resoconti, pur frammentari e parziali, di chi aveva creato l'abominio che aveva portato il suo predecessore alla follia e alla Seconda Caduta di Balamb. "E ora è scappata?" "No signore... o almeno, nulla indica che sia così. La stanza di contenimento è tornata alla normalità e ora... il suo Cadetto è vivo." L'uomo non aveva il coraggio di chiederlo, ma i suoi occhi erano più che eloquenti nel chiedere al Preside di Balamb che cosa fosse necessario fare... nel chiedere delle istruzioni. *Non posso credere che sia successo di nuovo!* si disse Marcus, sbigottito dentro di sé. *Non credo che qualcuno potesse prevederlo* replicò la Fenice, forse cercando di far stare meglio il mezz'elfo senza riuscirci. *In ogni caso, lui non è Demitri...* *Non ancora. Ma stavolta non permetterò che la storia si ripeta!* Forse avrebbe dovuto dare un ordine diverso e magari se ne sarebbe pentito, ma... decise di dare a Samuel una possibilità. "Aprite la porta. Fatelo uscire di lì." "Ma... signore, non sarebbe meglio...?" "E' un ordine" ribatté secco il Preside. "Non di Trabia" cercò di intromettersi il capo reparto. "Non mi pare che abbiate sufficiente autorità per discutere degli ordini su chi non avete giurisdizione, professore. Se ci saranno problemi, sarà Balamb ad occuparsene: le assicuro che noi per primi vogliamo evitare un altro incidente come quello che ci ha colpito." Lo scienziato, pur non convinto, rimase in silenzio e l'assistente allora aprì la porta, lasciando che il mezzodrago uscisse da solo dalla stanza dove forse aveva sostenuto una prova di cui lui solo era a conoscenza.
|