Allenamento Beatrice-Viral

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view post Posted on 19/5/2011, 21:28
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Vladek Turnadrom

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Entrò nel salone centrale dell'Accademia. L'intera zona era divenuta una sorta di foresta, con una piccola radura al centro. Posticino suggestivo, niente da dire.
Si mise davanti all'entrata. Aveva fatto chiamare la strega e il nuovo arrivato, che ancora non aveva avuto modo di conoscere. Lo avrebbe conosciuto nella maniera migliore: vedendolo combattere. Ma non contro di lui, questa volta. I due nuovi arrivati avrebbero combattuto fra loro. Un combattimento fra guerrieri allo stesso livello. Un'ottima scelta.
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view post Posted on 19/5/2011, 21:44
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Beatrice

Il tempo passava noiosamente da quanto era arrivata. Non era accaduto nulla e, come si aspettava, non aveva trovato nessuno al suo livello. Intendiamoci, non livello di potenza. Purtroppo, da quando aveva perso i suoi poteri, era considerata una novellina e questo non le migliorava l'umore. No, quello che si intende è che tutti non erano abbastanza per lei. Lei era una strega, non una qualunque. Non un'umana, infestante e crudele creatura. Non una demone, accozzaglia delle mutazioni più disparate. Era una strega e, dannazione, ne andava fiera. Forse troppo.
Ad ogni modo passava la maggior parte del tempo ad allenare il corpo e la mente, per aumentare la sua potenza magica. Non aveva fatto molti progressi, sembrava esserci un qualche blocco. Non ne comprendeva però la natura e non riusciva a venire a capo del suo problema.
Non aveva nemmeno scambiato due parole con l'unico essere interessante della struttura. Lo stregone poteva considerarsi suo pari, in un senso, suo enorme superiore nell'altro e per questo lo ammirava e mal sopportava. A proposito del comandante supremo, un demone le fece sapere che la desiderava all'Accademia. Beatrice alzò un sopracciglio, chiedendosi cosa volesse da lei. Ad ogni modo prese con sé le sue armi, le mise al loro posto (Borea era agganciata dietro la sua caviglia destra e Bolla sul fianco sinistro) e si diresse dove richiesta.
All'entrata trovò lo stregone. Sembrava solo.
« Signor Turnadrom, mi voleva? »
Usò signore invece di comandante. Una svista o una cosa voluta?
 
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view post Posted on 23/5/2011, 20:46
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Era passata a malapena una giornata da quando Viral aveva messo piede alla Fortezza della Morte...
E gia si era completamente ambientato alla nuova dimora, altro che tenerlo sotto controllo, oramai semplicemente schiodarlo da li sarebbe stato un impresa epocale, la giovane chimera infatti, appena arrivata si era data all'esplorazione del nuovo ambiente, ambiente cosi dannatamente familiare, cosi simile al laboratorio militare dove era vissuto praticamente tutta la vita, fino al giorno della sua fuga...
Un ambiente pulito, iperprotetto, pieno di guardie, dottori e strani individui che lo osservavano costantemente, e qui in confronto era anche meglio perchè i dottori erano molti meno e di sicuro non sempre interessati a lui! E poi le docce...
...Dio come odiava lo sporco, la sensazione ripugnante del suo sudore e della polvere sulla pelle durante la traversata della pianura, lo strofinio di quegli stracci logoro e macchiati di sangue...
potersi finalmente lavare sarebbe stata una benedizione, e non vedeva letteralmente l'ora di potersi togliere l'odore di sangue che si portava appresso dal momento della sua fuga...
Purtroppo però non gli era stata ancora stata riconosciuto il diritto di avere una stanza, di far parte dell'esercito e ancor meno di farsi una doccia, e i dormitori erano fin troppo sorvegliati per poter pensare di entrare, lavarsi a magari trafugare qualche vestito pulito, per ora doveva tenersi ancora i vestiti sudici il mantello con cui era entrato...
Comunque, passo il resto della giornata per conoscere quella che sarebbe stata la sua nuova casa, e fu uno spettacolo piuttosto inconsueto quello che diede agli altri abitanti della fortezza...
Non ci fu muro che non annusò, albero su cui non si arrampico e presa dell'aria dentro cui non spio, praticamente in meno di un giorno si era già fatto una discreta conoscenza di ogni possibile modo per spostarsi e nascondersi all'interno della fortezza, tra l'altro evitando accuratamente un giovane soldato demoniaco che per qualche motivo aveva iniziato a corrergli dietro...
Al laboratorio scene simili coincidevano con qualche strano esame noioso o doloroso, e cosi Viral aveva preso l'abitudine a scappare e a nascondersi da quelli che lo cercavano con tale insistenza, e cosi fece anche questa volta, eludendo l'inseguitore finchè, infine, attirato dal fragrante odore di foglie e vegetazione, non era entrato in una strana Area della fortezza completamente invasa dalla vegetazione, come una piccola foresta, e di fronte all'ingresso, c'èrano 2 individui...

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?
Ma perche sentiva una tale puzza di vecchio?


Edited by Soul Calibur - 23/5/2011, 23:30
 
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view post Posted on 23/5/2011, 22:48
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Vladek Turnadrom

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Precisamente, signorina. Stavo cercando proprio lei. Lei e...
La seconda persona che aveva fatto chiamare, l'uomo (per mancanza di termini migliore) chiamato Viral, entrò in quel momento.
... lei, mister... Viral, mi risulta. Siete arrivati entrambi. Ottimo.
Battè le mani, come a voler essere sicuro di avere tutta l'attenzione dei due.
Io sono, e lo dico principalmente per il nostro nuovo arrivato, Vladek Turnadrom, Comandante Supremo della Fortezza. Vi era stato detto che sareste stati testati, vero? Ebbene, ecco il vostro test: un combattimento. E, poichè siete in due e io non ho tempo da perdere, combatterete tra voi.
Si spostò, avvicinandosi un poco alla porta.
Le regole sono semplici. Questo è un duello. Combatterete fino alla morte. Mostratemi che sapete farvi valere sul campo di battaglia, e la morte non sarà un problema- nemmeno per lei, miss.
Lanciò un'occhiata alla strega. Chi meglio di lui poteva fare in modo che le anime altrui andassero dove dovevano andare? Certo, non conosceva molti incantesimi delle streghe, ma sapeva bene che accadeva dopo la loro morte. Non si facevano affari con gli Inferi senza pagarne lo scotto.
Le regole sono queste. Ora datevi da fare.
fece forza sulle ginocchia, si piegò e saltò, atterrando sul bordo, spesso un metro, sopra la porta, a circa tre metri d'altezza, da cui poteva vedere parecchio. Al lmite, per vedere meglio si sarebbe spostato. Non era quello il problema.
La battaglia ha ufficialmente inizio.
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view post Posted on 31/5/2011, 10:46
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Beatrice

Mentre il comandante aveva preso a risponderle, sentì che qualcuno si avvicinava. Si voltò e si trovò davanti a uno scherzo della natura. Che diavolo era quell'essere che con espressione ebete la squadrava?
Tornò a guardare il warlock quando batté le mani. Quindi per rimanere nella fortezza avrebbe dovuto battere lo squaletto? Una volta sarebbe stata sicura della sua schiacciante vittoria. Ora invece... Strinse i pugni per un attimo, tornando poi a controllarsi. Non doveva pensare al passato ma solo al presente e al modo per tornare potente come prima. Se per riuscirsi avesse dovuto scuoiare quell'ibrido l'avrebbe fatto. Era però preoccupata per la morte. Nel caso fosse deceduta di nuovo, cosa sarebbe accaduto? Madama Shub-Nigurrath l'avrebbe lasciata andare di nuovo se qualcuno avesse provato a resuscitarla? Il comandante sembrò leggere nei suoi occhi quelle preoccupazioni, tanto che le assicurò che nemmeno per lei la morte sarebbe stato un problema. Essere così trasparente le diede fastidio.
Si volse nuovamente verso quello che sarebbe stato suo avversario. Quali tecniche o magie avrebbe usato un essere del genere? Decise di non farsi troppe domande. Avrebbe visto tutto da lì a qualche attimo. Gli diede quindi le spalle e si mosse sinuosa verso il centro della stanza dove avrebbe avuto luogo il combattimento. Chissà se Viral avrebbe notato le ali che si sarebbero viste sulla sua ombra. Una volta al centro, avrebbe srotolato Bolla e avrebbe stretto l'impugnatura con la mano destra. Era pronta.
 
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view post Posted on 31/5/2011, 18:34
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La chimera rimase ad ascoltare quanto disse l'uomo incappucciato, rimanendo... sorpreso, della piega particolare che la situazione aveva assunto, a quanto pare aveva di fronte il Capoccia, colui che governava l'intera baracca da quelle parti, ed esigeva un tributo di sangue...
Alla fine Viral si aspettava un qualche genere di prova e la lotta all'ultimo sangue era effettivamente nello stile dei demoni.
Bene, sarebbe stato al gioco, dopotutto doveva vedersela con una donna che più che una combattente sembrava una prostituta, anche se il suo aspetto era, come dire, ingannevole...
Sembrava giovane, ma odorava come qualcosa che sarebbe dovuto essere morto da un bel pezzo, umana solo all'apparenza, e forse indifesa solo all'apparenza...
Cosa poteva vedere di lei dopotutto? aveva un corpo gracile, non sembrava essere stato temprato da un qualche tipo di addestramento, però le sembrava di aver notato la fondina di una pistola attaccata alla sua vita, che fosse una tiratrice? e poi che diavolo era quell'altra cosa che teneva con se? sembrava una sorta di bastone, diviso in molti anelli e terminante con l'effige di una testa di serpente...
Quanto avrebbe scommesso sul fatto che quell'affare molto probabilmente si poteva allungare? Abbastanza, e ad una prima impressione la principessina (che lo stava guardando con aria un pò schifata in questo momento) prediligeva lo scontro sulla media/lunga distanza, il che era una bella seccatura.
Comunque, per qualche motivo la fanciulla gli diede le spalle, evidentemente era un tantino troppo legata all'etica cavalleresca dei duelli, o forse fin troppo sicura di se,(o forse una trappola?bhe, se non teneva sotto controllo l'avversario non era gran che come trappola...) dopotutto il capo aveva appena detto che lo scontro era iniziato, non me ne volere male rossa, è la legge della giungla, ed io sono una vera bestia...

...
Viral fece un bel respiro mentre, girando la testa ad osservare il bellissimo paesaggio che avrebbe fatto da arena al loro combattimento, adorava gli scontri in luoghi aperti, non semplici battaglie frontali di forza e astuzia, ma anche di tattica, dove termini come "battaglia" e "caccia" perdevano la loro identità e si confondevano l'uno con l'altro e dove il paesaggio stesso poteva divenire strumento ed arma...
Ed infatti, la chimera adocchio un grosso sasso...
Era propio un bel pezzo di dolomite, liscio, affusolato, di forma leggermente ovale, un sasso che con un movimento fluido raccolse mentre anch'esso iniziava a camminare dietro la donna, seguendola con passo rilassato e tranquillo mentre la fanciulla, dal canto suo, non poteva notare questa manovra visto che sembrava completamente assorta verso il centro dell'arena, con lo sguardo fisso di fronte a se...
Ancora un paio di passi, Viral si era tolto la propia sciarpa da intorno al collo, afferrandola vicino alle 2 estremità in modo che essa formasse una sorta di fionda, dove depose la pietra...
terzo/quarto passo, un giro, due giri... Viral fece mulinare intorno al polso la fionda, tendendo cosi la sciarpa e facendogli prendere velocità mentre con una rapida occhiata prendeva la mira, dopotutto non erano molto lontani, gli bastò giusto un attimo...
Lascio uno dei capi della sciarpa, e la pietra di 300/400 grammi parti rapida verso la ragazza, e se aveva preso bene la mira, si sarebbe schiantata tra capo e collo, facendole perdere nel migliore dei casi solo i sensi, anche se la forza delle sue braccia gli permetteva di scagliare dardi capaci di incrinare facilmente le ossa.(tra l'altro, essendo la sciarpa un pezzo di lana spessa essa non fendeva l'aria, ne vibrava emettendo il tipico di una corda che frusta l'aria...)
Comunque, giusto per precauzione mentre stava per scagliare la pietra portò il suo braccio sinistro dietro al fianco, avvicinandolo cosi al manico della propia mannaia se fosse stato necessario estrarla rapidamente.

CITAZIONE
Feral Fenotip: Dotato di una amalgama di caratteristiche bestiali, Viral è dotato di alcune caratteristiche peculiari rispetto ad un essere umano.
a livello anatomico la presenza di artigli e zanne a rapida ricrescita, associate a resistenti speroni sugli avambracci e sulla schiena, mentre a livello fisiologico presenta alcuna differenze di ordine sensoriale(olfatto acuto, capacità visiva spostata verso la visione notturna...) ma sopratutto una struttura fisica particolarmente possente, con un numero considerevole di fasci muscolari(oltre 700, rispetto ai 630 umani) abbinati ad una struttura scheletrica e fisica simile a quella umana.
Rispetto all'umano medio esso risulta percio piu forte(20%) e non essendoci un alterazione sostanziale delle dimensioni e del peso anche notevolmente piu atletico.(10%)



Edited by Soul Calibur - 1/6/2011, 00:20
 
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view post Posted on 7/6/2011, 21:58
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Beatrice

Camminava verso il centro della sala-boschetto. Il rumore dei suoi tacchi era attutito del terreno e le fu facile udire i passi dell'avversario. Erano piuttosto ritmici, stava camminando. Ad un certo punto invece la creatura sembrò rallentare per poi riprendere a camminare. Cosa aveva visto che l'aveva fatto fermare?
" Bah, non può essere nulla di importante. "
Arrivata al punto che riteneva essere il più centrale, arrestò il passo. Fu allora che udì una specie di fischio. Come se stesse facendo girare qualcosa con l'estremità pesante. Non le piacque e si voltò. In tempo per vedersi arrivare qualcosa addosso, a quanto pareva. Il suo istinto mosse il suo corpo e prima che se ne fosse resa conto stringeva tra le dita della mano destra un sasso. I suoi capelli compirono un arco ampio per poi tornare ad appoggiarsi sulla sua schiena. I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa ma quell'espressione rimase solo un attimo. Il suo viso tornò ad essere quella maschera schifata di sempre.
« È il massimo che sai fare? Lanciar sassi... che plebeo... »
La sua voce esprimeva tutto il suo disprezzo per un gesto così meschino e di così poco gusto e grazia. Abbassò la mano e lasciò cadere ai suoi piedi la pietra. Portò la mano destra all'impugnatura di Bolla, la frusta, e la sganciò. Con un movimento fluido attaccò con essa lo squaletto, che si trovava a meno di 2 metri da lei. Mirò un fendente che avrebbe dovuto colpire il petto del nemico facendogli uno squarcio che partiva dalla sua spalla destra e finiva sul suo fianco sinistro. Era comunque pronta a una qualunque reazione, non essendole sfuggita quella mano dietro la schiena che stringeva probabilmente un arma.
Soul, l'arma non sembra un bastone con anelli. Sembra una frusta.
In più la sciarpa dovrebbe fischiare. E se non fischia la sciarpa fischia il sasso.
 
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view post Posted on 27/7/2011, 20:27
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CITAZIONE
« È il massimo che sai fare? Lanciar sassi... che plebeo... »

bhe, sai come è, le streghe o le bruciavano o le lapidavano...
Disse Viral, osservandola con un ghigno bieco dipinto sul volto, cogliendo la vera natura della sua sfidante con quella frase, anche se il suo intento era semplicemente insultarla gratuitamente...
Il suo attacco dopotutto non era andato a vuoto, aveva scoperto una cosa interessante, da cui avrebbe dovuto guardarsi, cioè dei capelli che erano capaci di muoversi come dei lunghi tentacoli, un arma inaspettata, potenzialmente pericolosa se non l'avesse scoperta in tempo.
Bhe, ora era inutile continuar a ragionare sui capelli, perche la sua sfidante lo stava attaccando, o meglio, lo stava frustando...
Ho, in un altra situazione avrebbe potuto trovar gradevole sentire quella lunga cinghia che schioccava sulla sua pelle, o su quella di lei...
Perdendosi un secondo nella perversione delle sue fantasie, la chimera adolescente le rivolse uno sguardo macabro, lascivo che si tese fino a diventare una sorta d ighigno, un sorriso reso innaturale dal modo in cui si piegava la pelle del suo volto, formando pieghe di pelle ai lati della bocca tesa a mostrare le zanne scintillanti...
La frusta si stava per schiantare su di lui, eppure la evito, chinandosi con estrema destrezza e poggiando il propio corpo non solo sulle gambe, ma anche sulle braccia, allungando le dita artigliate come le zampe di un predatore...

Siamo un pò lenti è?
Disse sfottendola, tendendo i muscoli come se volesse avventarsi su di lei, invece... invece con un balzo si giro, iniziando a correre rapidamente a quattro zampe verso gli alberi vicini, ridendo sguaiatamente, con una cadenza acuta e fastidiosa che ricordava il verso di una iena.
 
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