Prima volta

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view post Posted on 16/4/2011, 20:52
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Vladek Turnadrom

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Era ritornato alla Fortezza utilizzando svariati mezzi. Un'automobile, poi un sottomarino, quindi una monorotaia. L'ultimo pezzo lo aveva fatto a piedi, ma non aveva dovuto faticare molto, visto che ormai era ad un tiro di schioppo dalla sua destinazione.
Quando finalmente arrivò all'enorme portone, si voltò verso la donna che lo seguiva e glielo indicò.
Questo è l'ingresso della Fortezza dei Demoni, Loveless. Questa è la base operativa dell'esercito dei Demoni. Da qui lanciamo i nostri attacchi, qui elaboro le strategie di combattimento, qui organizzo tregue momentanee. O almeno, teoricamente dovrei farlo, ma non è mai sorta la possibilità.
Alzò lo sguardo verso la muraglia e fece un piccolo cenno con la mano destra. Le guardie fecero un rapido saluto militare e si diedero da fare: il portone nero si aprì, pur non completamente.
Questo è il luogo in cui vivo... E in cui vivrai tu. Seguimi.
Ciò detto, si avviò verso l'interno della Fortezza.
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view post Posted on 16/4/2011, 21:15
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Lilium Loveless

Per tutto il viaggio aveva preferito tacere, cercando di studiare il suo signore e comprendere come più la preferisse. Ciò che si era prefissata, però, si era rivelato molto più difficile del previsto. Il demonio non si sbilanciava mai, non parlava se non aveva davvero qualcosa da dire e, soprattutto, sembrava essere completamente apatico. Lei però non si lasciava certo scoraggiare, per il suo dio avrebbe resistito a tutto.
Alla fine, dopo una camminata, giunsero davanti ad un'immensa fortezza. Lilium sgranò gli occhi cercando di osservare ogni dettaglio di quel luogo che sarebbe stata casa sua fino a quando il suo signore avrebbe voluto.
Notò allora che aveva preso a chiamarla per cognome. Una parte di lei avrebbe voluto chiedergli di chiamarla per nome ma decise di restare al suo posto. Lui era il suo signore e poteva fare quel che voleva.
Il demonio fece un cenno e il portone si aprì per lasciarli passare.
« Sì, mio signore. »
La concubina seguì l'uomo all'interno della Fortezza.
 
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view post Posted on 17/4/2011, 21:05
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Vladek Turnadrom

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Vladek guidò la giovane donna in giro per la Fortezza, mostrandole un po' tutto quello che il posto aveva da offrire. Nessuno disse nulla, nè commentò, probabilmente per evitare problemi. L'unico fu Douglas, che lanciò un ghigno enorme a Vladek, il quale, sulle prime, non lo comprese. Quando lo capì, si ritrovò a pensare che sarebbe stato meglio non comprenderlo.
Finalmente, dopo circa un paio d'ore (la Fortezza era enorme, specie dopo l'ingrandimento che aveva subito nell'ultimo anno), lo stregone arrivò agli alloggi, nel grande giardino lunare.
Questi sono gli alloggi. Qui, come dice il nome stesso, alloggiano tutti i soldati della Fortezza, in tende. Vogliamo mantenere un contatto con la natura, per ricordare che il nostro nemico non è questo mondo, ma i suoi abitanti. Inoltre, questo luogo, anche grazie al suo aspetto, risulta estremamente rilassante, cosa che non può che aiutare i nervi di combattenti stressati.
Oh, già. lo stress. Ai tempi in cui era divenuto un Demonio, Vladek non lo aveva nemmeno considerato, ma ora lo considerava un pericolo all'altezza (se non quasi superiore) dei Garden. Essere stressati significava non poter rimanere concentrati, e non rimanere concentrati significava la sconfitta. Certo, c'era chi diceva che caricare a testa bassa il nemico con un'arma abbastanza grossa risolve tutti i problemi, concentrati o meno, ma Vladek aveva avuto a che fare con parecchi di questi guerrieri (che lui chiamava "Combattenti da Corrida"), e se l'era sempre cavata, quindi aveva le sue riserve.
Questo era il motivo principale per cui non aveva una stanza privata, ma dormiva (quando dormiva), come gli altri, in una tenda. Certo, era una tenda parecchio grossa, con dentro un comodo letto a due piazze, un armadio e una piccola specchiera, ma era comunque una tenda, situata sulla piccola collinetta che dominava il giardino coperto, illuminato da speciali fari che replicavano la luce lunare.
Vladek condusse la ragazza alla sua tenda, e la fece entrare, per poi seguirla dentro.
E questa è la mia tenda. È qui che dormo, e, per quanto non sia io esperto di concubinaggio, immagino che dormirai qui anche tu, d'ora in poi. Non è precisamente una suite a cinque stelle, ma devo chiederti di accontentarti. Noi Demoni siamo essenzialmente guerrieri, il nostro stile di vita è... Come dire? Spartano. Se, invece, le sue necessità saranno in campo di vestiti o generi di bellezza, potremo fare qualcosa per procurarceli. Ogni tanto ci impadroniamo di grandi carichi di merci varie per rivenderle, e possiamo tranquillamente trattenerne una piccola parte.
Era passato a darle del tu, principalmente perchè si era reso conto che era alquanto stupido dare del lei alla propria concubina. Già, concubina... Non avrebbe mai pensato di averne, quando ancora era umano. Poteva risultare un buon acquisto, però. Sperava che, oltre alla sua innegabile bellezza, la ragazza fosse anche una buona conversatrice, cosa che l'avrebbe resa una compagnia ancora più gradevole. Gli risultava, però, che concubine predestinate come lei venissero educate fin da piccole in molte branche culturali, quinid era abbastanza tranquillo.
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view post Posted on 17/4/2011, 21:31
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Lilium Loveless

La ragazza seguì il suo signore per tutta la Fortezza, senza lamentarsi o chiedere qualcosa. Cercò di memorizzare tutto quello che lui le spiegò, sarebbe stato fuori luogo chiedere ulteriori spiegazioni in seguito. Cercò anche di memorizzare qualche viso, anche se il demonio non le presentò effettivamente nessuno. Ad ogni modo quel giro sarebbe servito anche a farla conoscere in giro. Se si fosse saputo che lei era la concubina del Comandante Supremo, nessuno l'avrebbe infastidita e questo sarebbe stato un bel guadagno.
Alla fine arrivarono agli alloggi che, Lilium ne rimase sorpresa, si trovavano in un giardino. Non c'erano camere ma tante tende. Era una cosa davvero curiosa ma affascinante. Non aveva sentito parlare particolarmente bene dei demoni ma vedere che erano esseri legati alla Madre Terra fu strano. Comunque lui aveva probabilmente ragione, quel luogo era rilassante solo a vedersi.
La ragazza si chiese dove potesse mai essere la tenda del suo signore e lui ce la condusse poco dopo. Si distingueva dalle altre per la grandezza ma questo non la stupì. Era giusto che il suo signore avesse un posto più grande degli altri, in fondo era un dio (anche se nessuno lo sapeva).
Le fece cenno d'entrare e poi la seguì. L'interno si rilevò essere composto da un letto matrimoniale, un armadio e una specchiera. Arredamento spartano, come disse lui poi. A Lilium però andava benissimo. A lei bastava servire il suo signore.
« Questo luogo va benissimo, mio signore. Gli abiti e i gioielli saranno mie necessità solo nel caso vi aggradano, altrimenti non ne avrò alcun bisogno. »
Mosse qualche passo verso l'interno, cercando di prendere familiarità con quel luogo che sarebbe diventata casa sua.
« C'è qualcosa che posso fare per voi, mio signore? Non vedo l'ora di rendermi utile. »
Si voltò verso di lui e si inchinò al suo padrone, pronta a darsi da fare per compiacerlo. In qualunque modo.
« Potrei occuparmi del vostro corpo. »
 
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view post Posted on 17/4/2011, 22:01
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Vladek Turnadrom

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La donna pareva avere preso molto a cuore il compito che si era presa, peraltro per conto proprio. Chissà cosa l'aveva spinta a farlo? Forse pensava che avesse qualcosa a che fare con la sua religione, che il suo arrivo fosse stato un segno dal suo Dio? Quante idiozie. D'altro canto, però, non era affatto signorile esporle tutte le idee di Vladek sugli dei come il suo, specie contando l'impegno che la ragazza ci stava mettendo.
Ascoltò la sua proposta, e non gli parve affatto brutta, così si tolse il cappuccio e si sedette sul bordo del letto.
Ottima idea. Sono certo che potrei gradire un massaggio per rilassarmi i muscoli.
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view post Posted on 17/4/2011, 22:15
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Lilium Loveless

Il suo signore parve gradire la sua proposta e la invitò a fargli un massaggio per rilassargli i muscoli. La ragazza rimase qualche attimo incantata nel vedere per la prima volta il viso del suo padrone. Era bellissimo, ai suoi occhi. I lineamenti erano splendidi, divini. I capelli blu gli incorniciavano il viso e gli facevano risaltare i bellissimi occhi cremisi. La cosa più bella però era la bocca. Aveva delle labbra così invitanti... Lilium si immaginò a baciarle e leccarle e arrossì lievemente (di piacere, non di vergogna). Ogni cosa, però, a suo tempo. Avrebbe dovuto cominciare con quanto le aveva chiesto e non perdersi in fantasie. Si mosse quindi verso il letto e, nonostante il lungo abito non permettesse grandi movimenti, si portò alle spalle dell'uomo.
« Come desiderate, mio signore. »
Portò le mani sulle spalle del demonio e prese a massaggiargliele con movimenti lenti ma decisi, atti a toccare e rilassare i muscoli superiori della schiena. Poi, non appena avesse sentito che i suoi massaggi sortivano gli effetti sperati, sarebbe passata a massaggiargli la parte centrale della schiena.
« Se vi togliete la palandrana, potrete sentire meglio il mio massaggio, mio signore. »
Il suo era solo un innocente consiglio per poter svolgere meglio il proprio compito.
 
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view post Posted on 20/4/2011, 16:34
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Vladek Turnadrom

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Ascoltò la proposta di Lilium, e ci pensò per un secondo. C'era rischio che volesse attaccarlo alle spalle? Poteva anche essere, ma era improbabile, nonchè stupido: potevano riportarlo in vita, se anche lo avesse ucciso, e attaccarlo dentro alla Fortezza significava morte certa. No, non avrebbe fatto nulla di stupido. Era una ragazza intelligente, di questo ne era abbastanza sicuro, e non avrebbe tentato stupidaggini del genere.
Si tolse quindi la palandrana e l'armatura sotto, rimanendo con addosso solo i pantaloni e gli scarponi. Si sentiva un po' nudo senza i suoi coltelli, ma aveva ancora le lame celate, anche se, ovviamente, senza vestiti, le lame erano visibili tanto quanto le numerose cicatrici che aveva sparse un po' ovunque sul suo corpo. Buttò palandrana e armatura sul lato del letto, e attese che la donna si rimettesse all'opera.
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view post Posted on 20/4/2011, 16:47
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Lilium Loveless

Il demonio parve prendersi qualche attimo per decidere cosa fare e, infine, scelse di fare quanto la donna gli aveva consigliato. Lo guardò, in silenzio, mentre il suo dio si levava prima la palandrana, poi l'armatura, rimanendo solo con i pantaloni e gli scarponi. Lilium prese quindi a massaggiargli nuovamente le spalle, approfittando della situazione per ammirarlo ancora. La sua pelle non era liscia, a causa delle numerose cicatrici, ma il suo fisico era comunque notevole. Ed era caldo. I suoi palmi, a contatto con la pelle di lui, erano pervasi dal suo calore e queste fece venire strani pensieri alla concubina. Nessuno di questi pensieri fu però assecondato. Era lì per il piacere di lui, non per il proprio.
« Perdonatemi se ve lo domando, mio signore, ma avete per caso altre concubine oltre a me? »
Non chiese se aveva una sposa. Non si aspettava che una persona nella sua posizione avesse un punto debole come una persona amata. Oppure, se mai ci fosse stata quella persona, non l'avrebbe sicuramente resa nota. Inutile quindi chiedere di lei. Riguardo se stessa, Lilium non aveva dubbi: il suo dio aveva a cuore la sua salute esattamente come si ha a cuore un proprio oggetto. E a lei andava bene così, per il momento almeno.
 
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view post Posted on 20/4/2011, 17:15
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Vladek Turnadrom

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Ascoltò la sua domanda. La ragazza pareva essere curiosa della sua vita privata. Pensò attentamente a quanto poteva dirle. Fidata o meno che fosse, certe cose non dovevano essere note a nessuno, se non a lui.
Concubine? No, mai avuto concubine. I miei rapporti con il gentil sesso sono stati scarsi... Avevo molto altro a cui pensare. Ho avuto qualche amante, ma l'ultima risaliva a...
Fece un rapido conto, ma la cosa non gli era mai parsa troppo importante. Lui badava solo a non avere una progenie di cui preoccuparsi, e nulla più.
Non ricordo, in effetti. La cosa, come tutte le volte, non durò che una notte, quind comprenderai bene la scarsa importanza che ebbe... Che ebbero tutte. Penso sia stata un centinaio di anni fa, comunque. Forse centocinquanta.
In effetti, nulla gliene calava. Non c'erano figli suoi in giro per il mondo, e tanto gli bastava: che fine avessero fatto le donne con cui era stato per una notte non era certo qualcosa a cui dedicava la sua attenzione.
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view post Posted on 20/4/2011, 17:31
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Ascoltò la sua voce e le sue parole fino alla fine, ragionando su esse. Come aveva ben compreso, il suo signore non era incline ai legami. Non gli interessavano o li riteneva inutili/sconvenienti. Certo, era curioso pensare che lei sarebbe stata la prima donna in centocinquant'anni con cui avrebbe condiviso il letto. In un certo senso il fatto che lui l'avesse, nonostante tutto, presa con sé la fece sentire speciale. Che inconsciamente il suo dio sapesse che lei gli era destinata fin dalla nascita?
« Mi sento onorata, allora, che mi abbiate concesso i vostri favori. »
Continuava a massaggiargli le spalle ma era il arrivato il momento di passare oltre.
« Potete stendervi, mio signore? Vorrei massaggiarvi il petto, se ciò vi aggrada. »
Si fece da parte, mettendosi di lato, per lasciargli lo spazio per semplicemente appoggiare la schiena, rimanendo fondamentalmente dov'era. L'abito cominciava davvero a intralciarla, faticava a muovere le gambe vista la lunghezza della gonna.
 
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view post Posted on 19/5/2011, 21:40
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Vladek Turnadrom

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Si sentiva onorata? Vladek si disse che difficilmente avrebbe mai compreso appieno lo schema di ragionamento di quella donna. Fosse stato al suo posto, in quella città, se la sarebbe data a gambe. Lei, molto evidentemente, ragionava in maniera differente. Il che era un bene, in effetti: meno gente come lui c'era, meglio era.
Pareva che ora volesse passare al suo petto. Non ci vide nulla di male. Le aveva dato la schiena e non ne aveva approfittato per pugnalarlo, quindi troppo pericolosa non poteva essere. Si stese quindi di schiena.
Un'idea gli balenò in mente: che doveva fare, ora? Godersi il massagio e festa finita? Tentare di ottenere un rapporto sessuale? Non gli sarebbe affatto dispiaciuto, e qualcosa gli diceva che lo stesso valesse per la ragazza, ma aveva comunque dubbi. non era per niente abituato ad avere concubine, e si vedeva.
Devo ammettere che sei particolamente brava, nei massaggi. Suppongo che fosse parte della tua preparazione. Dimmi, che altro ti hanno insegnato? In particolare, intendo. So poco del concubinaggio, e vorrei comlmare tale lacuna.
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view post Posted on 19/5/2011, 22:04
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Il suo signore si stese, lasciandole vedere il petto. Quell'uomo era proprio bello.
" Bello come un dio. "
Le venne da sorridere a quella considerazione (lui era un dio!) ma si trattenne. Non avrebbe potuto spiegargli il motivo del sorriso e non voleva certo che lui pensasse che lei lo stava prendendo in giro.
Ad ogni modo posò delicatamente le mani sull'addome del demonio e si gustò per un attimo il calore di quel corpo, poi prese a massaggiarlo, con la giusta forza senza però far male.
« Beh, mio signore, devo ammettere che non esiste, almeno in questa zona, una scuola per concubine. »
Passò le mani sui suoi pettorali, notando quanto fossero lisci e ben delineati, senza però scadere nel pompato.
« Ad ogni modo, nel mio caso, posso dire di essere stata istruita in più arti. »
Continuò poi con le spalle, concentrandosi molto sulle articolazioni spalla-avambraccio.
« Conosco l'arte, la musica, il canto, la danza, la composizione floreale, la poesia, la letteratura, la storia, la conversazione... »
Le mani della ragazza scesero lentamente, accarezzando i pettorali, l'addome e la pancia, soffermandosi sulla zona poco prima dei pantaloni.
« ...e l'arte del piacere. »
Alzò gli occhi sul viso di lui, per vederne le reazioni. Non poteva essere lei a decidere il da farsi, era lui che avrebbe dovuto chiedere. Lei avrebbe semplicemente acconsentito.
 
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view post Posted on 7/6/2011, 21:59
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Vladek Turnadrom

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Pareva che la giovane fosse attratta da lui. Non che non fossse mai successo (gli pareva), ma la cosa era fuori dalla sua comprensione. Perchè piaceva? Dopotutto, però, quella era una delle poche cose di cui pressochè nulla gliene calava. L'idea che gli dava, per quanto certo non potesse vantarsi di essere particolarmente bravo nel comprendere il gentil (ha!) sesso, era che fosse, per comprenderci, sessualmente carica. Era la sua concubina, tanto valeva approfittarne per scaricare un po' di stress.
L'arte del piacere, eh? Interessante. Sono davvero curioso di vedere cosa, esattamente, hai imparato, quindi direi di mettere le tue conoscenze alla prova.
Si sedette, le pose la mano destra sulla nuca e la tirò verso di lui, per baciarla.
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view post Posted on 7/6/2011, 22:11
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Lilium Loveless

Come aveva sperato, il suo signore non si lasciò sfuggire quell'appunto sull'arte del piacere. Sembrò, anzi, apprezzarlo, tanto che la tirò a sé per baciarla. La ragazza avvampò, di emozione, vergogna, eccitamento. Nonostante fosse informata su tutto ciò che c'era da sapere sul sesso, era rimasta illibata per il suo dio. Nessuno aveva avuto il permesso di sfiorarla. Erano quindi sensazioni nuove quelle che stava provando. Il contatto con le virili labbra di Vladek le risvegliò il corpo, risveglio che si palesò soprattutto attraverso l'inturgidimento dei capezzoli che un po' si notavano sotto l'abito bianco. Non aveva il permesso di abbracciarlo o toccarlo (almeno, aveva bisogno che lui le desse il permesso la prima volta, le volte successive sapendo che aveva il permesso avrebbe potuto lei stessa prendere l'iniziativa. Aveva bisogno di conoscere i limiti che lui le avrebbe imposto) ma le sue mani non vedevano l'ora di accarezzare nuovamente quel petto, questa volta in modo esclusivamente sensuale e sessuale. Avrebbe voluto che le mani di lui le stringessero la vita, le accarezzassero la pelle, le esplorassero il corpo. Era pronta comunque a ricevere qualunque cosa da lui, pure il dolore nel caso fosse stato quel genere di amante. Al momento però poteva solo godersi le labbra del suo signore. Erano morbide, calde, invitanti. Non vedeva l'ora di sentire la sua lingua perciò dischiuse le labbra, sperando che lui capisse e prendesse provvedimenti.
 
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view post Posted on 7/6/2011, 22:34
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Vladek Turnadrom

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La ragazza parve eccitarsi. Possibile ottenere tale effetto con un bacio? In effetti, contando che la giovane era totalmente illibata, la cosa aveva un suo perchè. La reazione gli parve forse un po' esagerata, ma certamente benvenuta.
Le afferrò i fianchi, forte della sua (certo non eccelsa) esperienza in campo sessuale che lo spingeva a ritenere che questo piacesse alle partner. La sentì aprire la bocca, leggermente, come a cercare un contatto tra le loro lingue, e lui la accontentò. Non vedeva perchè no, dopotutto. In fondo era una bella ragazza che, per qualhe motivo, aveva deciso di dedicare la sua vita a lui. Le doveva quantomeno un minimo di impegno. In effetti, a pensarci meglio, una concubina, specie umana, poteva tornargli molto, molto utile, per ben più che sfoghi sessuali. Lei era già decisa a fare di tutto, per lui, e lui era quasi certo di avere qualche idea per sfruttare al meglio la cosa, se fosse sorta la bisogna. Lei avrebbe accettato di aiutarlo? Certamente sì, specie contando che non le avrebbe chiesto nulla di violento. Gli pareva corretto, però, ripagarla per quanto possibile per l'impegno che aveva preso, e gli pareva che il modo migliore, almeno al momento, fosse rendere la sua prima volta il più piacevole possibile.
Per questo motivo, dopo averla baciata per qualche secondo, scese con la bocca e prese a baciarle delicatamente il collo, carezzandole i fianchi.
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