Cthulhu ftagn!

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view post Posted on 5/11/2009, 23:01
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Douglas aveva lavorato come uno schiavo per fare quanto il grande papavero gli aveva ordinato. Dove aveva la testa, quello? Non pensava di puntare un tantino troppo in alto? Ciononostante, per Douglas quella era una sfida, e lui non si ritirava MAI dalle sfide.
Quando Vladek arrivò, lo scienziato mutante stava ancora lavorando forsennatamente su tre diversi computer. Una barra di caricamento sullo schermo principale segnava il caricamento al 99%. La barra recava la scritta "Evocazione per il pazzoide", ma quello era il meno, si trovò a ragionare Vladek.
Ebbene? Suppongo tu mi abbia fatto chiamare per un buon motivo.
Douglas si girò. La sua faccia era rossa come un peperone maturo.
Dannazione a te, sì! Che diavolo pensi, che abbia tempo da perdere? Ti rendi conto di quello che chiedi ai sottoposti? Perchè non puoi acocntentarti di un'evocazione normale, come tutti?
Perchè io non sono come tutti. Altrimenti non sarei il capo, ti pare?
Douglas ci ragionò per qualche secondo. Filava.
Si girò sbuffando.
Vada all'anello di concentrazione protonica, "capo". Il suo gigante caldo caldo è in arrivo in pochi minuti.
Vladek si avviò, con un leggero ghigno. Anello di concentrazione protonica. Come se non si capisse che veniva da quel vecchio film.
Guardò sopra l'anello. Raggi di energia ondulati schizzavano in giro. Quattro raggi, per la precisione. Un grosso cartello leggeva: "ATTENZIONE: non incrociare i raggi".
Bè, che io sia dannato, pensò Vladek. Si è superato, stavolta.
Entrò nell'anello, leggermente impaziente. Incontrare un Grande antico non è roba da tutti i giorni, in fondo.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 16/11/2009, 14:08




Ed Egli si svegliò. Inizialmente, quando aveva sentito l'impulso di abbandonare la sua dimora sottomarina a R'lyeh, pensava si trattasse solo di un'altra evocazione di qualche misero mortale che voleva tentare di utilizzarLo per i suoi miseri scopi. Ovvero, qulache mortale che sarebbe stato divorato. Ma quando vide dove si trovava, comprese che si trattava di qualcosa di diverso. Non c'erano i soliti simboli che i mortali erano convinti potessero proteggerli, né si trovava di fronte i soliti miserabili esaltati che pronunciavano parole arcane di cui non coscevano nemmeno il significato. No, Egli si trovava in una stanza vuota. Non c'era altro, in quel luogo, che un uomo. O almeno ne aveva l'apparenza. Ma il Grande Antico sentiva che c'era qualcosa di particolare in quella creatura. Normalmente avrebbe semplicemente allungato un tentacolo per afferrarlo e lo avrebbe divorato, ma per qualche motivo non lo fece. Ora era curioso.
"Perchè hai osato richiamarmi in questo mondo, mortale?" chiese, sotto la massa di tentacoli che copriva la sua orrida bocca, con la voce che aveva spingo molti alla pazzia al solo udirla, all'essere. Egli era certo, però, che qualunque cosa fosse che si trovava di fornte a lui, sarebbe stato in grado di sopportarla. E di risponderGli, prima di divenire il suo nutrimento.
 
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view post Posted on 16/11/2009, 15:03
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Perchè, amico mio? Perchè, mi chiedi. Per lo stesso motivo che spinge tutti i tuo folli cultisti alla medesima azione... Per il potere.
Chtulhu era impressionante, ma Vladek non era particolarmente scosso. Non si agitava mai per cose più piccole del suo ego. E il suo ego si distingueva da un qualsiasi Stato per pura e semplice macanza di popolazione.
Io ti conosco, Grande Chtulhu. Ti conosco bene. Tu hai un grande potere... Ma non puoi sfruttarlo al meglio.
Sorrise. Non si era preparato il discorso, ma diavolo, gli stava venendo bene.
Io sono un essere millenario. Mi nutro- divento più potente- nutrendomi di anime. I miei Demoni mi servono con lo stesso entusiasmo che Dagon, Hydra e i loro figli mettono nell'onorarti. Ed infine, entrambi siamo potenze temute da tutti. Comprendi, ora?
Fissò l'enorme volto verde del Grande Antico. Era spaventoso, certo, ma aveva vissuto troppo a lungo per farsi sottomettere da un ciclope verde nemmeno a pieni poteri.
Noi due siamo pressochè uguali, Chtulhu. Siamo Dei di questo piccolo, stupido mondo. Siamo di livello superiore... Ma siamo confinati qui. Questa è la nostra maledizione. Ebbene, io non ho intenzione di accettare questo insulto più a lungo!
Vladek era in grado di alzare il tono dei suoi discorsi senza mostrare la benchè minima agitazione. C'erano psicologi che avevano scritto tesi di laurea, su di lui.
Chtulhu! Noi siamo esseri superiori, e per questo siamo temuti, tenuti a bada! Davvero credi che il tuo tempo giungerà? Non offendere la tua stessa intelligenza! Gli Esterni non permetteranno mai che le stelle si allineino di nuovo, perchè ti temono!
Puntò il dito verso il gigante polipoide.
E, alla stessa maniera, temono me. Io mi nutro di anime, amico mio! Comprese le anime degli Dei! Ecco perchè non mi permetteranno mai di avvicinarmi alla Corte!
Mise in mostra il suo miglior sorriso da Magnifico Bastardo.
Loro sono in grado di fermarci. E sai perchè? Perchè siamo divisi, amico mio. Se unissimo le nostre forze, questo mondo sarebbe condannato! Nessuno potrebbe mettersi più tra noi e il nostro obiettivo, il Potere Totale! Per questo motivo io ti ho evocato, Chtulhu! Io servo a te come tu servi a me! Unisciti a me, e nessuno, non i Garden, non gli Esterni, nemmeno il potente Yog-Sothot sarà in grado di arginare la nostra furia distruttrice! Saremo i dominatori assoluti!
Sempre sorridendo, porto la mano destra davanti al suo volto e la chiuse a pugno.
Io ti offro un potere estremo, Chtulhu. Ti offro IL potere. E come pagamento... Chiedo solo la tua fedeltà. Servimi, Chtulhu. Sii il mio G.F.... E la tua vendetta diverrà implacabile, come lo scorrere stesso del Tempo!

Edited by Alucard Tepes III - 16/11/2009, 19:16
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 18/11/2009, 16:45




Egli ascoltò il mortale con una certa attenzione. Sembrava avere grandi conoscenze a riguardo di soggetti che una comune mente umana non dovrebbe nemmeno essere in grado di conoscere parzialmente senza perdere del tutto il suo contatto con il mondo reale. Quando ebbe sentito la conclusione del discorso, ad ogni modo, il Grande Antico produsse un suono che, se non fosse stato orribile e ripungante all'udito sarebbe potuto essere una risata.
"Non ho mai udito in tutta la mia esistenza nessuno parlare con tanta tracotante arroganza. TU offri a ME il potere?" disse, poi scoppio di nuovo a ridere. "Ma forse hai ragione. Secoli di sonno i hanno indebolito, e gli Esterni mi impediranno finchè avranno vita di compiere il mio destino. Potrei pensare di seguirti, debole mortale. Ma a una condizione, ovviamente..." proferì. In quel momento, se l'orrida massa flaccida che ne costituiva il volo avesse avuto la capacità di mostrare espressioni, Cthulhu avrebbe sorriso.
"Dimostrami il tuo potere. Fammi vedere di cosa sei capace, mortale."
 
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view post Posted on 18/11/2009, 18:50
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Mortale. Cos'è, voleva offendere? Mortale lui? Poteva essere considerato un insulto in piena regola, quello.
Ma Vladek avrebbe sopportato... Per questa volta. Evidentemente, Chtulhu non sapeva con chi aveva a che fare. Aveva visto giusto: il lungo sonno l'aveva indebolito. Secondo i calcoli di Vladek, abbastanza da poter essere preso a calci.
Scattò verso la gamba destra del gigante, lanciando due pugnali verso l'occhio sinistro. Avrebbe tentato di sfruttare la sua agilità (sicuramente superiore a quella di un gigante) per attaccare la gamba di Chtulhu. Estrasse la lama retrattile. Non era sicuro dei danni effettivi che la sua lama potesse apportare al bestione... Ma lo avrebbe verificato subito.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 27/11/2009, 18:11




Patetico.
L'uomo era partito all'attacco senza dire nulla, aveva lanciato due pugnali verso la testa del giante mentre correva in direzione della sua gamba a lama spianata. Cthulhu era seriamente deluso. Si aspettava qualcosa di più dalle parole di quel curioso sfidante. Alzò vari tentacoli per coprirsi l'occhio sinistro, in cui i pugnali si infilzarono. "Tutto qui, mortale?" Egli chiese, quindi semplicemente tentò di calciare con forza Vladek quando fu abbastanza vicino al lui. Male che fosse andata, avrebbe rimediato qualche graffio alla gamba, ma quella piccola lama non era nulla per un Grande Antico.

SPOILER (click to view)
EDIT: corretto un errore di autoconclusività. Ora la mossa va al mio avversario.


Edited by Legion from Darkness - 1/12/2009, 17:42
 
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view post Posted on 1/12/2009, 22:50
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Vladek si concentrò. Era il momento di provare la sua idea... E sperare che funzionasse.
Detta semplicemente, le ali del mostro erano troppo deboli per poterlo sollevare senza un minimo slancio, il che significava che gli sarebbe stato ben difficile non precipitare a terra se, per esempio, avesse alzato una gamba per calciare e Vladek gli avesse danneggiato l'altra gamba abbastanza da farla cedere sotto il suo abnorme peso.
Si lanciò in scivolata verso sinistra, passando sotto l'enorme piede verde. Gocce d'acqua salata gli caddero addosso, bagnandogli i vestiti, e lui potè solo ringraziare la Sorte che non gli fossero finite in faccia o, peggio ancora, in bocca.
Non appena la spinta finì, si lanciò in avanti ed eseguì una rapida capriola su se stesso, accumulando nuova inerzia che usò poi per lanciarsi verso il piede sinistro del bestione.
Cercando di essere il più veloce possibile, caricò un Warlock Punch in corsa, quindi saltò. Il movimento aereo lo avrebbe fatto avanzare anche nell'esecuzione dell'attacco vero e proprio. Ora doveva solo sperare che il gigante non se l'aspettasse e che il suo attacco andasse a segno.
SPOILER (click to view)
Livello Elevato:(5 PM)
Warlock Punch
Vladek concentra una grande quantità di energia oscura nella sua mano, per poi attaccare il nemico con un pugno possente. L'energia oscura causa un'esplosione all'impatto. Se ben riuscito, l'attacco può spezzare le ossa dell'area del corpo dell'avversario colpita e lanciarlo all'indietro per una distanza massima di 5 metri. Se colpisce di striscio, i danni inferti sono medi e il nemico viene spinto per un massimo di 2 metri da Vladek.

SPOILER (click to view)
PM rimanenti: 45
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 13/12/2009, 17:56




Assurdo. Egli non era in grado di credere che quel mortale avesse potuto evitare un suo colpo. Fino a quel giorno, mai era successa una cosa del genere. Cthulhu fece appena in tempo a voltarsi ad osservare cosa stava succendendo, riuscendo solo a catturare una poco chiara immagine dell'uomo che gli si lanciava contro la gamba, con l'evidente intenzione di... darle un pugno? Per un momento, il Grande Antico pensò di aver sopravvalutato ancora una volta il suo nemico, fino a che non sentì un terribile dolore. Quel dannato mortale gli aveva appena fatto male. Cthulhu fu accecato epr un istante dall'insolita sensazione e dalla rabbia. Quello non doveva succedere. Il pugno di quell'uomo riuscì addirittura a spingere di alcuni metri via la gamba del gigante... Ma non aveva importanza. Cthulhu sapeva che, bravo a correre o meno, nessun mortale è in grado di fuggire a un palazzo che gli crolla in testa. E contando le sue dimensioni, Egli era certo di non fare eccezione. Quindi, era opportuno un piccolo cambio di piani.
Molto divertente, mortale. Ma è il momento di finirla qui.
Quindi, si laciò andare, cadendo esattamente sopra quel noioso avversario.
 
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view post Posted on 13/12/2009, 18:13
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Il colpo era andato perfettamente a segno, ma ora c'era qualcosa di relativamente nuovo a mettersi tra Vladek e il suo obbiettivo, qualcosa che aveva a che fare con un tizio e la mela che gli era caduta in testa qualche tempo fa.
Vladek vide il gigante cadergli addosso, rallentato, come se il tempo avesse deciso di prendersela comoda e godersi lo spettacolo. Nella sala controlli, ne era certo, Douglas stava rotolandosi per terra dalle risate.
Pensa!, si disse. Pensa, dannazione! Ti schiaccerà e sarà festa finita se non fai qualcosa!
Come evitarlo, però? Non poteva certo correre, sarebbe stato come tentare di superare un treno.
E poi gli venne l'idea. Rapidamente, si ricoprì di ombre.
Il gigante cadde pesantemente a terra, con uno schianto sonoro. Fuori, Douglas si appuntò mentalmente di far rimettere a posto le fondamenta, dopo le esquie funebri.
Vladek, però, non era tipo da cedere per così poco.
Era ancora vivo.
Resosi intangibile, aveva assistito a uno spettacolo difficile da definire. Il gigante gli era caduto sopra, e ora gli era finito letteralmente dentro. L'aria puzzava, ma a Vladek bastava che ci fosse aria, la qualità non gli importava.
Prossima mossa? Vladek si concentrò per un momento. Poteva puntare al cuore di Chtulhu muovendosi dentro il corpo del gigante, ma non era nemmeno certo che AVESSE un cuore...
Il cervello, però, c'era per certo. Decise di correre verso la testa del gigante, fino al punto chiave. Non voleva ucciderlo, ovvio: da morto, sarebbe servito a poco. Se, però, fosse riuscito a tenerlo sotto scacco, la sua vittoria sarebbe stata assicurata.
Si voltò verso la direzione in cui aveva visto finire la testa del ciclope verde e si lanciò in corsa.
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 13/12/2009, 23:04




Il piano aveva funzionato alla perfezione. Anche se non aveva esattametne sentito l'uomo spiaccicarsi sotto di se, l'aveva distintamente visto finire sotto la sua enorme mole. La sua gamba, entro poche ore, sarebbe tornata in salute, quindi se ne sarebbe potuto tornare a R'lyeh senza un graffio. L'unica cosa che gli dispiaceva era che non poteva mangiare quel povero folle, contando come probabilmente era rid...
Che diavolo...
Cthulhu cominciò a sentire una specie di solletico muoversi per il suo corpo. Inizialmente non riusciva a capire, poi gli sorse il dubbio che quel mortale forse era meno mortale del previsto... E quella pessima sensazione che gli proveniva da dentro il corpo stava velocemente dirigendosi verso la sia testa... Egli non pensò oltre e si diede una spinta sulle sue possenti mani, sollevandosi dal suolo e rotolando di fianco verso sinistra per vari metri grazie alla spinta, mettendosi poi a sedere (almeno, con la gamba sana) sfruttando lo stesso movimento. In effetti, difficilmetne ci si sarebbe aspettati un'agilità simile da un gigante di quella stazza, ma l'istinto di sopravvivenza fa miracoli. Quando fu seduto, vide chiaramente Vladek in piedi dove si sarebbe dovuta trovare la sua testa se fosse rimasto fermo. Anche se inizialmente pensò di provare ad attaccarlo, cambiò immediatametne idea. Quell'essere (non era un mortale, quasto era ormai stabilito) si era dimostrato in grado di passare attraverso il suo corpo non più di pochi secondi prima, e difficilmente in quel breve lasso di tempo le cose sarebbero cambiate. Ma, anche se era in grado di attraversarlo, era alquanto improbabile che Vladek sarebbe stato altresì in grado di volare fino alla sua testa, ora ben più in alto di quanto chiunque sprovvisto di ali sarebbe potuto arrivare in un solo balzo. Quindi, la scelta migliore era approfittare della posizione vantaggiosa e prendere tempo in attesa di una mossa falsa avversaria.
"Bella mossa, mortale. Seriamente, vuoi giocartela a carte? Così magari avresti una possibilità di farcela..." disse il Grande Antico al suo avversario con un tono che si può supporre dovesse essere canzonatorio nonostante l'orribile suono nautrale della voce del gigante verde, per essere certo che quando si sarebbe mosso sarebbe stato abbastanza infuriato da commettere qualche errore. Dopotutto, Egli era abituato a giocare con la mente degli esseri umani.
 
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view post Posted on 13/12/2009, 23:28
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Vladek si limitò a fissare Chtulhu.
Amico mio, non riuscirai a farmi perdere le staffe. Non posso farlo. Ho ceduto la mia umanità - e con essa, la possibilità di provare emozioni di qualunque tipo - parecchio tempo fa. Peraltro, sbaglierò, ma quello con una gamba spacata non sono io.
era però vero che la situazione era in fase di stallo. Chtulhu non poteva attaccare Vladek, e viceversa. Doveva prendere l'iniziativa. Doveva rischiare.
Interruppe la sua mutazione in ombra e si lanciò verso il suo nemico. Con tutta probabilità, quello avrebbe tentato di afferrarlo. Doveva solo saltare sul suo braccio, risalirlo e arrivare a colpirlo alla testa, dove, a quanto pareva, era più sensibile. Se invece non si fosse mosso, bè, aveva una lama da usare come appoggio. Si sarebbe, semplicemente, dato alla scalata, e quando Chtulhu avrebbe tentato di attaccarlo per bloccarlo, avrebbe solo dovuto saltare sul suo braccio e riprendere col piano originale. Era pericoloso e lo sapeva, ma non aveva altra scelta. Poteva solo provare.

Edited by Alucard Tepes III - 14/12/2009, 17:44
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 14/12/2009, 18:13




Più quello scontro andava avanti, più Cthulhu si divertiva. Era da eoni che non aveva uno scontro tanto difficile. Ogni cosa che facesse o dicesse, sembrava che quel ragazzo avesse sempre la risposta pronta. Ma la sua risposta non era sempre particolarmente ben pensata, a quanto pareva, dato che semplicemente si diede alla carica. Aveva ancora estratto quel suo ridicolo spadino, quindi a meno che non intendesse graffiargli i piedi a morte, Egli suppose che probabilmente intendeva darsi alla scalata o qualcosa di simile. Il che diede al Grande Antico un'idea. Tentò di schiacciare Vladek con il suo braccio destro, ottenendo come unico risultato invece quello di farvelo salire sopra, come previsto, quindi semplicemente con il braccio sinistro tentò di afferrarlo mentre correva. La strada era una sola, e a meno che non intendesse cadere dalla vertiginosa altezza che aveva raggiunto Vladek non aveva altra scelta che lasciarsi afferrare. Avrebbe potuto saltare, certo, ma Egli casomai l'uomo avesse fatto tale stupida mossa, già poco consigliabile data la consistenza e la viscidità del Suo braccio, si sarebbe limitato a spostarlo, assicurandosi che l'essere cadesse al suolo verso la fine dei suoi giorni o almeno delle sue gambe. Se fosse stato in grado di afferrarlo, Cthulhu si sarebbe portato Vladek vicino al volto (ma fuori portata di braccio, che visti i poteri fino ad adesso mostrati dall'uomo) e semplicemetne avrebbe fatto in modo che osservasse dentro ai suoi occhi. Tanto sarebbe bastato per condurre alla follia anche quella specie di demone.
 
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view post Posted on 14/12/2009, 19:14
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Vladek stava correndo verso la testa del mostro, quando vide il braccio. Fu allora che si rese conto del suo errore.
Dannazione!, pensò. Non posso schivarlo!
Eppure... Eppure non tutto puntava al peggio. C'era qualcosa, in quella situazione, lo sentiva... Qualcosa che poteva essere girato a suo favore.
Pensaci, gli disse la voce della suo demonio interiore, che lo accompagnava ormai da più di un millenio. Ti afferrerà, e poi cosa tenterà di fare?
Cosa tenterà... Tenterà di farmi impazzire... Mi porterà davanti ai suoi occhi... Ma certo!
Quando l'enorme mano giunse alla sua posizione, Vladek si lasciò afferrare, assicurandosi però di lasciare il braccio destro fuori dalla stretta. Appena l'enorme mano lo prese, poggiò il braccio su di essa, fingendo una lotta disperata per liberarsi. Il gigante, intanto, lo portava su, fino a giungere a pochi centimetri dai suoi immondi tentacoli...
Era il punto giusto. Il piano di riserva poteva entrare in azione.
Pronto per la vittoria, amico? disse, puntando la mano destra, aperta, verso il volto del ciclopico antico. E' troppo presto!
Si concentrò, quindi lanciò un'Immolazione al viso del suo avversario.
CITAZIONE
Immolazione (tecnica Media):
Vladek lancia una piccola, veloce sfera di fuoco verso il nemico. Se la sfera impatta, il nemico viene avvolto da una fiammata che causa bruciature di medio livello. La sfera ha una gittata massima di 5 metri prima di spegnersi.

SPOILER (click to view)
PM rimasti: 42


Edited by Alucard Tepes III - 14/12/2009, 21:48
 
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Legion from Darkness
view post Posted on 14/12/2009, 22:18




"E adesso, mortale, dimentica la realtà e arrenditi ai tuoi sogni più oscur..." tentò di dire Cthulhu, mentre si avvicinava l'essere al volto. O almeno, provò a dire. Quando lo ebbe abbastanza vicino, lo sentì dire qualcosa e poi vide del fuoco uscire dalla sua mano destra. Ecco, se non fosse stato gigante ora si sarebbe semplicemetne potuto scansare, gli venne da pensare, ma questa in effetti era la prima volta che essere di parecchi metri fuori misura si rivelava un handicap. La piccola palla di fuoco impattò sul suo volto, nonostante avesse tentato di coprirlo con i tentacoli, con un piccolo scoppio. E quello non era ancora il peggio. Subito il suo volto prese fuoco. Egli non fu più in grado di capire nulla: urlò dal dolore, scagliò via con tutte le sue forze Vladek e bestemmiando in lingue sconosciute a qualunque essere che popola i reami mortali si coprì il volto infuocato con le mani. Presto il dolore e il fuoco cessarono, ma ora non riusciva più a vedere. Non sapendo cosa fare, il Grando Antico ricorse semplicemente a tentare di schiacciare ogni cosa poteva a caso sul pavimento sbattendo le mani, sperando di colpire il folle che aveva perpetrato tale affronto.
 
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view post Posted on 14/12/2009, 22:39
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Quando Chtulhu lo scagliò via, Vladek fece in mdo di sfruttare la spinta per allontanarsi il più possibile da lui. Stava cadendo di schiena, però. Non ci teneva a spaccarsi la spina dorsale.
Eseguì una capriola aerea e atterrò sulle gambe. Il volo non era certo da poco, quindi si aspettava di subire danni, ma anche così il dolore quasì lo accecò, almeno per un istante. Grugnì, ma non si permise altre manifestazioni di dolore. Una gamba o due non erano abbastanza per fermarlo.
Certamente, però, non aiutavano il movimento, e Chtulhu pareva aver dato di testa definitivamente, attaccando un pò dappertutto.
Al diavolo, vecchio bestione verde, mormorò Vladek. Era stanco, malridotto e non poteva più muoversi liberamente.
Avanzò lentamente fino a giungere a circa 10 metri dal gigante. Una mano enorme si schiantò a circa mezzo metro da lui, facendolo investire da un potente spostamento d'aria che quasi lo capovolse. Quasi.
Mi sono stancato, amico mio. Hai dato prova di essere pericoloso. E' tempo che lo provi anche io.
Urlò queste parole, tentando di farsi sentire dal suo avversario, e intanto unì le mani davanti a sè, i palmi rivolti verso il gigante. Concentrò l'energia, quindi scagliò un'Anima Perforante allo stomaco del gigante. Era cero che quella l'avrebbe sentita, e sperava che concludesse il combattimento... Era durato fin troppo a lungo, per i suoi gusti.
CITAZIONE
Anima perforante (tecnica Critica):
Vladek sfrutta l'energia delle anime per creare un enormei cristallo in sospensione davanti a se. Il cristallo viene lanciato ad altissima velocità diretti verso qualunque cosa si trovi di fronte al warlock. I nemici colpiti vengono perforati, e non è raro che perdano degli arti per l'impatto. Il cristallo può viaggiare per circa 15 metri prima di tornare pura energia. Può essere deviata dal suo tragitto solo mediante tecniche di livello almeno Elevato, e può essere distrutta da una tecnica Critica, che però esaurirà il suo potere senza poter scalfire Vladek.

SPOILER (click to view)
PM:32
 
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