Addestramento Shiro-kun

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^zephiro^
view post Posted on 12/10/2007, 14:10




Con cadenza ritmica ora Demitri scortava Shiro- kun al luogo dove avrebbe tenuto la sua prima prova.
Si muoveva con certezza assoluta, poiché ricordava mnemonicamente ogni singolo corridoio di quella che era l’imponente struttura.
D’altronde era naturale… egli era quasi come il padre di quel garden, dopo il periodo di miseria che quelle zone dovettero sopportare poiché sotto il dominio demoniaco, l’odierno preside fu l’unico che, con il supporto degli altri presidi dei due Garden, ristabilì l’ordine erigendo l’attuale struttura, ora costantemente attiva grazie all’affluenza di gente e nuove reclute.

Superati gli intricati corridoi, Demitri e coloro che decisero di seguirlo si ritrovarono d’innanzi ad un grande portone intarsiato.
Passò l’ID card presidenziale nel lettore magnetico, indi diede le informazioni al simulatore per ricreare lo scenario di battaglia.
Non si prese la briga di spiegare a Shiro-kun come funzionava il meccanismo di simulazione, tanto qualcuno lo avrebbe fatto al suo posto.

Avrebbe ricreato un paesaggio in cui non avrebbe avvantaggiato sé stesso… non che ne avesse bisogno tra l’altro. Decaduto sapeva il fatto suo, e si sapeva benissimo arrangiare un po’ ovunque.
Una foresta ghiacciata.
Alti alberi si presentavano coperti di piccoli cristalli lungo la superficie del tronco.
Le radici erano totalmente cristallizzate, ed ad intermittenza dal suolo fuoriuscivano gruppetti di cristalli.
Il terreno scivoloso ove vi era medesimo elemento, si presentava nel complesso abbastanza agevole…

Mise tra sé e l’avversario una cinquina di metri, quindi estrasse solennemente la spada per posizionarla diritta di fronte a sé, retta con ambo le mani, le cui dita si avvinghiavano attorno all’elsa.
Non vi era traccia di vento.
Le gambe leggermente piegate, le palpebre momentaneamente chiuse… era in equilibrio con sé stesso… con l’ambiente ed il rifluire della vita… dell’alchimia.


 
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view post Posted on 12/10/2007, 18:53
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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Marcus seguì il Shiro-kun e Preside, certo che anche Kazuma fosse dietro di loro. Prima che Shiro-kun entrasse Marcus passò la propria ID Card e quella ospitale per non attivare i sistemi di sicurezza che avrebbero reso loro la vita spiacevole.
Demitri non perse tempo a spiegare a Shiro-kun le procedure per l'attivazione del sistema di simulazione, cosa che non aveva comunque fatto con lui in occasione del suo primo addestramento.

Demitri, per chissà quale ragione, aveva deciso di ricreare come ambiente olografico, una foresta ghiacciata, in condizioni serene e prive di vento. Gli alberi facevano da parasole, rendendo quindi l'ambiente ben visibile, ma senza possibili riverberi. Un ambiente molto adatto, che avrebbero potuto sfruttare entrambi, chi con l'Alchimia, chi con i propri poteri gelomantici che Demitri sembrava aver intuito dalle vesti di Shiro-kun... e c'erano molti modi per farlo. Lo stesso piromante avrebbe potuto ricorrere a ben più di qualche stratagemma in tale ambiente, sebbene non fosse dei più vantaggiosi per uno della sua classe.

Marcus si pose a lato del campo di battaglia dopo un cenno d'incoraggiamento e di augurio al candidato Cadetto, pronto a vedere cosa sarebbe successo di lì a poco.
 
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Ichigo-kun
view post Posted on 12/10/2007, 18:57




Shiro-kun e il signore arrivarono alla stanza nella quale si sarebbero scontrati in duello ove la morte era una soluzione assai probabile...Ma il ragazzo non era spaventato...fremeva dalla gioia di incontrare un avversario così forte...un avversario alla pari del capitano della prima brigata degli shinigami...il luogo che il signore aveva scelto era una foresta di ghiaccio....l'ambiente era a suo favore...un sorriso di compiacimento spunto sulla sua faccia...l'avversario era in svantaggio in questa situazione ma la sua forza era sicuramente superiore a quella di shiro...Si misero a 5 metri di distanza e si prepararono per il combattimento...il signore prese la spada e cominciò a rilasciare la sua energia....Hitsugaya comincò a sentire un'enorme prssione spirituale ma non si lasciò sopraffare e la annullò sprigionando la sua...la stanza in quel momento si fece più freddo che mai...il figlio del ghiaccio aveva cominciato a combattere psicologicamente con se stesso perr potersi calmare dall'eccitazione del combattimento, poi appena raggiunse lo stato emotivo ideale prese la sua zanpaktou e la liberò dal ghiaccio che la conteneva....una folata di vento gelido cominciò a soffiare e cominciò a grandinare...tuto questo a causa della sua zanpaktou....Hitusugaya allora gli sussurrò....

preparati Hyorinmaru...

Così mise un piede leggermente più avanti...la spada nel braccio destro portato leggermente indietro....Il combattimento era cominciato...

[A te la prima mossa!!!]
 
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view post Posted on 12/10/2007, 19:20
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Shiro-kun ignorò forse deliberatamente il mezz'elfo e iniziò a concentrarsi, come se stesse cercando di trovare il giusto equilibrio per la lotta. Quell'operazione tuttavia sembrò alterare la temperatura della stanza e provocare addirittura una grandinata. La temperatura più bassa per lui non era un problema, ma la grandine fu talmente intensa da costringerlo a correre ai ripari. Infatti, per evitare le conseguenze di quella vera e propria mitragliata celeste, dovette pronunciare la formula piromantica: "Flam Ichscesa!" così facendo attivò lo Scudo di Fuoco

CITAZIONE
Scudo di Fuoco: Il Mago può evocare dinnanzi a sé uno scudo di puro fuoco con il quale difendersi dagli altri elementi, con alterni risultati a seconda delle affinità elementali: ad esempio se l'incantatore si difede con lo Scudo di Fuoco contro un attacco di elemento Ghiaccio, quest'ultimo risulterà del tutto inefficace; se venisse invece portato un attacco di elemento Acqua, lo Scudo verrebbe trapassato come un foglio di carta da una palla di cannone. Lo Scudo di Fuoco rimane attivo, anche se risulta inefficace, contro elementi neutri quali ad esempio il Tuono, mentre vanifica all'instante gli attacchi venefici. Lo Scudo di Fuoco annulla anche un attacco dello stesso elemento, ma verrebbe distrutto anch'esso.
Lo scudo rimane attivo per 3 turni + 1 per ogni livello dell'incantatore. Se il Mago raggiunge il liv. 20, lo Scudo resterà attivo anche contro l'Acqua e ne smorzerà gli effetti del 15% per evaporazione.
Tipo: Medio
Consumo Energia Magica: 3 + 1 per turno

Così facendo divenne anche una fonte di calore per Kazuma e la grandine non lo tormentò più, essendo equiparabile ad un attacco di ghiaccio.

In seguito, quando Shiro-kun sembrò aver trovato il giusto stato psicologico, sciolse quella sorta di fodero di ghiaccio che attorniava la sua spada e si pose in posizione di guardia, lasciando implicitamente la prima mossa a Demitri.
*Mossa falsa: far cominciare il Preside corrisponde ad un principio di suicidio il più delle volte...* pensò far sé e sé il mezz'elfo, ricordandosi cos'era succeso al suo primo addestramento e a tutti quelli a cui aveva assistito. Chissà come avrebbe agito l'Alchimista...
 
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Il nobile
view post Posted on 12/10/2007, 19:40




Kazuma segui a ruota il gruppetto, il preside aveva scelto uno strano luogo per combattere, la temperatura era molto bassa e il terreno scivolosissimo, la grandine rappresentava il vero problema, infatti Kazuma si stava innervosendo di brutto, meno male che Marcus corse ai ripari per entrambi, il ninja gli scosse il capo come a ringraziarlo, dopo di che sembrò essere completamente assente, non aveva ancora visto il preside lottare, era molto curioso di quell' evento, un alchimista contro un padrone dei ghiacci, entrambi lottavano in casa come si poteva dire, che cosa sarebbe potuto accadere.
Si rivolse gentilmente a Marcus

" Grazie mi hai tolto un grosso fastidio, stiamo a vedere cosa accade, quella spada, la zanpaktou è molto potente, poi su questo terreno"
 
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^zephiro^
view post Posted on 12/10/2007, 21:59




Freddo.
Nonostante l’assenza di vento ora grandinava, ed i grossi fiocchi congelati contribuivano a rendere più magia la di per sé affascinante atmosfera.
I vari cristalli che si distendevano sull’area trasmettevano fiochi bagliori azzurrognoli, ma all’improvviso l’alone da loro trasmesso cambiò colore…
Un rosso misto ad un azzurro…
Infatti in seguito all’attivazione dello Scudo di Fuoco di Marcus, il colore delle fiamme si riflesse sui cristalli che a loro volto riflessero il colore nell’ambiente circostante.
Non che il freddo fosse diminuito.
Ma in fin dei conti Demitri ad esso era abituato… una creatura Semi Vampirica non percepisce, seppur in parte considerando la macchia sanguinea umana, impulsi nervosi quali i brividi di freddo o simili… era caratteristica per lo più preclusa ad i viventi esseri.
Tacitamente fu come se Shiro- kun avesse invitato Demitri a farsi avanti, ma prima di un singolo movimento muscolare egli si guardò attentamente intorno, mantenendo il capo fermo ma facendo guizzare a destra ed a sinistra le pupille degli occhi, ora aperti.
Non filtravano infastidenti raggi solari in quel luogo, eppure esso si manteneva ben visibile e chiaro… non vi erano parti adombrate che l’avversario avrebbe potuto sfruttare.
Dal ghiaccio era ricavabile l’acqua, poiché di essa si trattava. La differenza stava in alcune piccole reazioni chimiche, impercettibili differenze, ch’eppure rendevano dissimile la sostanza stessa.

Teneva il piede destro leggermente in avanti rispetto al sinistro, e strofinava la pianta quasi a tastarne il suolo.
Spostò lo sguardo fisso sull’avversario, che reggeva la lama della singolare spada, nella destra mano.
Sembrava dilettarsi nell’arte della manipolazione del ghiaccio, così come aveva intuito nel momento in cui lo vide, e dopo averne avuto la conferma con la grandinata si palesò un piccolo sorrisetto di soddisfazione... aveva creato un ambiente ideale al nemico.
Non che gli fosse sfavorevole, ma in fin dei conti ovunque avesse combattuto avrebbe trovato elementi a sé compiacenti.

Or ora strisciava leggermente verso destra, con il medesimo piede che trainava il mancino quasi fosse un mulo…
Spazzava quindi il suolo dalle minuscole gocce di ghiaccio depositatisi, mentre numerosa grandine piombava dal cielo, e si abbatteva sonora al suolo.
Teneva il capo semichino, per evitare che esse lo colpissero in delicati punti, ed il cappello protesse in minima parte il cranio da eventuali danni, sicuramente non arrivanti, dalle gocce solide.
Esso si deformava nel punto in cui cadeva la grandine, che dopo poco tempo ridiveniva acqua, allo strato liquido e basale.
Le mani continuavano ad essere avvinghiate all’impugnatura della spada, Theysa, e dietro quelle fitte lenti solari, inutili in simile ambiente, il Preside pensava e ripensava… marchingegnava qualche astrusa strategia, e già si proiettava mentalmente nel bel mezzo dell’incontro, ricreando immagini la cui realizzazione era incerta.

Deciso.
Determinato.
Portò indietro il piede destro, da quella posizione da guida, per darsi quindi una poderosa spinta abbassando il corpo, ed alzando sopra di sé la lama con il piatto rivolto verso l’alto, facente da scudo contro la quasi innocente grandine che si scioglieva sulla sua superficie bagnandone il particolare materiale in lega.
Iniziava una frenetica corsa verso il nemico, stando attendo a non far cadere il cappello meno male abbastanza fissato al capo dall’impatto delle stesse dure gocce.
Anche in assenza di vento, avvertiva l’aria sfiorargli il viso, donandogli una sensazione di pace e benessere che precedeva la fredda e decisa esecuzione dell’offesa.
Voleva infatti attendere di portarsi quando più vicino al nemico, tenendosi sempre sul proprio lato destro equivalente al sinistro avversario, per sfruttare il lato assente di lama.
Ridotta la distanza a tre metri circa, avrebbe continuato la corsa portando avanti il piede destro, appoggiandolo sul lato piatto di un cristallo alto all’incirca venticinque centimetri, che spuntava accompagnato da altri più piccoli dalla terra, e si sarebbe dato con esso una poderosa spinta atta a portarlo in una posizione leggermente sopraelevata.
Mentre il corpo si trovava in leggera sospensione, ripiegava le braccia per abbassare la lama da quella posizione molto simile alla testuggine romana- però portata avanti con l’utilizzo di scudi e non di spade- e tenerla con il filo rivolto verso l’avversario ed il piatto che dava verso l’alto dei cieli ed il basso della terra, o meglio, dell’invisibile tappeto aereo che si stendeva sotto il suo corpo ricadente dopo un movimento verso l’alto.
Sfruttando l’impugnatura con entrambi le mani, avrebbe tentato un fendente portando prima la spada verso destra e poi verso sinistra atta ad incidere all’altezza del collo nemico, dal lato sinistro, sfruttando la relativa vicinanza che impediva di poterlo schivare con un semplice movimento del capo, e la posizione sopraelevata. Inoltre il fendente seguiva un movimento scendente, trasversalmente, verso il basso, così anche abbassandosi il collo nemico sarebbe comunque stato sotto mira, per non parlare di un eventuale movimento atto ad alzarsi.
Le gambe erano libere, la sinistra dava dal lato forte nemico, ed era pronta a reagire, mentre la destra era appena stata impegnata nel piccolo salto sul cristallo sporgente.
Per impedire un eventuale schiavata nemica all’indietro, il Preside ricorse all’alchimia ed allo sfruttamento del suolo stesso.

Un poco elevato muretto di ghiaccio, alto si e no quarantaquattro centimetri, si materializzò comparendo dal basso verso l’alto.
Alla fine il ghiaccio era una derivante dell’acqua, per cui a Demitri bastò muovere le singole molecole nello spazio per posizionarle nel punto a lui più favorevole… alterandone aspetto e conformazione.
Resistente quanto basta, il suo compito sarebbe stato solo quello di rallentare eventuali movimenti nemici per schivare spostandosi in dietro.
Alto o basso che sia stato invece il movimento, la posizione ed il tipo di fendente favorivano la portata a segno non ancora certa…


CITAZIONE
Tecniche usate:Manipolazione Suprema dell'Acqua:
Zephiro muove l'acqua presente nell'ambiente circostante, sia che essa cada sottoforma di pioggia, o si trovi allo stadio di ghiaccio o neve oppure ancora il vapore nell'aria.
La quantità da muovere è a sua discrezione, così come l'utilizzo che vuole farne.
Può decidere di erigere difese d'acqua, oppure di sfruttare l'acqua per rendere più forti sue tecniche basate su altri elementi (che non sia il fuoco) od utilizzarla offensivamente creando sfere d'acqua o ondate del medesimo elemento.
Consumo: variabile a seconda dell'utilizzo e della quantità mossa (supporto bassa, difensiva ed offensiva media o alta se potenziata ulteriormente)

Pm rimasti: 48

 
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Ichigo-kun
view post Posted on 15/10/2007, 16:51




[scusa del ritardo...ho avuto dehgli impegni]

Shiro-kun era alle stratte già alla prima mossa del suo avversario...infatti le su vie di fuga erano state limitate dalla velocità dell'attacco che stava per essere scagliato sul suo collo e dal muretto di ghiaccio creato utilizzando l'alchimia...

Ma hitsugaya non si arrese...anzi mantenne un'innaturale fredezza....si era trovato in passato in situazioni molto difficile...gli ci vollero pochi secondi per pensare ad una soluione...la trovo nella fuga laterale a destra...li non c'era nessun ostacolo...così fece un lungo saltò laterale verso destra spingendo con il piede sinistro per acquistare più slancio...il filo della spada gli sfiorò il braccio tagliandosi la veste e provocando un taglio superficiale...shiro-kun sorrise...passò una mano sulla parte in cui la veste si era tagliata e magicamente si rigenerò...era fatta d ghiaccio, lo stesso ghiaccio che albergava in lui e che lo rendeva così forte, agile e sicuro delle sue capacità...con il salto si era portato a due metri di distanza e con la spada in mano si preparò ad attaccare

preparati...sto venendo...

pensò e portò la spada prima davanti a lui puntandola verso l'avversario e poi alla sua destra...s preparò...fece un sospiro e cominciò a correre verso l'avversario ma non lo attacco subito...a circa un metro di distanza notò la sporgenza che il signore aveva usato ed altre vicino proprio a quest'ultimo. così ad Hitsugaya venne un'idea.... saltò su una sporgenza lì vicino e cominciò a passare da una all'altra....così acquistò velocità e sembrava sparire da una roccia e comparire sull'altra come se si teletrasportasse...alla fine dopo pochi secondi...si portò con una velocità che lo rendeva difficile da individuare ad ochio nudo, alle spalle del preside e lo attaccò con un fendente orizzontale all'addome...

Era stato come una folata di vento gelide, e come questa stava per attaccare il suo avversario
 
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^zephiro^
view post Posted on 18/10/2007, 15:34




Shiro- kun sfuggì al suo mortal attacco, movendosi dalla forse unica via libera lasciata, il lato destro equivalente al sinistro del preside.
Egli si era riscaldato, per solo modo di dire, in queste piccole battute di combattimento, ed ora il nemico mise tra sé un paio di metri che gli suggerirono tacitamente di aspettare lì dov’era.

Ma un piccolo particolare colsero i suoi occhi rubini.
Lieve taglio si aprì nel braccio nemico, squarciando temporaneamente la veste, e quell’attimo fu quasi eterno per il Sanguemisto, che ne assaporò a pieno la golosa visione.
Prendeva coscienza del suo potere, come di quello di chiunque altro si cimentava in un combattimento… il potere di spezzare il filo della vita di senzienti creature, privare loro di altri attimi di vita, altre esperienze ed avventure, gioie e tristezze… per il solo gusto di mettere a repentaglio la propria esistenza ma sentirsi apprezzati, estasiati.
Un luccichio rosso si palesò negli occhi, cui medesimo colore ne nascondeva la comparsa rendendoli semplicemente pazzi e folli come solevano fare.

Piccolo attimi di gioia fugace, che si fermavano e rallentavano per assaporarne la sapidità, ed ora la mente di Demitri tornava ad essere concentrata, fredda e calcolatrice ma al col tempo mossa dall’istinto.
Shiro- kun, infatti, con abile mossa acquisì sempre più velocità, inizialmente era visibile ma il suo corpo divenì in men che non si dica solo una scia azzurrognola che sparì alla sua vista.
Di fronte a Demitri vi era solo il muretto di ghiaccio, alzato praticamente a vuoto, sopra il quale passò la lama, in maniera sibilante.
Il non vedere il proprio avversario lo lasciava praticamente scoperto, e la propria schiena e spalle erano volte allo spiazzo libero, costellato solo dai cristalli raggruppati usati dal preside.

Appoggiò la mano sinistra, mossa dall’istinto, al muretto di ghiaccio, e ne apprezzò il freddo svegliante, che pizzicava i sensi.
Esso trapassò come una lama persino il bianco guanto che permeava la mano di Demitri, il quale non si fermò ulteriormente per apprezzarne la bellezza sotto ogni punto di vista.
Ruotò sul piede sinistro in maniera oraria, mentre i sensi ed il rizzarsi del pelo sotto alle vesti lo avvertivano di un agguato.

Portava così il corpo di fronte al muretto di ghiaccio, coprendo schiena e spalle al contatto con la fredda superficie, e la mano destra, acquisendo la forza di rotazione appena eseguita, si alzava per tenere Theysa in verticale con il piatto volto verso il nemico e verso di sé, coprendo dal torace fino a poco sotto dell’addome.
Sostenne il cozzare delle lame con la mano sinistra, il cui compito di bilancio era finito ora che vi era la sola schiena al contatto con il muretto, che gli assicurava il non squilibrarsi e cadere, ma la velocità acquisita da Shiro- kun moltiplicò la forza del colpo facendo pressione a Demitri, il cui corpo cominciava a crepare la parete dietro di sé, segno che la forza fisica avversaria gli era in quel momento superiore.

Per ovviare ciò, dato che la velocità usata sarebbe stata persa in seguito al contatto di lama ed all’opposizione di un corpo fisico di forza contrapposta, egli pose il piede destro, libero e non legato alla terra in seguito alla rotazione appena compiuta, sulla parete dietro di sé, poggiando quasi totalmente la pianta.
Abbassò leggermente capo e spalle, per coprire il volto dalla lama di Theysa stessa, e quindi, dopop aver piegato leggermente il ginocchio medesimo, si diede una spinta sfruttando la parete di ghiaccio, che oramai doveva aver perso tutte le proprie proprietà resistenziali.
Avrebbe così tentato di spingersi in avanti, e, sfruttando il contatto delle due lame, avrebbe provato a muovere Theysa verso la propria attuale sinistra, corrispondente alla destra nemica reggente la spada, tentando così di fissare al suolo la spada nemica che ne aveva intaccato il lato sinistro della povera arma il cui unico crimine erano solo le innumerevoli anime private di corpo, il cui filo della vita era stato spezzato.
Se ciò sarebbe riuscito, avrebbe portato la lama nemica e la sua volta verso il suolo, creando uno spazio vuoto colmabile dalla sua immediata offensiva.
Avrebbe teso in avanti il capo ed il busto nel tentativo di azzannare il nemico all’altezza del collo, dal lato sinistro, su cui insisteva ad attaccare.
Il motivo del perché continuava ad attaccare lì era molto evidente… esso era il punto non coperto da lama e per tanto il più ovvio da attaccare.

A favorire ciò, vi sarebbe stato solo il contatto delle due lame, che avrebbe almeno limitato movimenti in indietro o laterali del corpo nemico…



 
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Ichigo-kun
view post Posted on 21/10/2007, 20:27




Un attimo di terrore...il sangue nelle vene che stranamente si gela...una bocca spalancata e degli enormi denti che affamati di sangue e di carne si avventano sul collo della preda...due occhi satanici e pieni di pazzia che fissano e impauriscono la preda..

Shiro-kun si sentiva paralizzato...stranamente congelato....attimi di pauro terrore nel quale la fine sembrava vicina...e l'incontro era appena cominciato....

Il signore si era avventato sul collo di Hitsugaya dimostrando la sua natura di vampiro, la sua puzza di non-morto che stranamente era lieve: doveva essere una specie di Mezzo-sangue...

Hitsugaya aveva inquadrato la vera natura del nemico e cominciò a tremare....L'incontro si faceva serio...

Ma Hitsugaya non si fece abbattere...i ricordi delle persone che amava e che stava per perdere gli passarono davanti e non voleva perdere....Così nel momento cruciale una voce sinistra lo chiamo nel profondo del suo animo...

Shiro REAGISCI!!

Per Hitsugaya fu come svegliarsi da un sonno infinito e catartico...adesso era più deciso che mai...

così Capì subito cosa doveva fare: contrattaccare...

Infatti prima che il nemico potesse avvicinarsi al suo collo provò a dargli una testata sul setto nasale...

se il colpo fosse andato a segno sarebbe subito sceso a terra...
 
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^zephiro^
view post Posted on 22/10/2007, 13:27




Cencio immobile, pareva che la follia del Preside avesse fortemente turbato l’animo del giovane.
Non era la prima volta che accadeva, in passato aveva infatti accantonato i propri istinti primordiali di ricerca sanguinea e di eccentricismo, ma ora le cose erano diverse…. Demitri era diverso, e per tanto diverso era il suo controllo.
“Libera la tua essenza”
Fu l’unico consiglio di Hidiesis, quando decise di seguire il proprio padrone tornando ad unirsi ad esso, ma in vero più che consiglio quelle erano parole taglienti come rasoi che perpetuavano nella sua mente per convincerlo di quella realtà.
“Non vi è motivo di nascondersi”
Era ciò che egli ripeteva, il cattivo consigliere, ed ora Demitri senza remore aveva portato avanti un’offensiva che poteva minacciare la stessa vita del giovane venuto, che fortuitamente rispose in maniera efficiente al suo azzanno.

Ora veloce, rapida, una testata si dirigeva verso l’avversario, il cui movimento in verso opposto limitava fortemente le reazioni di difesa.
Di fatti era impossibili evitare quella testata sul setto nasale, ma se era vero che il Meticcio attaccava sul lato mancino nemico, era altresì vero che l’uomo di ghiaccio, per rispondere con una controffensiva diretta al volto del preside, attaccava sul medesimo versante scoprendo la nuca dal lato destro.
Approfittò del contrasto corporeo; non opponendo resistenza alla testata nemica si limitò solo ad alzare leggermente il capo per non farsi tangere il delicato naso, dai tratti delicati e sublimi. Di fatti il colpo del giovine andò a segno, ma colpi Demitri dal labbro inferiore a poco sotto del mento.
Esso prese a sanguinare lievemente sulla fredda superficie corporea, accumulandosi sulla punta del mento e per poi ricadere in numerose gocce sanguinee condensate, al minimo movimento.
Portò gli estremi superiori alzati, in un sorriso folle, quindi proiettò lo sguardo iniettato di sangue sul giovane, senza farsi troppi problemi.

Ebbene se il lato della nuca avversa fosse stato scoperto, Demitri avrebbe proceduto con il Suo attacco…
Sfruttando l’incrocio di lame, fisse al suolo, come perno, avrebbe ruotato con immane sforzo alle braccia, i cui muscoli si tendevano fino a pronunciarsi, quindi fece scattare la lama di mezzo giro, affondando in maniera semi circolare sul suolo e proiettandola più in profondità.
Ciò impregnò il corpo di un movimento semi circolare, che sfruttò per spostare il proprio baricentro verso sinistra ed assumere una macabra posizione di semi torsione, con le gambe che si allineavano al resto del corpo in una posizione quasi orizzontale, e che miravano a menare un calcio, col destro, diretto alla parte di collo destra avversa, appena scoperta secondo i suoi calcoli a causa della testata
menata.

Teneva il piede dal lato di tacco, per infliggere più danno, ed il corpo si allineava sotto a quello nemico, anche a causa della testata subita che spingeva il corpo solido riscontrato, giustamente, verso il basso all’indietro che si abbassava rispetto all’altezza delle gambe.
Rompergli l’osso del collo era fosse esagerato, non potè affermare con certezza che il suo calcio a distanza ravvicinata, specie se si considera la lunghezza di una gamba di un uomo che supera i centottanta centimetri, ma sicuramente, se colpito, avrebbe potuto causare molto male alle fragili ossa di quel tenero punto…


SPOILER (click to view)
Se non la capisci dimmelo che ti faccio uno schizzo, ho provato a spiegarla come meglio potevo l'offensiva ^^'
 
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9 replies since 12/10/2007, 14:10   41 views
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