| Era maledettamente formale in quella sua risposta, tanto da essere fastidiosa. Il modo canzonatorio con cui parlò fece intendere a Cecilia che riteneva davvero molto personale il parlare di quella persona, soprattutto se si consideravano le stesse parole della ragazza: "stava per svenire". Era comunque terribilmente interessante. Era il momento di lasciar cadere l'argomento, tornandoci un'altra volta e sperando in una risposta migliore e più eloquente. Ecco, come non detto. Yuki ora aveva spostato l'attenzione sulla rossa, rimanendo in tema. Chi le ricordava Medison? Non era facile dire che, a letto, le ricordava Dan, il suo amato. Sapeva che era ingiusto nei confronti del preside un paragone del genere e probabilmente non era giusto nemmeno nei confronti del warlock. Era confusa da ciò che provava per l'uno e ciò che stava cominciando a provare per l'altro. Lei, che aveva giurato di non legarsi più a nessuno, doveva combattere con il suo bisogno di affetto che Medison poteva colmare. « Una persona che conoscevo. » La risposta fu breve, assolutamente vera, con qualche omissione. Il tono era tranquillo, anche se dentro si stava maledicendo per aver declassato Dan a "persona che conosceva". Il motivo, comunque, per cui non aveva detto la verità stava nel fatto che non voleva parlare di lui. Già pronunciare a voce alta il suo nome era doloroso, figurarsi a fare un discorso completo. « Ad ogni modo, in cosa ti sei specializzata? Sei una maga, no? » L'intento di voler cambiare argomento era più che evidente. Con la domanda voleva arrivare ad temi più lieti e meno personali. Era comunque curiosa si sapere quale fosse la caratteristica di Yuki. Ricordava, vagamente, che Akasuna le avesse detto che era una maga ma non rammentava di che tipo.
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