| "Non si preoccupi, nessun disturbo." gli rispose Luna, quindi si avviò al bancone della mensa. L'uomo che vi stava dietro sorrise, sperando di non ritrovarsi con il volto spiaccicato contro un tavolo come era accaduto altre volte, spesso per motivi non meglio specificati. Le sue preghiere vennero evidentemente ascoltate, dato che la dottoressa si limitò a chiedere una bistecca per il nuovo arrivato. "Senta... chi è?" si azzardò a chiedere, portando il piatto richiesto. "Un nuovo cadetto. Si chiama Johann Hölzel." "Hölzel... dove l'ho già sentit... aspetta un attimo... Johann "Falco" Hölzel?" "Hem... sì, sarebbe lui..." rispose la dottoressa, piuttosto stupita (e per stupire lei, ce ne voleva) dalla reazione del gestore della mensa, simile a quella di una teenager che ha appena visto il suo cantante preferito. Anche se l'uomo aveva ormai intorno alla cinquantina d'anni. "Quel ragazzo sì è esibito nel mio villaggio natale qualche mese fa! E come se non bastasse ha anche respinto un attacco di demoni nella zona, poi! Questo è gratis per lui, ma digli che voglio un suo autografo." disse, mettendole in mano il vassoio con piatto, posate, tovaglioli e un foglietto con una penna. Piuttosto inquietata, la dottoressa annuì e si allontanò, sperando che l'uomo di mezza età non scavalcasse da un momento all'altro il bancone per farle qualche altra raccomandazione su come comportarsi con Falco. "Beh, eccole qui tutto." disse Luna, posando il vassoio davanti a Johann. "Il foglio e la penna sono da parte del tuo ammiratore là in fondo. Potresti fargli un autografo? È un tuo gran fan." aggiunse, sedendosi. "E, ti prego, non voltarti. Sta salutando come una bambina..." concluse, coprendosi il volto dalla disperazione. Certe volte, Luna non poteva fare a meno di chiedersi come facevano tutti a giudicare LEI pericolosa con gente del genere in giro per la struttura...
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