Primo Addestramento di Ronah, Mortvon Shinil vs. Ronah Selyan

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view post Posted on 19/9/2011, 21:31
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A volte le sorprese non mancavano a Jumalulu, nemmeno per il Preside di Balamb: in meno di ventiquattro ore infatti il mezz'elfo si ritrovava a dover badare nuovamente ad una nuova recluta galbadiana, che aveva già avuto il piacere, non tanto intenso, di conoscere fin dal suo arrivo di fronte ai Cancelli Neri. Si trattava di Ronah Selyan, la ragazza che indossava una maschera di metallo su parte del viso e si comportava in maniera avventata e superficiale, in base soprattutto alle apparenze. E il fatto che Aaliyah gli avesse curiosamente chiesto di provvedere al suo Primo Addestramento senza dargli grandi spiegazioni in merito non poteva che suscitare tutta una serie di ipotesi e congetture su vari livelli.
*Mi chiedo se abbia fatto qualcosa in particolare per essere mandata da me...* si chiese il mezz'elfo mentre cominciava a prendere provvedimenti presso il Centro Addestramenti comune della città.
*Probabilmente avrà detto qualcos'altro di sciocco e la tua collega per tutta risposta avrà scaricato la patata bollente su di te, che ormai l'hai già vista.*
*Tu credi? A me è parsa abbastanza sulla stessa linea d'onda di Aaliyah...* replicò il mezz'elfo dubbioso.
*Se così fosse, non dovresti occupartene tu. Ricordi quell'altro suo candidato, l'elfo psionico?*
*Intendi Karandas?*
*Sì, lui. Aaliyaah non l'ha gradito e quindi te l'ha scaricato addosso, tanto che alla fine sei stato proprio tu ad espletare la sua prova.*
*Non mi pare di ricordare che le cose siano andate proprio così, ma alla fin fine il risultato è stato questo effettivamente* concordò il suo evocatore.
Tuttavia, a differenza dell'altra volta, non avrebbe combattuto di persona contro la nuova leva: dopo gli ultimi confronti con le nuove reclute, si era reso conto che il divario si era fatto troppo profondo e lui, a differenza di qualcun'altra, non era così spensierato da infischiarsene e riempire un altro letto dell'Infermeria... anche perché Eris non gli avrebbe giustamente risparmiato i suoi rimproveri per l'ulteriore aggravio del suo lavoro. In sua vece aveva già pensato ad un altro candidato, che probabilmente avrebbe accettato di buon grado l'idea di menare fulmini contro qualcuno.
*Non sono sicura che sia la scelta giusta mandare lui contro la nuova ragazza* aveva commentato la Fenice quando era riuscita a comprendere su chi era ricaduta la scelta del mezz'elfo.
*Io invece penso di sì. Anche perché non potrà eccedere troppo nell'uso dei suoi poteri* aveva replicato lui, sicuro della sua scelta.
*Non sono neppure sicura che Mortvon si tratterrà solo perché tu assisterai all'incontro... Lui ha ancora problemi con l'autorità.*
*Nello scenario peggiore, sono ancora abbastanza forte da fare male a più di qualcuno, anche se spero di non dover arrivare a tanto.*
*Lo spero anch'io.*
Nel frattempo Marcus arrivò nel Centro Addestramenti e allora mandò un messaggio alla nuova recluta e al suo studente, invintando entrambi a raggiungerlo di fronte alla Sala di Allenamento 5.
 
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view post Posted on 19/4/2012, 22:16
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Maledizione, maledizione, maledizione.

Era appena riuscita a sistemarsi in camera propria, sperando in una tregua di- non chiedeva poi molto- cinque minuti, e invece quell’aggeggio che le avevano rifilato le aveva comunicato una notizia non troppo gradita. Appuntamento al Centro Addestramenti, sala di Allenamento 5; numero sul cercapersone: quello del preside di Balamb. No buono. Probabilmente, e giustamente, il Warwizard si era legato al dito il trattamento ricevuto ai cancelli, e non gliel’avrebbe fatta passare liscia. Ronah si era augurata vivamente di trovarsi qualcun altro come avversario per il primo addestramento, ma a quanto pareva i conti andavano saldati subito. Sarebbe finita dritta in infermeria prima di contare fino a tre. No, non era il caso di iniziare col disfattismo. Ci sarebbe andato piano, insomma, non conveniva a nessuno far passare le reclute dalla porta d’ingresso al cimitero senza nemmeno dire “buongiorno”, di quei tempi poi…

Tra un improperio e l’altro strascicato tra i denti si era affrettata a raggiungere l’edificio, e per sua fortuna non aveva impiegato molto a trovare la destinazione designata. Certamente un ritardo non le avrebbe giovato, specialmente il primo giorno. Si sistemò per apparire un minimo presentabile non appena ebbe raggiunto il corridoio in cui doveva trovarsi la fatidica sala, e con aria forzatamente tranquilla si avviò, una porta dietro l’altra, fino a quella davanti a cui la stava aspettando il preside di Balamb. Scattò sull’attenti e lo salutò alla maniera militare.

-Signore…

Niente passi falsi, si ripeté, basta con le strafottenze. Almeno con i superiori, ossia con chiunque là dentro al momento. Non osò nemmeno guardarlo in faccia. Si limitò a fissare il vuoto sperando che le rappresaglie arrivassero il più tardi possibile.
 
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view post Posted on 28/7/2012, 22:30
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Ronah arrivò abbastanza puntualmente all'appuntamento che aveva fissato per il suo Primo Addestramento, la prova che avrebbe decretato se lei fosse abbastanza abile da poter essere arruolata ed impiegata nell'esercito galbadiano. La ragazza lo salutò in maniera abbastanza formale e militaresca, ma non rimase a guardarlo un secondo più del necessario.
"Riposo" le disse per scioglierla dalla rigida posizione di attenti.
Quello che lo sorprese fu Mortvon: la risposta si fece aspettare dopo un po' e alla fine gli comunicò abbastanza lapidariamente che aveva altro da fare che menare una non-galbaidiana...
*Questa poi...* commentò esterrefatta la Fenice
*Costernante è dire poco. Avevi ragione tu, quello ha qualche probelma con l'autorità... e forse non solo!* replicò il suo evocatore. *Più tardi dovrò fare quattro chiacchiere con lui.*
*Meglio non sul campo di battagia* suggerì lei.
*C'è già stata quella chiacchierata, ma se dovessi ripeterla perché è l'unico linguaggio che quel Drow capisca realmente, allora non mi tirerò certo indietro.*
*Ora però cosa intendi fare con lei?* chiese ancora la Fenice, ripotandolo alla realtà contingente.
Quella era effettivamente una bella domanda: Samuel non era esattamente un altro candidato modello per una sfida del genere: forse aveva maggior disciplina di Mortvon, ma anche nel suo caso i suoi poteri erano un po' sproporzionati rispetto a quelli della galbaidiana, soprattutto perché non aveva garanzie che il suo G.F. oscuro non sarebbe stato evocato o peggio ancora non sarebbe uscito da sé durante lo scontro; Wotan sarebbe stato un'alternativa migliore, ma sempre più spesso aveva cominciato anche lui ad uscire dalla città e a comportarsi in modo strano, abbastanza da suscitare ben più di qualche perpelessità e necessità di ulteriori indagini.
E di altri potenziali candidati non ce n'erano al momento o per lo meno non gliene venivano in mente. Quindi l'unica alternativa, contrariamente alle sue intenzione, era che scendesse in campo in prima persona. Avrebbe dovuto cercare di contenersi, altriemnti non sapeva quello che sarebbe potuto succedere, soprattutto a lui dopo che Eris fosse venuta a sapere di quel nuovo eventuale incidente.
"Combatterai contro di me, Ronah. Non sarà un combattimento serio, non come se tu stessi affrontando un Demone, almeno" soggiunse quasi a rassicurarla, anche se aveva la neta impressione che quelle parole non sarebbero servite più di tanto allo scopo e che nulla ci sarebbe riuscito.
Quindi introdusse la propria ID Card e quella temporanea per gli ospiti, che portava sempre con sé per evenienze di quella sorta, e cominciò ad impostare i vari criteri dell'ambiente simulato che avrebbe funto da teatro per la sfida. Come arena scelse un posto abbastanza tranquillo e relativamente comune, soprattutto prima dell'ultimo Pianto Lunare. Quindi impostò le condizioni climatiche e infine diede il comando di avviamento.
"Copriti o voltati, se non vuoi accecarti" le disse poco prima che la porta alle sue spalle si aprisse, inondando quella porzione di corridoio con una luce troppo intensa per poter essere guardata direttamente. Quello, pensò, era un difetto cui la tecnologia attuale non era ancora in grado di porre rimedio, ma che in fondo non era così urgente risolvere, quando bastava solo un po' di accortezza.
*La stessa di cui troppo spesso Aaliyah sembra difettare* rimarcò la G.F.
*Non che sia la sola* ribatté lui, con ampi e chiari riferimenti anche all'altra persona lì presente.

Una volta che furono entrati, Marcus si fece strada agevolmente in quel posto: un dolce declivio erboso, pieno di erbe e fiori di vari colori e con giusto qualche albero di castagno sparso per la collina, fresca e leggermente ventosa.
Posizionatosi su un piano scosceso, in leggera pendenza e con le spalle controluce, il mezz'elfo si rivolse a Ronah: "Bene, qui comincia la tua prova. Lo scopo non è quello di vincere o di arrivare alla morte di uno dei due, ma di dimostrare di essere abbastanza abile e forte da prestare servizio nelle forze armate regolari. La tua successiva collocazione sarà decisa di conseguenza dal tuo superiore. Lascio a te la prima mossa."
Marcus non sfoderò neppure la propria. Quella mossa aveva un doppio senso: il primo era quello di difendersi dalla prima offensiva avversaria con l'onda pneumatica che il suo Maestro gli aveva insegnato molti anni prima, mentre il secondo era più sottile ed era esso stesso una piccola prova per vedere in azione le capacità analitiche e le propensioni battagliere di Ronah e verificare se si fosse gettata a capofitto nella lotta oppure se avesse deciso di combattere analizzando meglio quell'aspetto di lui.
 
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view post Posted on 1/8/2012, 22:43
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All'ordine di riposo Ronah rispose prontamente, ma l'agitazione le impediva di rilassarsi del tutto. Quando, poi, il preside le annunciò che sarebbe stato lui il suo sfidante, cominciò ad immaginare vagamente cosa le sarebbe toccato di lì a poco. Nulla di rassicurante, comunque, nonostante lui avesse cercato di tranquillizzarla assicurandole che non sarebbe stata uno scontro troppo impegnativo.
Si voltò, dando le spalle alla luce accecante che precedette la creazione del nuovo ambiente all'interno della sala per evitare che la sua vista fosse compromessa almeno all'inizio del combattimento. Attese qualche istante e poi seguì il preside senza fretta, guardandosi attorno. Lo scenario che lui aveva programmato come campo di battaglia aveva un che di idilliaco. Non sembrava il luogo adatto per un duello. Quasi si aspettava di sentir cinguettare qualche uccellino. Il profumo dei fiori le riempì le narici. Il fruscio delle foglie degli alberi la sorprese al sollevarsi del vento. Non credeva ancora ai propri occhi. Immaginava qualcosa di simile, ma mai si sarebbe aspettata tanto realismo in una simulazione come quella.
Il preside cominciò a darle istruzioni, e lei rivolse lo sguardo nella sua direzione, distogliendolo quasi subito a causa della luce troppo intensa. Chiuse gli occhi un istante e finì di ascoltarlo riparandosi con una mano sulla fronte. Non credeva che persino il sole sarebbe risultato luminoso come quello vero. Lentamente si spostò di lato, non dando le spalle al preside, ma evitando di trovarsi la luce diretta sul viso.

La prima mossa sarebbe spettata a lei. Ronah non era preparata a cominciare. Avrebbe preferito avere un po' di tempo in più per studiare il suo avversario, e magari avere la fortuna di contrattaccare ad una sua mossa preventiva. Un salto nel buio.
Estrasse la gunblade impostandola come fucile e la puntò contro l'avversario, portandosi più lontano dal sole in una posizione più favorevole, assicurandosi al contempo che lui non si avvicinasse troppo. Quando ebbe raggiunto il punto che cercava e si sentì pronta per iniziare, abbassò l'arma per attivare il meccanismo che l'avrebbe ricombinata come spada e subito la fece scattare verso l'alto in un montante. Il suo obiettivo non era quello di colpire direttamente l'avversario, ma sarebbe stata l'onda d'urto a farlo per conto della sua lama. Una scarica elettrica attraversò il filo fino alla punta dell'arma, poi un pallido alone di energia si sollevò dalla lama dritto verso il preside.

Soffio
Tecnica media_3 punti
Un colpo di lama della gunblade a vuoto genera un’onda d’urto dell’estensione del colpo stesso, in grado di ferire lievemente l’avversario fino a cinque metri di distanza oltre i quali perde di efficacia. Diminuisce d’intensità e di velocità mano a mano che ci si allontana dal punto in cui è stata generata.

Energia magica residua: 17 mp
 
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view post Posted on 2/8/2012, 20:14
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La ragazza tradì un certo nervosismo fin da quando si sciolse dalla rigida posizione di saluto, rimanendo in un certo senso ancora rigida. Quell'impudente Galbadiana forse temeva qualcosa dopo il comportamento che aveva tenuto con lui poche ore prima...
*E forse se lo meriterebbe* sottolineò la Fenice, sottintendendo che a volte il fatto che Marcus non fosse un tipo capace di conservare a lungo il rancore non era del tutto meritato da parte di certi altri soggetti.
*Forse...* convenne senza troppa convinzione il mezz'elfo, in fondo abituato a non essere granché riconosciuto al di fuori dell'esercito di Balamb, cosa che per la G.F. era altrettanto un male. *Ma credo che avrà modo di imparare la disciplina a suon di combattimenti, se non le basterà questo.*
*Non ne sono così sicura, se a combattere non sei tu* osservò di nuovo lei con un fin troppo chiaro riferimento a numerosi altri combattenti piuttosto indisciplinati.
*Purtroppo ho la magia, ma non la bacchetta per tramutare le persone, altrimenti questa guerra sarebbe già vinta e non avremmo avuto bisogno di costruire questa città* replicò con una punta di amarezza il suo evocatore.

Lui aveva lasciato la prima mossa alla sua avversaria e quest'ultima, per tutta risposta, estrasse un'arma da fuoco e gliela puntò contro, senza tuttavia premere il grilletto o apparire minimamente intenzionata a farlo. Quella era una partenza abbastanza anomala, ma più intelligente della media: molte reclute, di fronte a quelle condizioni, cercavano di andare contro di lui per finire quasi letteralmente contro il sole e con qualcos'altro generalmente nel fianco o un solco trasversale lungo il torace. Lei invece lo aveva tenuto sotto tiro e si era spostata in modo da non soffrire fin da subito quello svantaggio elementale. Lo sorprese poi la mossa successiva dell'addestranda, quando trasformò di nuovo la sua arma da fucile in una lama con un qualche processo tecnologico dell'arma, abbastanza tipicamente galbadiano, ma versatile a sufficienza per essere utile.
Poi la spada ebbe una sorta di luminescenza e la mosse senza spostarsi, nettamente fuori portata per poter infliggere un montante che potesse andare a segno in un corpo a corpo. L'intenzione di realizzare qualcosa di diverso era ben chiara alla sua esperienza e così, più per istinto che per mero calcolo, sfoderò velocemente la propria lama e produsse un'onda pneumatica che gli fungesse allo stesso tempo da difesa ed offesa contro la risorsa usata dall'avversaria. Tuttavia forse sottovalutò il pericolo, non essendo condotto con forze magiche, e così non riuscì a calcolare bene la portata del pericolo incombente, finendo per opporre ad un'onda d'urto la propria Onda Sonica nella sua versione meno forte e quindi non del tutto adatta a difenderlo. Il risultato fu un'onda d'urto abbastanza smorzata, che arrivò però fino a lui e lo investì in pieno, costringendolo anche ad indietreggiare di qualche passo per non perdere l'equilibrio. Per fortuna indossava sempre le proprie difese di base e quindi le conseguenze fisiche di quell'errore si rivelarono ancora più marginali.
*Questa è stata buona come introduzione. Ora vediamo come se la cava in difesa...*
A differenza di lei e del suo stile normale, scelse di reagire a quell'attacco a distanza con una rapida azione a corto raggio, cercando quindi di impedirle di ripetere ciò che aveva appena tentato o di usare la propria arma in versione "fucile" e tenerlo quindi a troppa distanza. Se avesse commesso l'errore di trasformarla durante il suo avvicinamento in quei miseri cinque metri che li separavano, la lotta sarebbe anche finita in quel momento stesso.
Una volta raggiuntala, Marcus avrebbe sfruttato il fatto che ancora stesse impugnando la propria arma a rovescio per via dell'estrazione rapida per cercare di colpire la lama avversaria con un colpo orizzontale il pomolo dell'elsa e cercare di scalzarla, onde permettere al filo del tachi di solcare il torso della ragazza dalla propria destra alla sinistra. Una volta terminato il colpo, avrebbe proseguito con una rotazione sul proprio asse in senso antiorario e avrebbe cercato di ripetere il colpo una seconda volta, stando attento di mirare un po' più in alto.
C'era solo da vedere la reazione di Ronah e da capire se e come sarebbe potuta riuscire ad infrangere quella leggera combinazione, contando anche l'effetto ottico del suo mantello, che avrebbe dovuto disturbare la vista della Galbadiana durante la rotazione ed impedirle così di prendere bene le proporzioni e la mira.

Energia Magica residua: 57
Condizioni fisiche: lieve danno da impatto su tutto il corpo
Condizioni psicologiche: concentrato

Abilità in uso: nessuna

Tecnica usata:
CITAZIONE
Onda Sonica Fiammante
Tecnica appresa da Marcus grazie al suo primo maestro, consiste nell'estrazione rapida del tachi o di un'altra arma a lama moderatamente lunga dal fodero (ossia tutte le armi a lama che non siano pugnali, daghe o spadoni a 2 mani) in modo da creare una piccola onda pneumatica in grado di crepare il granito nel raggio di 4 metri. Siccome non è un Guerriero, ma un Mago Rosso, ha aggiunto una piccola variante: posizionando una leggera carica di magia di Fuoco, è in grado di colpire ad area con una fiammata a cono abbastanza potente da generare anche piccole ustioni, incrementando così però il livello della tecnica.
Marcus non è in grado di generare onde soniche fiammanti quando l'arma è estratta.
Tipo: Basso - Medio
Consumo Energia Magica: 2 - 3
[Usata versione Basso]

Equipaggiamento in uso:
CITAZIONE
- Tachi
- 2 Buckler: detto anche scudo dell’arciere, è una piastra circolare di metallo da applicare all’avambraccio che non appesantisce e non occupa la mano di chi la impugna. Le ridotte dimensioni non forniscono una grande protezione, ma è meglio di niente, anche perché è applicabile indistintamente su entrambe le braccia.
- 1 Pettorale di cuoio: corazza fatta di cuoio conciato, questa corazza protegge dalle spalle fino al bacino. Ideale per proteggersi dagli elementi e dall’elettricità, può essere indossata sopra altre corazze come ulteriore protezione e per sopprimerne il rumore.
- 1 Cotta di maglia di ferro completa: evoluzione della precedente, si può usare anche indipendentemente dalle altre corazze, si può facilmente nascondere sotto i vestiti e protegge anche le mani, le gambe e la testa con un apposito cappuccio metallico. Sul petto inoltre sono presenti molti più anelli per fornire una maggiore protezione, ma ciò comporta anche un maggior ingombro.
- Spalliere di cuoio: protezioni per le spalle in cuoio conciato rigido, forniscono una buona protezione grazie allo spessore del cuoio e grazie ad una forma arrotondata può essere nascosta sotto i vestiti, conferendo anche un’illusione di spalle larghe. Utile anche come sovraprotezione insieme ad altre corazze come cotte di maglia di ferro.


Edited by Warwizard - 2/8/2012, 22:13
 
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view post Posted on 2/9/2012, 15:11
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Il cuore le martellava nel petto, lo sentiva pulsare nel collo, sulle tempie, nei polsi. Doveva mantenere la calma, non poteva permettersi passi falsi. Non era un ragazzino inesperto quello che aveva di fronte, un motivo c’era se quello era il preside del Garden di Balamb. Non aveva idea di come comportarsi, in realtà. Sapeva di non dover risparmiare nemmeno un colpo per difendersi, ma non poteva permettersi di fare del male ad una persona tanto importante. Per il momento decise di mettere in atto la prima strategia: la sua pelle era più importante, e figurarsi se uno come lui non sarebbe stato in grado di difendersi.

Il mezz’elfo parve prevedere gli effetti del suo attacco e si mosse immediatamente per contrastarlo. Sfoderò una spada da sotto il mantello, che generò un’onda che andò ad attutire quella della gunblade. Tuttavia non fu sufficiente ad annullare completamente l’effetto dell’attacco e il mago fu costretto ad indietreggiare per non cadere. Il preside contrattaccò subito dopo, avvicinandosi e colpendo l’estremità inferiore dell’impugnatura della gunblade con il pomolo della sua arma. Ronah non fece in tempo a ruotare la lama per trascinare in basso quella dell’avversario. Sentì le braccia sbalzate di lato e si fece indietro per evitare che il filo la ferisse, poi avanzò per parare il secondo colpo che lui cercò di infierire dopo una rotazione. Le lame si scontrarono con uno stridio. Lei spostò la mano destra sul retro della sua ed aggiustò velocemente la presa in modo da reggere la gunblade in due punti grazie alla scanalatura allungata dietro la punta dell’arma. Piegò leggermente le gambe e le ridistese per aumentare la potenza della spinta, ruotando il busto per imprimere maggiore energia mentre ringhiava per lo sforzo. Se fosse riuscita a spostarlo avrebbe tentato di colpirlo con un affondo al petto, caricando l’attacco in alto ed abbassando la punta della lama poco sotto la sua gola.

Energia magica residua: 17 mp

 
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view post Posted on 5/9/2012, 12:43
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La ragazza sapeva difendersi e riuscì ad evitare di farsi ferire dall'attacco combinato del Preside, anche se apparve in leggera difficoltà alla fine della mossa,come se non riuscisse a sostenere con la sua Gunblade il peso della lama e della spinta offensiva. Doveva darle atto che era comunque riuscita in qualche modo ad arrestare anche la seconda lacerazione trasversale, cosa che non era da tutti. Poi l'avversaria si piegò su di sé per poi cercare di disfarsi di lui e spingerlo via, onde riguadagnare spazio per un'altra mossa di spada. Se aveva qualche talento o lo stava tenendo represso o non le sarebbe evidentemente servito per spezzare la situazione di stallo che si era venuta a creare.
Il Mago Rosso avrebbe potuto cercare di resistere a quella contromossa, ma decise piuttosto di assecondarla e quindi sfruttò la stessa spinta dell'avversaria per balzare indietro con minore fatica, più o meno come se stesse sfruttando una molla.
Era curioso a quel punto di vedere cosa si sarebbe inventata e dovette constatare la stranezza di una mossa del genere.
*Cosa sta tentando di fare? Un banale affondo?* si chiese ad alta voce la Fenice dentro di lui.
*Non è tanto banale, ma non è neppure la mossa migliore che potesse tentare con un'arma di quelle dimensioni* replicò il mezz'elfo, che si aspettava invece di essere immediatamente incalzato e costretto a rimanere sulla difensiva. Ma quello era anche un indice del suo stile di combattimento e della sua personalità: diretta e senza fronzoli, volta a non perdersi in chiacchiere e ad arrivare allo scopo, anche a costo di rimediare qualche errore.
Quindi il Preside fece uscire anche il braccio sinistro dal mantello ancora in discesa e fece emergere un secondo buckler oltre a quello sul braccio destro, anch'esso allacciato sopra uno spesso guanto di cuoio che arrivava fin quasi al gomito. Con esso effettuò un movimento ad arco dall'interno verso l'esterno e scalzò in quel modo l'affondo, facendo altresì in modo che la mano sinistra potesse avvicinarsi al corpo dell'avversaria. Continuando quindi il moto rotatorio del braccio, decise di passare ad un relativamente lieve contrattacco e disse con tono di comando: "Flam!"
Allora comparve sul palmo della mano sinistra del Warwizard una sfera di fuoco... una sfera di fuoco piccola, ma che sarebbe finita addosso a Ronah praticamente a bruciapelo all'altezza della bocca dello stomaco, se non avesse fatto qualcosa. Subito dopo aver lanciato il colpo, il Warwizard si spostò rapidamente alla propria destra, in modo da non fungere minimamente da appoggio all'avversaria e sottrarsi con poco più di due metri a qualsiasi sua reazione istintiva.

Energia Magica residua: 55
Condizioni fisiche: lieve danno da impatto su tutto il corpo
Condizioni psicologiche: concentrato

Abilità in uso:
CITAZIONE
Piromanzia
Un piromante è un mago (rosso o nero) particolarmente versato nel dominio dell'elemento del fuoco e la sua maestria lo porta anche a padroneggiare la Fiamma Blu. La piromanzia ha diversi stadi successivi, a seconda dell'esperienza del mago stesso (ogni cinque livelli il mago progredisce nella piromanzia)
Stadio attuale di Marcus: 3
Stadio 1: Potenziamento Piromantico. Ogni magia e/o tecnica basata sul fuoco viene incrementata del 25% di danno.
Stadio 2: Pirocinesi Combustiva. Il piromante è in grado di incendiare con la forza della mente piccoli oggetti che rientrino nel suo campo visivo e non siano a contatto diretto con una persona o una creatura vivente; in ciò può essere aiutato anche da strumenti artificiali. Inoltre ha la possibilità di vedere agevolmente attraverso le fiamme, non solo quelle create da lui.
Stadio 3: Pirocinesi Superiore. Il piromante è capace di incendiare oggetti più grandi di prima (che non superino le dimensioni medie di una cassa da spedizione) e le magie e le tecniche imperniate sul fuoco vengono potenziate del 50%

Tecnica usata:
CITAZIONE
Incantesimi di base
Fire
Una palla di fuoco di 5 cm di diametro compare sul palmo del Mago, che può poi lanciarla contro il suo bersaglio. L'incantesimo è troppo debole per ustionare seriamente, ma può comunque incendiare materiali infiammabili.
Tipo: Basso
Consumo Energia Magica: 2

Equipaggiamento in uso:
CITAZIONE
- Tachi
- 2 Buckler: detto anche scudo dell’arciere, è una piastra circolare di metallo da applicare all’avambraccio che non appesantisce e non occupa la mano di chi la impugna. Le ridotte dimensioni non forniscono una grande protezione, ma è meglio di niente, anche perché è applicabile indistintamente su entrambe le braccia.
- 1 Pettorale di cuoio: corazza fatta di cuoio conciato, questa corazza protegge dalle spalle fino al bacino. Ideale per proteggersi dagli elementi e dall’elettricità, può essere indossata sopra altre corazze come ulteriore protezione e per sopprimerne il rumore.
- 1 Cotta di maglia di ferro completa: evoluzione della precedente, si può usare anche indipendentemente dalle altre corazze, si può facilmente nascondere sotto i vestiti e protegge anche le mani, le gambe e la testa con un apposito cappuccio metallico. Sul petto inoltre sono presenti molti più anelli per fornire una maggiore protezione, ma ciò comporta anche un maggior ingombro.
- Spalliere di cuoio: protezioni per le spalle in cuoio conciato rigido, forniscono una buona protezione grazie allo spessore del cuoio e grazie ad una forma arrotondata può essere nascosta sotto i vestiti, conferendo anche un’illusione di spalle larghe. Utile anche come sovraprotezione insieme ad altre corazze come cotte di maglia di ferro.
 
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