Sole ReiLo guardò sedersi. Il suo istinto le disse di allontanarsi, per mera forza dell'abitudine. Si costrinse a non indietreggiare. Non doveva aver paura. Non lei, non ora. Ormai usciva da sola, armata fino ai denti, e interrogava le persone con il suo dono, senza temere nulla. Perché aver paura di una persona tranquilla, per di più all'interno del garden?
Lui si scusò. Aveva una bella voce, anche se forse un po' triste. Lo guardò meglio. Sembrava un essere umano, escludendo le ali. Aveva un bel viso, anche se sembrava qualcuno che non sorrideva spesso. Gli occhi erano, per lei, di uno splendido colore.
Non si aspettava una domanda, anche se semplice, e le ci volle un po' per rispondere.
« Ho... ho finito ora di lavorare... »Alcuni ciuffi di capelli erano sfuggiti alla treccia e le erano ricaduti sul volto. Con una mano li portò dietro l'orecchio.
« Pensavo di cavarmela prima e invece... »Non sapeva che altro aggiungere ma sentiva che restare in silenzio non era una buona idea. Le persone normali riuscivano a conversare del niente, perché lei no?
« Tu, invece? »Incrociò le mani dietro la schiena, muovendole in modo nervoso. Non riusciva a guardarlo in volto perciò si concentrò sul suo petto.